Per la sua riapertura al pubblico, con il progetto performativo dell’autore Marco Circhirillo, la galleria milanese Fabbrica Eos ha scelto di destinare i proventi di alcune delle opere dell’artista ai volontari di Medici in Famiglia. Sarà possibile acquistare alcuni scatti dell’artista ad un prezzo simbolico (a partire da 1 euro) e il ricavato andrà al centro medico che sostiene chi non può usufruire di una visita attraverso la visita sospesa, in questo particolare momento a quelle di carattere psicologico.
La mostra, aperta da oggi 6 maggio, dal titolo ‘Dal Tramonto all’Alba’ (From Dusk till Dawn), è a cura di Chiara Canali.
Marco Circhirillo è tra i fotografi emergenti e, in occasione del Premio Art Rights Prize 2020, è stato selezionato dalla MTArt Agency, la prima talent agency per artisti visivi al mondo, che lo supporterà in un percorso di internazionalizzazione. Perseguendo un modello di pirandelliana memoria, all’inizio del suo percorso l’artista ha studiato i corpi e i visi di amici e conoscenti, li ha rappresentati e sdoppiati, fino ad arrivare alla realizzazione di ritratti duplicati, ispirati alle doppie esposizioni di Man Ray. A partire dal 2013, ha poi dato vita a una serie di ritratti fotografici multipli che, esasperando il concetto dell’ autoritratto, arrivano a creare dei veri assembramenti della medesima persona all’interno dello stesso luogo (SuperEgo, 2016), rimandando alle molteplici identità sottese alla natura di ogni essere umano.
“Visita Sospesa – spiega la responsabile Emanuela – si pone l’obiettivo di rendere accessibili a tutti dei servizi che spesso sono disponibili solo a pagamento. Un esempio? Un bambino che ha bisogno di una certificazione per disturbi dell’apprendimento attende anche due anni prima di avere un appuntamento presso il servizio pubblico. In un centro privato paga circa mille euro per ottenere la certificazione. Medici in Famiglia non ha liste d’attesa e in un paio di mesi la famiglia può ottenere gratuitamente una relazione valida per attivare tutti gli aiuti previsti per legge all’interno della scuola”.
(ANSA).