Anche l’Università Statale di Milano celebra il poeta e intellettuale a 100 anni dalla nascita con una giornata di studi, promossa dal Centro Apice, che si concluderà con un intervento di Dacia Maraini. Il 4 maggio, infatti, la Sala Crociera alta di Giurisprudenza di via Festa del Perdono ospita la giornata di studi dal titolo «Per una nuova vita del popolo italiano». Modelli e forme nel Canzoniere italiano di Pier Paolo Pasolini (1955).
L’evento è promosso dal Centro Apice dell’Università Statale di Milano, in collaborazione con il dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici e il patrocinio dell’Accademia della Crusca, dell’Associazione per la Storia della Lingua italiana, del Centro Studi – Archivio “Pier Paolo Pasolini” di Bologna e del Centro Studi “Pier Paolo Pasolini” di Casarsa della Delizia e si potrà seguire anche online su Microsoft Teams.
A cura di Claudia Berra, Lodovica Braida e Giuseppe Polimeni, la giornata riunisce docenti, studiosi ed esperti per una lettura multidisciplinare del Canzoniere italiano, opera di un giovane Pasolini poco nota al grande pubblico fino all’ampia e straordinaria indagine condotta dall’antropologo Alberto Cirese.
Raccolta di testi folclorici, il Canzoniere italiano di Pier Paolo Pasolini, con le sue 441 pagine e i 790 testi selezionati, rappresenta uno dei più ampi e complessi repertori della poesia popolare in Italia, in cui emerge uno dei temi che sarà centrale nel pensiero e nell’opera del poeta friulano, ossia l’elaborazione e la ricezione della cultura popolare attraverso il genere della “canzone”, quasi volesse alludere, per usare le parole di Giuseppe Polimeni, “alla possibilità e all’intenzione di allestire un contro-canzoniere, quello del popolo, rispetto a quello colto degli autori”.
Altamente significativa anche la dedica «A mio fratello Guido, caduto nel ‘45 sui monti della Venezia Giulia, per una nuova vita del popolo italiano», che apre il Canzoniere italiano e che fa dell’opera l’occasione per lo stesso Pasolini di farsi erede anche di quell’impegno politico e morale all’indomani della seconda guerra mondiale e che caratterizzerà la sua vita.
La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali di Lodovica Braida, presidente del Centro Apice, e di Claudia Berra, direttrice del dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici. Chiude l’incontro Dacia Maraini, che racconterà l’amico Pasolini protagonista del suo ultimo libro.
Maggiori dettagli sono disponibili sul sito del Centro Apice.