Sabato 6 Aprile alle ore 16 la Biblioteca Gallaratese di via Quarenghi a Milano ospiterà la presentazione del libro “La bambina che beveva cioccolata” di Laura Monticelli: un libro autobiografico, testimonianza dolorosa di un abuso perpetrato per anni nell’indifferenza totale, e al tempo stesso, storia di una rinascita fatta di speranza e amore.
La presentazione del libro e l’incontro con l’autrice Laura Monticelli saranno anche l’ occasione per conoscere l’attività dell’associazione METI per la tutela degli abusati di cui Monticelli è presidente. Un’associazione, nata nel 2013 per volontà della stessa Monticelli, che si occupa, prima in Italia, di adulti vittime di abusi in età infantile. Da oltre dieci anni METI offre gratuitamente gli strumenti per aiutare i survivor a capire cos’è successo nel loro passato in modo che possano vivere meglio il loro presente.
In Italia non esistono dati certi sul fenomeno degli abusi all’infanzia: nel 2020 si parlava di 45 minori su 1000 seguiti dai nuclei di tutela dei servizi sociali (fonte: Save The Children) mentre il Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia CISMAI ha di recente sottolineato come durante la pandemia i maltrattamenti contro familiari e conviventi minori di 18 anni siano aumentati del 13% nel 2020 con un aumento del 137% nel decennio 2010 – 2020. L’associazione METI, dal canto suo, in dieci anni, ha seguito oltre 250 persone che hanno sentito il bisogno di prendersi cura di sé, dell’abuso subito nell’infanzia e di chiedere aiuto, dando voce al proprio trauma.
Durante la presentazione, l’autrice parlerà dell’Associazione Meti e della mostra Ri-Scatti, storie di abuso all’infanzia raccontate dalla fotografia che verrà allestita negli spazi della biblioteca e visitabile fino al 12 Aprile.
In breve
La bambina che beveva cioccolata, di Laura Monticelli – editore Nuovi Autori
Scritto nel 2010 e pubblicato dalla casa editrice Nuovi Autori nella collana Parla una donna, il libro è il racconto autobiografico di un abuso nei confronti di una bimba innocente, perpetrato da chi avrebbe, invece, dovuto proteggerla.
L’opera ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui due primi premi: il Premio letterario Donna semplicemente Donna nel 2011 e successivamente, nel 2012, il Premio Letterario Internazionale Europa 2012.
Ri-Scatti
Storie di abuso all’infanzia raccontate dalla Fotografia
Uno dei traguardi più difficili da raggiungere per un adulto vittima di abusi in età infantile, è il coraggio di mostrare agli altri le proprie cicatrici. Per questo, Meti, come parte del percorso di terapia che propone ai propri utenti, organizza un’esposizione fotografica informativa, dove nelle immagini compaiono alcune delle persone dei gruppi A.M.A., e non delle modelle che recitano la parte.
L’idea nasce dalla consapevolezza che l’argomento abuso sessuale all’infanzia non può più rimanere relegato nel segreto degli studi degli specialisti delle sofferenze del corpo e dell’anima, o dentro le cartelle processuali dei Tribunali, ma, al contrario, deve essere portato alla luce del sole perché tutti possano sapere di cosa si tratta e, soprattutto, che cosa si può fare per impedire che il fenomeno continui a perpetrarsi incontrastato.
Ri-Scatti
Dal 6 al 12 Aprile 2025
Biblioteca Gallaratese, Via Quarenghi 21, Milano
(La mostra è visitabile nel salone principale in orario di apertura della biblioteca, dettagli al link