I paesaggi di campagna di Monet e Cézanne, gli scorci cittadini e i boulevard di Renoir e Utrillo, i ritratti di Manet e Van Gogh, le ballerine di Degas o le nature morte di Gauguin. Sono alcuni dei capolavori esposti per la prima volta in Italia, nella mostra ‘Impressionismo e avanguardie’, dall’8 marzo al 2 settembre nelle sale del Palazzo Reale di Milano.
Cinquanta opere selezionate dalla collezione del Philadelphia Museum of Art – uno dei più importanti musei americani, nato proprio nella capitale del collezionismo di metà Ottocento – scelti dai curatori Jennifer Thompson, Matthew Affron e Stefano Zuffi per raccontare la storia del grande collezionismo americano. Questa raccolta “racconta non solo la storia d’arte degli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento – spiega Matthew Affron – ma anche la storia del collezionismo, dell’arte come rete sociale; racconta i legami tra artisti e collezionisti che è molto importante, in particolare in questa epoca”.