Dal 30 marzo al 10 aprile al Teatro Leonardo di Milano, ritroveremo una commedia divertente di Carlo Goldoni e i musicarelli degli anni 60’ – Gl’Innamorati – Il musicarello diretto da Pietro de Pascalis. “È un testo di amore passionale e divertente, che sarà accompagnato sulle note di – Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri, Dieci ragazze di Battisti, Non son degno di te di Morandi e Stasera mi butto di Rocky Roberts..Il resto sorpresa”.
“Gl’innamorati” è forse l’opera più divertente e folle di tutta l’attività teatrale scritta da Carlo Goldoni. Pur essendoci all’interno tutte le maschere ereditate dalla Commedia dell’Arte, ha in sé un senso di modernità, sia nella scrittura che nella qualità dei personaggi. Uomini e donne che si alternano a mascherette, falsità e realtà che fanno lo stesso movimento.
Quello del gioco. Il tutto accompagnato da quell’amore di cui noi spesso abbiamo bisogno. Un amore folle, un amore matto che fa ammattire tutti quelli che stanno intorno. Questa dinamica ci è sembrata fin da subito il fulcro intorno alla quale dovesse girare la nostra giostra; è talmente assurdo e imprevedibile quello che succede, il cambiamento d’umore dei personaggi che non si ha il tempo di rilassarsi e riappacificarsi, che immediatamente i due protagonisti ci portano da un’altra parte creando dei meccanismi comici e incredibili. Ma questa è follia pura. Meravigliosa e spiazzante.
Sì, perché i nostri innamorati all’amore ci sanno solo giocare. Saltellano con leggerezza tra follie, ansie, paure e sospiri senza curarsi di quando cadranno. Tra di loro si parlano, ma non si capiscono, a volte nemmeno si vedono, stupendosi di ritrovarsi l’uno addosso all’altro. Quando accade passano da uno schiaffo a un bacio senza alcun ritegno.
Gli innamorati volteggiano scomposti tra tenerezze e rabbia con una grazia pericolosa che racconta tutta la tempesta che hanno nel cuore. Se tutti cantano, gli innamorati cantano due volte; cantano canzoni che fanno innamorare, che aprono i cuori, li spalancano rendendoli più delicati. Loro cantano per spingere lontano la paura di perdersi.
La tensione è costante, in un gioco veloce, virtuoso, indiavolato, ebbro di capricci, che definisce l’incostanza di una relazione appassionata. La parola si mischia alla canzone. Il comico al drammatico. Ed è per questo che il mondo del Musicarello ci è venuto subito incontro, perché tutti abbiamo bisogno di cantare quando proviamo emozioni e allo stesso tempo, spesso, non riusciamo a tenere gli occhi aperti mentre lo facciamo perché farlo ci spalanca il cuore e ci fa sentire felici, ma allo stesso tempo fragili e vulnerabili.
TRAMA E DESCRIZIONE DELLO SPETTACOLO
Una piccola compagnia teatrale si trova, suo malgrado, nella condizione di dover provare il proprio spettacolo “Gli innamorati” di Goldoni, ogni settimana su un palcoscenico diverso: la povertà della produzione e la mancanza di ingaggi, obbliga gli attori ad adattare ogni volta le proprie interpretazioni su palcoscenici occupati dalle ingombranti scenografie degli spettacoli ufficiali, nel giorno in cui gli stessi sono di riposo: il lunedì.
Sono ormai due anni che quest’avventura va avanti nelle platee vuote, mentre alle trame dell’opera si intrecciano, giocoforza, quelle della vita privata e quotidiana di ognuno: c’è Gianni, il giovane attore e assistente alla regia che si trova a dover risolvere le situazioni più disparate, inventandosi ora come trovarobe, ora come macchinista, ora come attore dai mille ruoli. Ci sono poi Eleonora e Beatrice, l’una attrice sempre relegata in ruoli minori e l’altra giovane promessa amata da tutti, ma soprattutto da Leonardo, attore di fiction e cavallo di punta della compagnia, dedito al corteggiamento sfrenato e agli eccessi in genere. A completare il panorama si trovano Ambrogio, nominato amministratore di compagnia in omaggio alla sua veneranda età e alla sua carriera, di cui non manca mai di ricordare i fasti: strenuo difensore della filologia e della classicità, lo si trova spesso a combattere contro la minima spesa e la minima libertà sul testo e a scontrarsi con Carlo, regista che attraverso le canzoni vorrebbe portare innovazione e contemporaneità in un Teatro che altrimenti lui definisce “vecchio e paludato”.
da Carlo Goldoni – dramaturg Valeria Cavalli e Debora Virello – collaborazione al testo e regia Pietro De Pascalis assistente alla regia Chiara Pellegatta – con Gaetano Callegaro, Pietro De Pascalis, Loris Fabiani, Jacopo Fracasso, Valeria Girelli, Isabella Perego – consulenza musicale Alex Procacci – scenografia Claudio Intropido costumi Giulia Giovanelli – disegno luci Fulvio Melli – assistente alla regia Chiara Pellegatta – direttore di produzione Elisa Mondadori
con il sostegno di Next 2019
Teatro Leonardo
da lunedì a sabato ore 20.30 – domenica ore 16.30 –
intero 25,00€ – convenzioni 20,00€, ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) 20,00€, Under 30 e Over 65 – 15,00€, scuole di teatro e Università 15,00€, ridotto DVA 12,00€, scuole MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10,00€, tagliando Esselunga di colore ROSSO, prevendita 1,80€
obbligo di Green Pass e mascherina FFP2
MTM Manifatture Teatrali Milanesi – Teatro Litta e Leonardo, riserverà agli spettatori che lo richiederanno in fase di prenotazione, un posto a sedere in sala con distanziamento.
durata dello spettacolo: 120 minuti
Info e prenotazioni biglietteria@mtmteatro.it – 02.86.45.45.45
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Spettacolo in Invito a Teatro – tagliando MTM
Abbonamenti: MTM è città aperta, MTM è città aperta Over 65, MTM Carta Regalo x2, MTM Carta Regalo x4
Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita
vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.