“Guarda questo dipinto con attenzione. Che suono avrebbe se potessi ascoltarlo?” o “Sfida le persone con cui sei venuto al museo. Chi riesce a trovare il maggior numero di dettagli?”: sono alcune delle attività proposte in ‘La Pinacoteca di Brera Come la vedo io’, una guida al museo per famiglie scritta da Devorah Block e illustrata da Aleksandra Trajkovi per Skira. Per spiegare il perché di questa guida-active book, che invita grandi e piccini a guardare in modo nuovo ai tesori della Pinacoteca, il direttore James M. Bradburne sceglie una citazione dello storico dell’arte Michael Baxandall: “nessuno va al museo per vedere i dipinti; si va per parlare di quel che si vede nei dipinti”.
Ed ecco allora la prima regola della nuova guida: “La Pinacoteca è tua: cerca un modo tutto tuo di vivere il museo e le sue opere”. Magari facendosi guidare dai suggerimenti del libro, che propone un itinerario tra 11 capolavori, a partire dalla statua del Canova ‘Napoleone come Marte pacificatore’: “è l’opera d’arte che ti accoglie quando entri nella Pinacoteca di Brera. Qual è – chiede la guida al piccolo visitatore – la tua prima impressione?”. E poi i suggerimenti per lo sguardo: “Sculture come questa sono pensate per essere viste da ogni lato. Girale intorno lentamente, guardandola da diverse angolazioni. Che idea ti sei fatto della statua osservandola da diversi punti di vista?”.
E, soprattutto, l’invito alla condivisione: “condividi le tue idee – è l’invito dell’active book . con le persone con cui sei qui”. Perché famiglia – sottolinea Bradburne – è “qualsiasi gruppo di persone di fasce d’età diverse che visitano il museo insieme”, e questa condivisione è importante perché “le persone di diverse età hanno tanto da dirsi!”. “Questa guida – spiega il direttore – intende aiutare le famiglie a passare più tempo a guardare i quadri del museo e, soprattutto, a vedere qualcosa in più nei dipinti che guardano. La guida offre consigli per aprire lo sguardo, strumenti da disegno, suggerimenti di scrittura, indovinelli, racconti e domande”. L’active book non è l’unico strumento pensato per aiutare le famiglie a esplorare il museo. Tra le proposte ‘family friendly’ ci sono didascalie speciali, identificate dallo stesso simbolo, che mettono in evidenza aspetti dei dipinti adatti a diverse fasce d’età. E poi una valigia, Piera, con vari strumenti e attività che rispondono a interessi diversi, progettati per permettere alle famiglie di restare unite durante la visita. E visto che l’arte è qualcosa che si osserva, ma anche che si fa, c’è anche il kit da disegno, che permette a ogni visitatore di liberare l’artista che ha dentro. Last but not the least sgabelli e panche invitano le famiglie a fermarsi, sedersi, discutere, giocare con l’arte.