Certo, molti di noi hanno ancora fresco il ricordo della serie televisiva The Rings of Power, prodotta da Amazon e vista da 25 milioni di spettatori in tutto il mondo soltanto nelle prime 24 ore di disponibilità su Prime Video dei primi due episodi. Ma adesso, grazie all’accordo tra Warner Brothers ed Embracer, potremo godere di nuove proiezioni epiche prodotte dalla prestigiosa New Line, la cui reputazione parla da sola.
Ma cosa aspettarci esattamente da questi nuovi film? Saranno una rivisitazione dei grandi successi degli anni 2000 o ci verranno mostrati nuovi intrecci e trame tratti direttamente dai romanzi? Per ora non si sa, ma possiamo immaginare l’emozione dei fan di Tolkien mentre aspettano di scoprire il futuro della loro saga preferita. Magari un prosieguo de Il Ritorno del Re, tra i film vincitori dell’Oscar da non perdere in streaming secondo l’infografica di ExpressVPN e record di statuette (11) al pari di Titanic e Ben Hur.
Il successo al cinema grazie alle trilogie di Peter Jackson
È sorprendente pensare che, nonostante la popolarità dei romanzi di Tolkien, solo tre volte la saga del Signore degli Anelli sia stata portata sul grande schermo. E le prime due versioni non hanno avuto nemmeno molto successo commerciale.
Il primo film de Il Signore degli Anelli, basato sui libri dell’autore, è uscito nel 1978 ed era un lungometraggio d’animazione per tutte le età. Era previsto che fosse il primo di una serie di due, ma non ebbe abbastanza successo da giustificare la realizzazione del secondo film. La successiva trasposizione, Il ritorno del re, fu un programma televisivo animato, uscito nel 1980.
È stato solo grazie al regista neozelandese Peter Jackson, ingaggiato dalla Warner Bros nel 2000 per dirigere la trilogia di tre film (con protagonisti Elijah Wood e Orlando Bloom) che si ebbe un vero e proprio trionfo commerciale. I numeri al botteghino, prima ancora del merchandising, furono già di per sé incredibili. La prima trilogia ha incassato 3 miliardi di dollari in tutto il mondo, e la seconda, basata sui libri de Lo Hobbit, ha ottenuto gli stessi risultati strepitosi, a distanza di un decennio.
La versione detestata da Tolkien e il ritorno di Ian Holm
Ci sono state molte altre trasposizioni nel corso degli anni, tra cui rappresentazioni teatrali e una serie radiofonica in 12 parti per la BBC Radio nel 1955, che JRR Tolkien sembra abbia detestato. Nel 1981 fu invece realizzata una serie radiofonica in 4 parti che ebbe un grande successo. E la storia per l’attore Ian Holm, che prestò la voce a Frodo Baggins per quella serie radiofonica, non finì nemmeno lì, dato che poi venne anche scelto da Jackson per interpretare Bilbo Baggins nei suoi film de Il Signore degli Anelli.
E adesso? In attesa di altre notizie, possiamo sempre rivisitare i vecchi film della saga in streaming. Poi, quando sarà il momento, ci immergeremo di nuovo in questo mondo straordinario, popolato da elfi, nani, hobbit e altre creature fantastiche. Non vediamo l’ora di vedere cosa ci riserverà questa nuova avventura!