A 50 anni dalla scomparsa di Ilio Negri, avvenuta prematuramente a soli 48 anni il 19 maggio 1974, BIG – Biennale Internazionale della Grafica – espone 13 suoi manifesti di grafica sociale dedicati all’ambiente e all’ecosistema, in un progetto intitolato “NO alla civiltà, se questa è civiltà”.
Realizzati nel 1970 per essere esposti alla Biennale di Rimini insieme agli elaborati di altri grandi nomi della grafica italiana, questi manifesti raccontano una visione estremamente avanzata e premonitrice della necessità di prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo, un argomento oggi attualissimo ma, in quegli anni, oggetto di riflessione di pochi visionari.
L’esposizione completa dei suoi 13 manifesti sarà allestita presso la sede della BIG nel “Milano Certosa District”, in via Varesina 209 a Milano, dal 23 al 26 maggio 2024.
Ilio Negri è stato uno dei protagonisti di quella formidabile stagione della grafica milanese che ha accompagnato il made in Italy dalla ripresa del dopoguerra alla modernità, contribuendo con il proprio stile creativo e metodologico. Pur essendo poco noto al di fuori degli ambienti specialistici, il suo carattere schivo e riservato non ha impedito che molti abbiano incrociato i suoi “segni” che caratterizzano ancora, 50 anni dopo la sua morte, numerosi prodotti di uso quotidiano.
In pochi anni di vita, Ilio ha lasciato una traccia indelebile, evidente nei marchi di molte aziende italiane, da Autobianchi a Lagostina, da Superga alle cucine Boffi, dall’Amaro Medicinale Giuliani ai Farmaceutici Recordati; nelle collane di libri per la Lerici Editori, nelle pubblicità di Pirelli, Innocenti, Total, Cassina; ma anche nell’immagine coordinata di molte aziende minori che hanno regalato ai propri clienti indimenticabili calendari, ricchi stampati e pagine pubblicitarie piene di poesia. Il suo stile ha seguito un doppio percorso: rigoroso nella ricerca grafica, arguto e ironico nel linguaggio comunicativo.
In questa personale serie di Manifesti, interamente realizzati da lui e raffiguranti la figlia Silvia di appena 4 anni, Ilio Negri si è dimostrato grafico, fotografo, ricercatore, scrittore allo stesso tempo, comunicando un messaggio forte e diretto per allertare la comunità sui rischi di vivere male la nostra civiltà.