di Isabella D’Ambrogio
Il Museo del Novecento, collocato all’interno del Palazzo dell’Argentario in piazza Duomo a Milano, è stato aperto al pubblico nel 2010, con l’intento di diffondere e promulgare l’arte del Novecento.
Questo magnifico museo non solo ospita una collezione di oltre quattromila opere dell’arte italiana del XX secolo, ma anche conserva, studia e promuove il patrimonio artistico e culturale del XX sec.
L’edificio storico fu progettato dai grandi maestri Griffini, Magistretti, Muzio e Portaluppi, ed è stato ristrutturato dal Gruppo Rota proprio con l’intento di accogliere le opere moderne del panorama artistico milanese e italiano, ma anche con l’esigenza di riorganizzare la struttura delle Civiche Raccolte d’Arte milanesi intorno a due poli distinti: uno per le collezioni ottocentesche, nella sede storica di Villa Reale, e uno dedicato alle opere del XX secolo, appunto il museo del Novecento, la cui struttura e architettura si trovano in linea con le opere contenute.
Il Museo è disposto su più piani, uniti da una rampa di scale a spirale, elemento caratterizzante e centrale dell’intera struttura architettonica.
L’esposizione permanente, nata grazie alla generosità dei collezionisti milanesi, è tra le più importanti raccolte di arte italiana del XX secolo.
Il percorso espositivo raccoglie circa 400 opere, poste in ordine cronologiche, che fanno dal 1902 ad oggi, includendo dipinti, schizzi, statue e istallazioni permanenti di arte moderna.
Oltre all’esposizione permanente il Museo ha ospitato e ospita anche collezioni temporanea, sempre strettamente connesse all’arte italiana del XX secolo, in linea con quelli che sono i pilastri portanti dell’idea stessa di questo luogo.
Arte e cultura sono stati uniti grazie alla collaborazione fra pubblico e privato, andando a creare, così, un luogo di culto artistico per tutti i visitatori e amanti dell’arte che si trovano a Milano.