A BergamoScienza si parla di spazio e di genetica.

BergamoScienza taglia il traguardo della ventesima edizione. Il primo festival di divulgazione scientifica nato in Italia, dopo l’esperienza digitale del 2020 e quella ibrida del 2021, dal 29 settembre al 16 ottobre torna in presenza con un programma gratuito di conferenze, dibattiti, spettacoli, laboratori e tour virtuali destinato ad appassionati di scienza e curiosi, adulti e bambini, scuole e università (bergamoscienza.it). Fra i tanti incontri in programma, il pubblico sarà guidato in un viaggio ai confini del cosmo.

La sete di conoscenza del genere umano ci spinge a studiare l’universo con sempre più ambizione: ne sono un esempio le missioni complementari “Solar Orbiter” dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e “Parker Solar PROBE” della Nasa, incaricate di osservare e misurare l’attività del Sole ad una distanza ravvicinata, mai raggiunta prima. Sabato 1 ottobre alle 16, illustreranno le due missioni il fisico Marco Velli, principal investigator dell’University of California con il compito di monitorare la missione NASA e l’astrofisico dell’Università di Firenze Marco Romoli, che con il suo team ha realizzato il coronografo Metis a bordo della sonda spaziale dell’ESA. Modera il giornalista Giovanni Caprara, membro del comitato scientifico del festival.

Linda Tacconi, astronoma del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics di Garching, e Ilaria Zilioli dell’ESA, racconteranno l’origine delle galassie e della Via Lattea, sabato 15 ottobre alle 15. Partendo dai dati rivoluzionari raccolti dalla missione Gaia di ESA sull’origine delle galassie, ci porranno di fronte a misteri nuovi, che stanno per mettere in discussione tutto ciò che finora abbiamo pensato di sapere.

Chi di noi non ha mai letto un libro o visto un film in cui un gigantesco asteroide colpisce la Terra, mettendo fine all’umanità? Per evitare che questo accada la NASA ha lanciato il progetto DART, acronimo di “Double Asteroid Redirection Test”. L’obiettivo? Testare la capacità di un veicolo spaziale di urtare e deviare un asteroide. Sabato 15 ottobre alle 17.30, ne parleranno l’esperto di asteroidi Davide Perna e l’astrofisica Edwige Pezzulli, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).

Ricorrono quest’anno i 200 anni dalla nascita di Gregor Mendel, il padre della genetica moderna: anche grazie alle sue intuizioni siamo in grado di leggere il DNA degli organismi viventi, di interpretarlo e sintetizzarlo in laboratorio. Dalla comprensione delle nostre origini sul pianeta allo sviluppo di terapie innovative, la genetica ci consegna straordinari poteri e relative responsabilità. Sabato 1 ottobre alle ore 11, ne discuteranno: Rodolfo Costa, docente di Genetica e Neurobiologia all’Università di Padova; Guido Barbujani, docente di genetica all’Università di Ferrara; e Michele Morgante, docente all’Università di Udine e Direttore Scientifico dell’Istituto di Genomica Applicata. Modera la biologa molecolare Agnese Collino, coordinatrice del C.O.S.I. – Comitato Organizzativo Scienza Innovazione del festival.

 

Dopo aver rivolto lo sguardo al futuro, l’archeologo dell’University di Reading Steven Mithen condurrà il pubblico in un viaggio nel tempo di circa 35.000 anni per conoscere meglio la mente, gli usi e i costumi dell’Uomo di Neanderthal, domenica 2 ottobre alle 17.30. Mithen è il teorizzatore della cognitive fluidity – il modello che avrebbe portato il cervello dei primati a svilupparsi fino all’Homo sapiens – ed è autore del saggio The Singing Neanderthals, in cui ha indagato la propensione del genere umano per la musica facendola risalire sin alla preistoria. Ribalterà il luogo comune che vuole la specie neanderthaliana bruta e primitiva, per restituirne un ritratto che ci somiglia straordinariamente. Modera il filosofo Telmo Pievani.

Si parlerà ancora di evoluzione domenica 9 ottobre alle 11, nell’incontro con il naturalista e giornalista scientifico Alfonso Lucifredi, che in un’ideale passeggiata in compagnia di Charles Darwin e dei ragazzi di WeScience rivelerà affascinanti e inedite curiosità sul padre dell’evoluzionismo, indagando gli aspetti meno noti della sua vita e della sua personalità.