L’idea del Festival Valle Olona è realizzare un processo culturale che utilizzi le arti espressive nella loro identità di veicolo educativo e formativo e che porti a cambiamenti duraturi e reali della società e della cultura.
La X edizione del Festival vuole promuovere la valorizzazione già in atto dell’Ex Colonia Elioterapica di Fagnano Olona e delle aree vicine per creare un unico ambiente culturale da destinare alle nuove generazioni attraverso opere e iniziative culturali ed educative.
Per tutto il periodo primaverile ed estivo, il giardino artistico, diventa sede di rassegne artistiche ed eventi performativi all’aperto in dialogo con le opere presenti: una serie di appuntamenti di danza e musica con perfomances che nascono dal territorio o che parlano di esso, con il coinvolgimento di realtà locali, nazionali e internazionali, e di artisti che reputano l’elemento naturale, una parte essenziale della loro arte. Tutti gli eventi sono gratuiti.
Per consultare il programma dettagliato:
sito web: www.festivalvalleolona.org
Facebook: CRT Teatro Educazione
Mail: segreteria@crteducazione.it
SABATO 16 SETTEMBRE -Eventi gratuiti-
PERFORMANCE TEATRALE ORE 14,00
A cura del CRT “Teatro-Educazione” di Fagnano Olona
Conflitto!! Lasciatemi in pace
Attori e attrici: Ballotta Cristina, Corsini Chiara, Gasparri Alessandra, Giardini Marialuce, Maffezzoni Patricia, Mangiacotti Carlo, Majorana Antonia, Stella Mirko Mattia Romano, Zanardi Serena, Chiara Ameglio, Maura Di Vietri
Che cos’è il conflitto per la filosofia, la poesia e i social network? Dov’è il conflitto? Con chi è il conflitto e soprattutto perché? Voci e azioni dal passato e dal presente: dal regime franchista all’Ucraina dei giorni nostri, passando per la Germania degli anni 80, dalle leggi non scritte del Kanun alle regole della politica mondiale, fin dentro il nostro vivere quotidiano … per attraversare il conflitto e dare un’opportunità alla pace.
La performance rappresenta il lavoro finale degli allievi del terzo studio. Il percorso di ricerca del terzo anno di studio si concentra sullo studio del personaggio e della messa in scena.
PERFORMANCE DI DANZA E MUSICA ORE 16,00
Compagnia Vortice Project
So close so far
Coreografia e danza Ainhoa Gómez Arbizu, Roberto Lua
Musiche Marco Bertona Ensemble
Musiche dirette e composte da Marco Bertona
Musicisti: clarinetti Alessandra Rizzardi, flicorno soprano Alessio Molinaro, violino e concertatore Sandro Pignataro, contrabbasso Martina Milzoni, percussioni Maria Luisa Pizzighella
La performance nasce dall’incontro di danzatori con un ensemble di musica contemporanea. L’improvvisazione tra i quadri sonori joy, sorrow e light e il movimento dialogano con lo spazio naturale del Giardino Artistico. La contaminazione tra linguaggi artistici diventa così occasione di scambio e confronto con le nuove generazioni.
“Quando è accanto ai campi di combattimento pensa a te la mia fronte che non rinfresca né rasserena la tua figura, ti avvicini a me come una bocca enorme di denti affamati”. Miguel Hernández.
Ispirata ai testi dei poeti della generazione del ’27, la peformance riflette diverse situazioni, collegamenti ed emozioni che nascono dalla Guerra Civile Spagnola, tema ricorrente in queste poesie. Volendo arrivare al nocciolo di ciò che un conflitto come questo comporta, nel pezzo si riflettono aspetti umani come la fame, la paura, la perdita, la follia o la disumanizzazione.
“Perché voglio la luce se inciampo nell’oscurità?” Miguel Hernández.
E nonostante tutto il dolore c’è sempre “El Faro” che ci spinge a continuare come le voci che abitano il nostro interiore, i ricordi delle persone più amate (un fratello, una madre, una fidanzata) o di una casa. Insomma, un soffio per superare le tenebre. E al di là del tema, abbiamo voluto sperimentare la simbologia testuale di questi poeti, portandola in campo visivo. Ad esempio, l’uso di materiale plastico per rappresentare l’acqua in movimento o calma che Miguel Hernández identificava con la vita e la morte. Lo stile di danza, la messa in scena, i costumi e altri elementi ci hanno permesso di giocare con il contrasto tra l’atmosfera tradizionale che si respirava durante la Guerra Civile e l’estetica contemporanea.