Due amici di Padova, appassionati di raccolta di reperti bellici nei campi di battaglia della prima Guerra Mondiale, vanno sull’Altipiano di Asiago in territorio Veneto per una giornata di scavi. E qui trovano qualcosa di molto particolare, una specie di piccola piramide.
Uno dei due, Stefano, la tiene in mano e miracolosamente l’oggetto si apre.
Uno dei due, Stefano, la tiene in mano e miracolosamente l’oggetto si apre.
Dall’interno, all’improvviso, si irradia una luce misteriosa. Cos’è quella piramide misteriosa?
I due cercano di capirne l’origine, e si rivolgono a un esperto di arcani. L’oggetto è il kinapteros, un antico e mitico manufatto portato in territorio veneto nel 1914, durante la Grande Guerra.
Non è un reperto come tanti altri e, infatti, se dischiuso, esso è in graso di mettere in contatto il nostro mondo con qualcosa di incredibilmente misterioso e lontano. Ma solo una persona ha il potere di aprirlo, ed è uno dei due scopritori: Stefano.
Da qui parte il plot avvincente ed originale di “In Aeternum”, romanzo scritto a quattro mani da Gianluca Versace, noto giornalista del Triveneto ora alla sua terza opera letteraria dopo “Tre giorni di buio” (Castelvecchi) e “L’origine delle tenebre” (Bookroad), e da Tommaso Fiorentini, ottico padovano appassionato di storia.
Il romanzo è un vortice vertiginoso ed inarrestabile di eventi, che vanno dalle trincee della Prima Guerra Mondiale a Gavrilo Princip, l’irredentista serbo che innescò il conflitto che infiammò il mondo dal ’14 al ’18; da equivoci cardinali del Vaticano alla zona archeologica di Sarajevo; dal tragico rogo di un cinema di Padova in cui venticinque anni prima erano morte ottanta persone, a mistici contatti con entità senza tempo e senza età; dalla donna guerriera Violante, bellissima e crudele giovane donna dagli occhi viola che vuole vendicare un torto fatto ai genitori, a un commissario di polizia che si chiama Adriano Celentano e una PM di nome Amelia Tremenda. Non manca l’intervento di papa Francesco.
Il filo conduttore che sorregge la vicenda è il gioco incalzante e mozzafiato di eventi naturali e soprannaturali che girano intorno al kinapteros, gestito con precise parole dalla sapiente penna degli autori, attraverso una fascinosa tela fatta di descrizioni di eventi, sentimenti, emozioni e persone. Nei dialoghi non mancano le ironie, perciò si sorride ma pure si soffre nelle crude descrizioni di alcuni eventi letali.
“In Aeternum” è un romanzo “anomalo” nel panorama letterario italiano: molto più simile, per struttura narrativa, allo stile della letteratura di genere thriller internazionale.
In conclusione, “In Aeternum” del duo Gianluca Versace – Tommaso Fiorentini, edito da Leone editore, a dispetto del titolo, vuole essere una sorta di intrigante, appassionante e giocoso Luna park che affabuli ed emozioni il lettore, portandolo lontano nel tempo e nello spazio.
Sicuramente “In Aeternum” piacerà molto a chi ha amato il Dan Brown de “Il codice Da Vinci” o di “Angeli e Demoni”, ma catturerà anche coloro che cercano un viaggio sfrenato nel tunnel della fantasia per evadere dal presente.
Sicuramente “In Aeternum” piacerà molto a chi ha amato il Dan Brown de “Il codice Da Vinci” o di “Angeli e Demoni”, ma catturerà anche coloro che cercano un viaggio sfrenato nel tunnel della fantasia per evadere dal presente.