Formazione artistica e culturale, così SAE Institute Milano prepara i professionisti del gaming del domani

Con la cultura si mangia, eccome. A confermarlo è la recente ricerca di Symbola[1] Io Sono Cultura, da cui emerge come la cultura, in Italia, sia “un formidabile attivatore di economia”, nonché “motore di innovazione” e veicolo del Made in Italy in tutto il mondo. Si pensi che, nel 2022, la filiera ha generato un valore aggiunto di 95,5 miliardi di euro, in crescita del 6,8% rispetto al 2021, con conseguenze positive anche sull’occupazione in questi settori, che hanno recuperato i 43 mila posti di lavoro persi dopo il Covid[2]. Ma se per cultura si intende l’enorme bacino di professionalità e iniziative che fanno del Belpaese un’eccellenza mondiale, dal turismo al manifatturiero, dalla tecnologia all’intrattenimento, è evidente che sono svariate le declinazioni di questo concetto, dalle più tradizionali alle più innovative, che negli ultimi anni sono diventate vere e proprie industrie creative capaci di alimentare sempre più la domanda e rispondere prontamente alle sfide poste dal contesto attuale.

 

Videogame e board game, dall’intrattenimento all’educazione: un mondo in rapida espansione

 

La cultura va quindi a braccetto con il variegato universo dei videogame, la cui produzione nazionale ha vissuto uno sviluppo notevole, non soltanto in qualità di strumento di intrattenimento, ma anche quale medium di educazione, “diffusione culturale e sensibilizzazione verso specifiche tematiche”[3]. A dare l’idea del valore di questa industria sono i dati di IIDEA, l’associazione di categoria, secondo cui il mercato globale ha un valore di 184 miliardi di dollari (2022), che diventeranno 211,2 nel 2025. Sono oltre 14 milioni, invece, gli utenti attivi, i professionisti sono aumentati del 50% e cresce l’export nei mercati extra-europei.

 

La formazione nei creative media di SAE Institute Milano

 

È consapevole di questa evoluzione in atto SAE Institute, accademia per la formazione nei creative media, presente da oltre 25 anni a Milano e con altri 29 campus in Europa, che ogni anno forma numerosi studenti nei corsi in Game Design e Game Art, oltre che Music Business, Produzione Audio e Produzione Cinetelevisiva e Nuovi Media.

 

Il corso di SAE Institute Milano in Game Design, della durata di 3 anni, avrà inizio a ottobre 2023 e richiede per l’accesso un diploma di scuola secondaria superiore o equivalente. Gli studenti che frequenteranno tale corso avranno la possibilità, una volta terminato, di intraprendere carriere professionali nei ruoli di Game Designer, System designer (Gameplay designer), Level designer, UI designer, Narrative Designer e di diventare quindi parte integrante del processo di ideazione, creazione e sviluppo di un videogioco.

 

Il corso di Game Art, invece, sempre della durata di 3 anni spazia tra diverse aree disciplinari, dal modelling in 2D e 3D al visual design, passando per l’apprendimento del motore grafico Unreal Engine, la cui ultima versione è stata rilasciata nell’aprile 2022. Gli studenti che intraprenderanno questo percorso avranno l’occasione di entrare in contatto con aziende e professionisti del settore e potranno, terminati gli studi, diventare Unity 3D Expert, Unreal Engine Expert, Technical and Illumination Artist, ma anche 2D/3D Artist, Modeler e Texturer[4].

 

Entrambi i corsi Game hanno il primo anno in comune, cosa che permette di acquisire una conoscenza di base di tutte le componenti di un videogioco e avvicina gli studenti e le studentesse di SAE Institute al mondo del lavoro, in cui game artist e game designer collaborano all’unisono.

 

Quando si parla di videogame si tende sempre a pensare a chi i giochi li gioca e non a chi li progetta e produce, e in generale a chi contribuisce alla loro creazione. Eppure le professioni dietro a questo mondo sono svariate, dalle più note come Game Designer (semplificando, chi progetta le “regole del gioco”), Game Artist (chi ne cura la grafica) o Game Developer (chi lo sviluppa tecnicamente), a quelle via via più specializzate come Level Designer, Puzzle Designer, Character Designer, Producer, Tech Artist, o addirittura a quelle a cui nell’immaginario collettivo non si pensa nemmeno: chi si occupa del voice over o della colonna sonora di un videogame, ma anche del visual design o della sceneggiatura, che nei videogame è più complessa che in altri ambiti perché spesso necessita sia di unx Game Writer che di unx Narrative Designer, e così via – commenta Claudia Molinari, creative producer e co-founder insieme a Matteo Pozzi del pluripremiato game design studio We Are Muesli, nonché entrambi docenti SAEBisogna incominciare a comprendere quanto lavoro questa industria crea e può creare in Italia, anche grazie alle realtà di formazione che accompagnano i più giovani alla sua scoperta”.

 

Non solo gaming: audio, video e music business

 

Oltre alla preparazione nel settore dei videogame, SAE Institute Milano prevede anche corsi di formazione in Music Business, Produzione Audio e Produzione Cinetelevisiva e Nuovi Media, la cui commistione tra teorico e pratico consente di cominciare, sin dal primo giorno in accademia, a lavorare a stretto contatto con i professionisti del settore, incontrando da subito le dinamiche di un’industria altamente competitiva ed esigente, che richiede responsabilità e dedizione in chi aspira a farne parte. Tutti gli studenti che completano con successo il percorso di studi diventano parte di una comunità globale consolidata, che celebra i risultati di professionisti creativi di talento, la SAE Alumni Association.

 

 

Per scoprire tutti i corsi di SAE Institute Milano: https://www.sae.edu/ita/

 

Per partecipare all’Open Day del 9 settembre:

https://www.sae.edu/ita/event/open-day-settembre/

[1]https://www.symbola.net/approfondimento/cultura-nel-2022-ha-generato-un-valore-aggiunto-pari-a-955-mld-68/

[2] I numeri testimoniano la presenza di 1.490.738 lavoratori, 275.318 imprese e 37.668 organizzazioni non-profit

[3] https://www.symbola.net/approfondimento/lindustria-culturale-dei-videogiochi-2/

[4] Modelling: modellare una forma tridimensionale in un ambiente virtuale con lo scopo di realizzare personaggi, oggetti o ambienti. Texturing: ricoprire la superficie del modello con una trama che rappresenti il materiale di cui l’oggetto è composto.