Con una scrittura dura e incisiva, “Il male in corpo” pedina enigmi, rivela e rappresenta sentimenti e odi rugginosi, inganni e avidità da sempre cancerosi, una giustizia a cui mai è stata data giustizia. E dunque stoccaggi illeciti di rifiuti tossici e speciali, traffici di uomini, sversamenti che avvelenano l’acqua e la terra di un Sud senza nome e, forse, innominabile. Una più sconosciuta e sfigurata “Terra dei fuochi” in Calabria, un romanzo corale dove le donne si fanno protagoniste tra passioni irriducibili, combattendo ogni ragione del cinismo, cercando verità e riscatto.
Miriam indaga il silenzio di suo padre, Mimì Ferraro, che ha trovato la morte civile nelle attività direttive dell’estrazione del tannino per la concia. Margherita, sua madre, è invece scomparsa, e il suo corpo non è mai stato ritrovato. Mairim, la “restituita”, abita il faro abbandonato e conosce i fondali sabbiosi, i pesci ragno, il marciume che i bracconieri calano con le funi e seppelliscono insieme alle navi. Li ha visti affondare i veleni protetti da un Dio che non sa difendere e dare voce ai morti.
Miriam e Mairim si specchiano nei rispettivi dolori e cercano una verità sull’omicidio di Massimo, il musicista. Si imbattono, così, nelle sospette attività di una fabbrica creduta in abbandono e nei traffici di un oscuro circolo. Circostanze dalle quali emergeranno il disegno di una terra ferita e l’offesa portata a un’intera comunità.
Presentazione a Milano, giovedì 16 gennaio
Libreria Il Tempo Ritrovato, corso Garibaldi 17, ore 19.
Con Giuseppe Lupo e Antonio Celano.
Sarà presente l’autrice.