L’Università Statale di Milano è ancora protagonista della 12a edizione di Bookcity con 47 eventi, che coinvolgono dipartimenti umanistici, scientifici e socioeconomici. Un’edizione dedicata al Tempo del Sogno, quell’istante effimero che nasce nel profondo del sonno e racchiude il potere di trasformare la veglia. Il Sogno evoca associazioni di pensieri e desideri profondi, utopie e distopie, evasioni e battaglie, incubi e paure, è la parola che abita ogni speranza: sogni di gioventù, sogni a occhi aperti, sogni proibiti, sogni di gloria, sogni di un futuro migliore.
Si inizia lunedì 13 con il sogno solidale dell’integrazione dei migranti e della tutela della vita del suolo terrestre per un futuro sostenibile.
Martedì 14 prosegue il sogno dell’uguaglianza con il racconto dell’esperienza umana e professionale delle prime otto magistrate in Italia e dei diritti dei popoli indigeni in America Latina. Anche l’artista e scrittrice haitiana Ti-Noune Moïse ripercorre il suo sogno familiare tra Haiti e l’Italia, sogno di una scena politica, sociale e culturale diversa e migliore, della battaglia di una famiglia per resistere all’incubo delle dittature nei due paesi. Il sogno della Belle Époque ripercorso nel romanzo di Paola Capriolo ambientato nella Sanremo cosmopolita di fine Ottocento: un rifugio per monarchi e aristocratici, malati, artisti, scienziati, avventurieri, sullo sfondo di un paesaggio incantevole, tra pescatori e floricultori e personaggi bizzarri.
Mercoledì 15 si entra nel mondo dei sogni dalla pubblicità: un viaggio appassionante attraverso le vite dei mad men, grandi campagne, marche, slogan, media e prodotti per affrontare le sfide che pone oggi la comunicazione pubblicitaria contemporanea, tra vecchi sogni e nuove esigenze e consapevolezze.
Giovedì 16 il sogno viene declinato al femminile ripercorrendo la vita di Olympe de Gouges, autrice della Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (1791): si dedicò al tema dei diritti e della libertà individuale, al riconoscimento dei diritti delle donne, ma anche dei neri, degli orfani, degli anziani, dei disoccupati, dei poveri, respinse il dispotismo e le torture. A seguire, Maria Vittoria Vittori propone con irriverente sensibilità una carrellata di scrittrici impegnate nel giornalismo mondano o di denuncia sociale (Térésah, Regina di Luanto, Matilde Serao, Marchesa Colombi, Contessa Lara, Annie Vivanti, Amalia Guglielminetti), che riesce a cancellare quasi due secoli di sospiri, crinoline e sguardi languidi.
Ma il sogno può anche essere ingannatore, come fu quello di Agamennone narrato nell’Iliade: il “disordine informativo” nello spazio digitale contemporaneo può arrivare a mettere sotto “scacco” il regolare funzionamento dei sistemi liberal-democratici occidentali e la loro sicurezza interna ed esterna inquinando il processo di formazione della pubblica opinione e delle decisioni politiche.
Venerdì 17, Elia Zaru approfondisce la discussione suI «postmoderno»: si può sognare un’altra modernità. Il sogno spesso è motore di golpe e movimenti rivoluzionari: il cineasta e scrittore Marco Bechis farà rivivere il golpe cileno dell’11 settembre 1973, attraverso le tavole del disegnatore satirico Alfredo Chiappori; mentre la resistenza indigena del Chiapas sarà riletta alla luce del sogno e del disincanto, a trent’anni dal “levantamiento” dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, che ha lasciato il segno nella storia del Messico, alimentando a livello globale il sogno “altermondista”.
Nando Dalla Chiesa e il procuratore della Repubblica di Roma Michele Prestipino presentano l’indagine sul campo di Ilaria Meli sui sogni di potere dei Casamonica alla conquista di Roma: clan dai linguaggi e dalle simbologie nuove, cresciuti nei meandri della capitale all’ombra di una pesante sottovalutazione.
Nel centenario della nascita di Maria Callas (1923-1977), grandi esperti di lirica fanno rivivere il sogno dell’artista, accompagnati nella presentazione del volume dedicato alla “divina” da esecuzioni musicali degli allievi del Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi di Milano a cura dell’associazione Musica con le Ali, presso la Sala Esedra del Museo Teatrale alla Scala.
Sabato 18, la collana di letteratura carceraria nata nell’istituto penitenziario di Bollate “Il Brigantino”, grazie al sostegno dell’Università degli Studi di Milano e di LaTina Cartonera, per dare libertà ai piccoli libri artigianali nati dietro le sbarre, presenta gli ultimi titoli: una “scatola” di scritti autobiografici di ristretti in custodia nel carcere di Bollate, il racconto di uno scrittore argentino e il diario di un detenuto politico nel campo di concentramento di Mauthausen.
La classicità ritorna protagonista con le figure di opposizione del femminile negato di Antigone, Medea, Elettra: sovvertono ruoli, mansioni, gerarchie e delineano la possibilità di un ordine sociale contemporaneo non androcentrico. Entrano nello spazio di scrittura, di rappresentazione e di pensiero contemporaneo, permettendo di ripensare l’ordine simbolico della differenza.
La rassegna si chiude con la suggestione del sogno delle rose, da declinarsi in un dialogo fra l’artista e il suo giardino ideale. La poetessa Saffo, Afrodite e le sue rose nel volume di Silvia Romani, le rose dell’editore di profumi Frédéric Malle interpretate dalle sue fragranze, raccontate attraverso lo storytelling del brand. Il racconto delle giardiniere: di quelle “eroine” dei giardini che hanno costruito la propria identità nella dimensione del giardino, in tempi e in luoghi non sempre facili da “abitare”. Un percorso multisensoriale, attraverso un’esperienza olfattiva, un paesaggio sonoro e visuale, accompagneranno il pubblico all’incontro con il sogno, in un giardino di rose.
Eventi a ingresso libero con prenotazione sul sito www.unimi.it
selezione eventi Bookcity in Statale