A Scuola in Europa, borse di studio per 4 studenti lombardi da Fondazione Agnelli, UniCredit e Fondazione Pesenti Ets

Fondazione Agnelli, Fondazione Pesenti Ets e UniCredit Foundation confermano per il terzo anno di seguito l’importante partnership con la Fondazione Intercultura attraverso il progetto “A Scuola in Europa” rivolto a studenti meritevoli degli Istituti Tecnici e Professionali di Lombardia, Piemonte e Campania.

In un mondo sempre più globalizzato la capacità di confrontarsi con culture diverse assume sempre maggiore importanza. Questa esigenza è particolarmente avvertita dalle tre Fondazioni, che hanno deciso di sostenere nuovamente il progetto come importante opportunità formativa per il futuro delle nuove generazioni e per favorire il dialogo tra le culture e gli scambi giovanili internazionali.

Grazie alla loro collaborazione, la Fondazione Intercultura ha riservato 15 borse di studio per un controvalore totale di € 140.000 per altrettanti programmi trimestrali totalmente gratuiti in Belgio fiammingo, Danimarca, Francia, Lettonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Serbia, Svizzera, Turchia e Ungheria a cui possono concorrere studenti meritevoli, con la media non inferiore al 7, residenti in Campania, Lombardia e Piemonte con con ISEE fino a 30.000 €. I ragazzi dovranno essere nati tra il 1° gennaio 2006 e il 31 agosto 2009 ed essere iscritti alle classi terze presso:

  • Istituti Tecnici a indirizzo:
  • Agrario, Agroalimentare e Agroindustria,
  • Informatico e Telecomunicazioni,
  • Turismo,
  • Istituti Professionali a indirizzo:
  • Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane,
  • Enogastronomia e ospitalità alberghiera.

 

La partecipazione alle selezioni per i programmi di Intercultura si effettua iscrivendosi al bando di concorso accessibile e consultabile alla pagina www.intercultura.it/a-scuola-in-europa entro e non oltre il 10 novembre 2023. Alla scadenza delle iscrizioni, tutti i candidati sosterranno un percorso di selezione che comprende una prova d’idoneità online, colloqui condotti da volontari esperti dell’Associazione e un incontro con la famiglia del candidato. I risultati saranno comunicati entro febbraio 2024. Per ogni ulteriore informazione è possibile scrivere a borsedistudio@intercultura.it.

 

Le partenze sono previste nel corso dell’estate 2024. L’esperienza all’estero prevede l’accoglienza in famiglie selezionate, la frequenza di una scuola locale e viene seguita passo passo da un gruppo di volontari presenti in loco. Gli studenti partecipanti riceveranno da Intercultura la certificazione delle competenze acquisite in ogni fase del programma.

 

L’organizzazione dell’iniziativa è affidata a Intercultura ODV, associazione di volontariato senza scopo di lucro, leader nel campo degli scambi scolastici interculturali, riconosciuta dal Presidente della Repubblica. Dal 1955 Intercultura promuove esperienze e scambi scolastici internazionali in oltre 50 Paesi del mondo inviando a vivere e studiare all’estero ogni anno oltre 2.000 studenti italiani.

 

Attraverso l’opera dei volontari dell’Associazione, presenti in tutto il mondo, Intercultura offre agli studenti e alle famiglie coinvolte un percorso di formazione specifica, l’assistenza durante tutto il programma all’estero e la certificazione delle competenze attese.

 

Roberto Ruffino, Segretario Generale di Fondazione Intercultura: “Siamo particolarmente orgogliosi di poter confermare per il terzo anno di seguito il nostro impegno per la formazione internazionale e interculturale dei ragazzi delle scuole tecniche e professionali grazie alla partnership di Fondazione Agnelli, Fondazione Pesenti e UniCredit Foundation con la Fondazione Intercultura. I 24 studenti partiti nelle seconde due edizioni del progetto ci raccontano del grande processo di maturazione e cambiamento che è avvenuto in loro, accolti nel cuore della società che li ospita, come figli e studenti nelle famiglie e nelle scuole. Questi giovani contribuiranno al capitale sociale del nostro Paese e lo renderanno sempre più in grado di competere alla pari tra le nazioni dell’Europa”.

Sergio Crippa, Segretario Generale di Fondazione Pesenti Ets “Fondazione Pesenti crede fortemente nell’importanza dei programmi di mobilità internazionale, che offrono ai giovani l’opportunità di crescere come individui e l’occasione di imparare a conoscere, apprezzare e rispettare culture diverse dalla propria. Per questo ormai da anni lavoriamo con Intercultura per sostenere ragazzi meritevoli che desiderano costruirsi un futuro senza confini. Questa iniziativa, sviluppata con due partner prestigiosi come Fondazione Agnelli e UniCredit Foundation, è ancor più significativa perché si rivolge agli studenti degli istituti tecnici e professionali che raramente hanno l’opportunità di fare esperienze formative in contesti internazionali”.

Silvia Cappellini, Direttore Generale di UniCredit Foundation ha dichiarato: “Il supporto fornito da UniCredit Foundation al programma “A scuola in Europa” per il terzo anno consecutivo sottolinea il nostro fermo impegno nel nutrire le competenze e le conoscenze dei giovani, orientando il loro cammino verso un futuro promettente. Consentire a studenti talentuosi provenienti da istituti tecnici e professionali di competere per opportunità di studio all’estero è un tassello chiave nella lotta per ridurre le disuguaglianze all’interno del sistema educativo. Un’istruzione di qualità, unita a esperienze internazionali coinvolgenti, rappresenta un elemento cruciale per preparare le nuove generazioni ad affrontare sfide di portata globale. Siamo davvero orgogliosi di contribuire attivamente a tessere i fili di una società in cui l’uguaglianza e l’inclusione sono cardini fondamentali”.

Andrea Gavosto, Direttore Fondazione Agnelli: “In queste settimane si torna a parlare giustamente della necessità di valorizzare di più la filiera dell’istruzione tecnica e professionale del nostro Paese, rendendola più attraente e lavorando per migliorare la sua qualità. Sono convinto che un’iniziativa come “A Scuola in Europa” possa dare un contributo in questa direzione, grazie alla partnership di quattro fondazioni che hanno un orizzonte europeo e internazionale, ma anche solidi rapporti con le scuole e gli attori economici nei territori di riferimento”.

4 STUDENTI LOMBARDI ATTUALMENTE ALL’ESTERO:

TRE MESI PER FARE IL GRANDE SALTO, LE LORO TESTIMONIANZE

 

Sono 11 gli studenti di Lombardia, Piemonte e Campania che quest’anno sono partiti per un trimestre in un Paese europeo grazie a una borsa di studio del progetto “A scuola in Europa”. Quattro di loro sono lombardi: Edoardo studente di Ghedi (BS) e Gabriele di Castiglione delle Stiviere (MN, entrambi iscritti presso l’istituto Scolastico Caterina de’ Medici di Desenzano del Garda (Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera), che stanno trascorrendo, un trimestre in Francia; Elena di Treviglio, studentessa presso l’Istituto Scolastico Cantoni sempre di Treviglio (Istituto Tecnico Agrario) attualmente in Belgio; Giorgia di Roncaro (PV) studentessa presso l’Istituto Scolastico Cossa di Pavia (Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera), un trimestre in Portogallo.

 

Edoardo:In Italia frequento la scuola alberghiera Caterina De Medici di Desenzano del Garda (settore cucina) e anche qui in Francia, a Bonneville, nella regione Rhône-Alpes, sono iscritto alla scuola alberghiera François Bise di Bonneville.

Una lezione che mi piace molto è quella di cucina, data la diversità con l’Italia, sia nei piatti che nella struttura; qui facciamo pratica 3 volte a settimana, 2 lezioni da 2 ore e una da 7, in quest’ultima dobbiamo cucinare per il ristorante della scuola dove tutti possono, pagando un abbonamento, venire a mangiare ciò che prepariamo.

Avere studiato qui il francese sicuramente sarà molto utile al mio ritorno; sto imparando molto bene questa lingua e posso dire con certezza che me ne sto innamorando. Mi aiuterà perché sapere una lingua in più serve sempre nella vita e facendo francese anche a scuola in Italia sarà molto più facile.

La cosa che mi piace di più della mia famiglia ospitante è il cucinare insieme, ricette di ogni tipo, ricette francesi, italiane o etniche e condividere poi una delle cose migliori che esistono a mio parere, la tavola.

Per poi non parlare dei miei compagni di classe con cui sto instaurando un legame bellissimo e che sono diventati anche il gruppo con cui esco.

Facciamo un sacco di cose assieme un esempio è quella volta in cui sono andato a giocare al campetto a basket con Lucas, uno tra i più simpatici in classe, e naturalmente ho vinto anche se solo di un punto, partita tirata.

Detto questo, so che questa esperienza mi sta cambiando nel profondo e resterà dentro di me, mi sta facendo acquisire conoscenze e sicurezze, sto imparando molto anche a livello lavorativo, nell’ambito della cucina. Ve lo consiglio perché Intercultura non è un viaggio è uno stile di vita. Partite!!! Salut à tous”.

 

Elena: “Qui in Belgio, a Geluwe, un paesino vicinissimo al confine con la Francia, frequento un istituto che mi permette di studiare materie interessanti e che piacciono molto, tra cui biologia, olandese e inglese.

Questa esperienza mi sta facendo capire che  non bisogna giudicare nessuno in base a un’aspettativa o a un giudizio affrettato: mi è capitato fin troppe volte di avere a che fare con gente che sembrava cattiva o arrogante a prima vista, quando invece erano tutto il contrario. Qui sto anche imparando l’importanza di non farsi mettere i piedi in testa da nessuno e soprattutto rispettare le persone, due lezioni che mi piacciono molto.

Con la mia famiglia ho un rapporto speciale e finora ho vissuto ottimi momenti di gioia e di risate. Uno dei momenti che ricordo con maggiore piacere è stato quando mi hanno portata a una cena con gli amici.

Questa esperienza rimarrà per sempre nel cuore e mi sarà utilissima nella vita per ampliare i miei orizzonti ed essere più flessibile con me stessa e con gli altri”.

 

Giorgia: E’ da un mese che ho iniziato il mio percorso trimestrale in Portogallo, a Miragaia, e frequento la “ESCO school” settore turismo.

Qua la scuola è molto bella: ogni lezione che facciamo è molto interattiva. Ad ora la lezione che preferisco è Spagnolo, in cui stiamo vedendo il film “Ratatouille” per poi poter imparare nomi di cibi e di utensili usati in cucina. Mi piace perché ridendo e scherzando rende l’apprendimento molto più semplice.

Nelle ore di Geografia quando abbiamo qualche secondo di silenzio, il professore rompe il silenzio con qualche parola in italiano, anche alcune senza senso e che non riguardano il tema: e questo mi fa molto ridere. Tutte le lezioni sono più varie e differenti in confronto a quelle in Italia, quindi penso che ogni momento che passo in questa scuola sia un insegnamento per quando tornerò in Italia, sia nell’ascolto che nell’approcciarsi alle persone. Penso che questa esperienza almeno una volta nella vita si debba fare, a qualsiasi età e in qualsiasi luogo: sei solo tu, senza l’aiuto di mamma e papà, all’inizio con sconosciuti poi andando avanti farai conoscenze, ma quando cadrai dovrai rialzarti con le tue forze. Conoscerai culture e persone che resteranno tatuate per sempre in te. Un giorno svegliandoti, ripenserai a tutti i momenti passati in quel posto  “sconosciuto” e il desiderio di ritornarci sarà forte: quello di abbracciare le  persone che ti hanno accolta, di mangiare il cibo che hai imparato ad apprezzare, di tornare in un posto che hai amato e rivivere i momenti più belli trascorsi all’estero.

E’ solo un mese che sono in Portogallo, ma è come se fossi qui dalla mia infanzia: sento come se questo posto fosse mio, come se queste persone fossero parte della mia vita da tanti anni”.