Grande successo per la prima edizione di BIG, Biennale Internazionale Grafica, che tornerà a Milano nel 2026 per un appuntamento di respiro internazionale

Si è conclusa con un grande successo di partecipazione la prima edizione di BIG, Biennale Internazionale Grafica, il festival diffuso dedicato al design della comunicazione e alle culture visive ideato e curato da Francesco Dondina.

Per quattro giorni, dal 23 al 26 maggio 2024, la manifestazione ha animato l’intera città di Milano, dall’hub principale del Milano Certosa District alla sede istituzionale dell’ADI Design Museum, in collaborazione con importanti istituzioni culturali, tra musei, gallerie, studi grafici, scuole, università e librerie.

Oltre 90 appuntamenti – per la maggior parte sold out tra mostre, talk, workshop ed eventi a ingresso gratuito – hanno registrato grande entusiasmo e partecipazione da parte del pubblico e delle numerose realtà coinvolte.

Con formula biennale, BIG tornerà a Milano nel 2026 per una seconda edizione ancora più internazionale e partecipativa, che vedrà un palinsesto sempre più ricco e l’attivazione di nuove importanti partnership, anche al di fuori dai confini milanesi.

Quest’anno, in particolare, BIG ha consolidato ulteriormente la partnership con Graphic Days Torino e, per i prossimi anni, punta ad attivare nuove collaborazioni con realtà del settore in tutta Italia, con l’obiettivo di diffondere la cultura del progetto visivo a livello nazionale.

 

L’iniziativa è stata curata da Francesco Dondina con il patrocinio di Comune di Milano, Aiap Associazione italiana design della comunicazione visiva, Agi Alliance Graphique Internationale, ADCI Art Directors Club Italiano e AIS Design.

 

Tantissimi giovani, studenti, curiosi, cittadini, turisti e appassionati hanno partecipato alla prima edizione di BIG, confermando l’obiettivo principale della manifestazione: promuovere il design della comunicazione visiva anche e soprattutto al di fuori della cerchia ristretta degli addetti ai lavori, per favorire una corretta percezione della disciplina e del suo ruolo da parte del grande pubblico. Per farlo, BIG ha affrontato una serie di argomenti trasversali che hanno danno vita a occasioni di confronto e dibattito: dalla riqualificazione urbana all’ambiente, dall’identità di genere alla formazione, con un focus particolare sulla città, i giovani e la sostenibilità.

 

Commenta il curatore Francesco Dondina: “Si sono appena conclusi quattro giorni di incontri e condivisione durante i quali abbiamo registrato una grande partecipazione di pubblico, soprattutto giovanile, che ha animato con grande curiosità e passione la visita delle mostre e la partecipazione ai talk e ai workshop. Questo ci porta, ancora una volta, a ritenere che iniziative di questo genere siano l’occasione per mantenere vivo l’interesse per il design della comunicazione e per le culture visive”.

Inoltre, BIG si è rivelato un’occasione speciale per vivere la città attraverso tutte le istituzioni coinvolte e per scoprire in particolare il Milano Certosa District, il quartiere nella zona nord-ovest di Milano al centro di una vivace rinascita, che si sta trasformando in un distretto dell’innovazione popolato da industrie creative e aziende in rapida crescita. Confermando ancora una volta la sua attenzione verso il mondo della grafica, il distretto è stato il polo principale della manifestazione, ospitando numerose mostre – tra cui SIGNS 3, a cura di Francesco Dondina; Musica da guardare. A journey through sound libraries LP cover design, a cura di Luca Barcellona; BOB NOORDA, GRAFICO METROPOLITANO, a cura di Catharin Noorda e Francesco Dondina; Il mare artigiano, a cura di Franco Achilli, e AWDA 5. Aiap Women in Design Award, a cura di AWDA – e momenti di ricerca e approfondimento – come Miscela, cura di AWDA; Vive e politiche parole della data visualization di Federica Fragapane; Musica da Guardare. Library Music: viaggio nella musica oscura e sconosciuta di Luca Barcellona e Andrea Fabrizii; Type trends report 2024 di Sina Otto, e la lecture conclusiva del festival From Good Design to Design for the Common Good di Paola Antonelli.

 

“Per quattro giorni gli spazi del Milano Certosa District sono stati il cuore di BIG, con mostre e incontri di respiro internazionale che hanno riscontrato grande entusiasmo e partecipazione da parte di un ampio pubblico. Diversi i nomi di spicco che si sono alternati nel distretto, tra cui Franco Achilli, Luca Barcellona, Jonathan Barnbrook e Paola Antonelli, curatrice del Dipartimento di Architettura e Design del MoMa, che ha tenuto la lecture conclusiva del festival. Ancora una volta, il Milano Certosa District conferma il suo interesse verso il mondo del design visivo e la cultura come forma di aggregazione”, afferma Stefano Sirolli, CEO e Co-Founder di RealStep.

Numerose le mostre che proseguono anche dopo il festival, tra queste, negli spazi di ADI Design Museum, l’esposizione Il Cava – Antropologia di un personaggio, a cura di Anna Dusi, è in corso fino al 13 giugno ed è pensata per esplorare il lavoro di Osvaldo Cavandoli, uno stimolo per le nuove generazioni di creatori di immagini, una fonte di ispirazione soprattutto per la sua magistrale invenzione del personaggio “La linea”, creatura ingenua e irascibile diventata di fatto una figura dell’immaginario collettivo. Inoltre, fino al 30 maggio prosegue Libri dentro come fuori, a cura di Silvana Amato: un percorso espositivo che mette in luce come nasce e si sviluppa il disegno dei libri, che nel caso specifico di Silvana Amato si centra su un processo creativo che unisce idea e materialità su uno stesso piano, recuperando così un principio di artigianalità raffinata affiancato a una costante ricerca culturale.

Infine, Corporate Identity Design / La grafica tra cultura di progetto e cultura d’impresa, a cura di Gaetano Grizzanti, presenta fino al 13 giugno una selezione di progetti dedicati all’identità visiva per il mondo dell’industria e dell’impresa di servizi. Le aziende coinvolte sono: Angelini Industries; Brembo; Breton; Elica; Kerakoll; Meccanotecnica; Mezzaroma; Rudolf; Seco; Skémata. I progetti esposti sono stati sviluppati da: Bcpt Associati; Carmi & Ubertis; Futurebrand; Inarea; Interbrand; Landor; Milani Design; Robilant & Associati; Studio FM; Univisual.

 

Tra gli eventi diffusi, la mostra Ed è subito ieri: conflitto tra cleptomania d’artifizi ed esplosione di graficismi innescato da Monsieur Petrantoni intento a conferire show figurati, intuizioni visive, passati contemporanei di Lorenzo Petrantoni prosegue fino al 31 maggio presso Fondazione Sozzani; alla Kasa dei Libri è in corso fino al 2 giugno Il Giorgio, a cura di Andrea Kerbaker; l’esposizione DISTRAZIONI. Illustrazioni di Beppe Giacobbe presso Bonvini1909 termina invece il 13 luglio.

 

Visita il sito www.biennaleinternazionalegrafica.com per scoprire tutte le mostre che proseguono anche dopo BIG.

Numerose le realtà cittadine che hanno aderito all’iniziativa promuovendo incontri, workshop, mostre e installazioni: dalle più importanti istituzioni come Castello Sforzesco, Palazzo Brera e Fondazione Sozzani, alle scuole come CFP Bauer, NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, Raffles Milano, IULM, Scuola Internazionale di Comics, Franco Angeli Academy e Politecnico di Milano; dalle gallerie d’arte come Galleria Nuages e DropCity, alle realtà cittadine legate al settore, tra cui Bonvini1909, Hoepli, Kasa dei Libri e Tunnel Boulevard; fino agli archivi e collezioni storiche come l’Associazione Giancarlo Iliprandi.

 

E tanti anche i protagonisti della prima edizione, fra cui Franco Achilli, Silvana Amato, Paola Antonelli, Luca Barcellona, Francesca Bazzurro, Ruedi Baur, Stefano Cipolla, James Clough, Ben Ditto, Anna Dusi, Andrej Krátky, Matteo Bologna, Laura Bortoloni / Ida Studio, Cappelli Identity Design, Andrea Fabrizii, Emilio Fioravanti, Fabrizio Falcone, Cinzia Ferrara, Federica Fragapane, Francesco Franchi, Beppe Giacobbe, Valentina Grilli, Gaetano Grizzanti, Alice Guarnieri, jekyll & hyde, LS Graphic Design, Marta Sironi, Luciana Meazza, Sergio Menichelli, Armando Milani, Maurizio Milani, Multiplo, Laura Moretti, Sina Otto Monotype, Carla Palladino, Massimo Pitis, Quattrolinee, Nicolas Rouvière, Maia Sambonet e Claude Marzotto / studio òbelo, Guido Scarabottolo, Rainer Scheichelbauer, Carlo Stanga, Quattrolinee, Michele Tranquillini, Tomo Tomo, Susanna Vallebona / Esseblu, VZN Studio, Francesca Zoboli e molti altri.