La madre del marito di mio figlio
di
Giulia Lombezzi
con
Marisa Miritello e Elisabetta Torlasco
Regia di Patrizio Luigi Belloli
Costumi Tecla Turiaco
Disegno Luci Miriam Mapelli
Luisa e Alba, due signore milanesi molto diverse per educazione, stile di vita e carattere, devono organizzare la festa per l’unione civile dei loro figli.
Nel corso dei mesi che precedono la cerimonia, si troveranno costrette a collaborare nonostante l’evidente insofferenza reciproca; dovranno mettersi in discussione.
Sopportarsi e soccorrersi, sviluppando un rapporto complicato ed esilarante, ispirato alle celebri coppie comiche di Grace & Frankie e Lemmon e Matthau.
Ambedue faranno i conti con le proprie zone d’ombra e le proprie dipendenze (psicofarmaci, alcool, incontri online, volontariato) e scopriranno che a volte l’amicizia si cela nei luoghi più impensati.
“La madre del marito di mio figlio” è un crescendo di situazioni dissacranti, conflittuali e tenere, che ribaltano continuamente il punto di vista sulla realtà e sfidano apertamente la dittatura del politically correct.
In fondo alle risate, sotto alla linea comica, si materializza un mondo sfaccettato e contraddittorio; quanto è moderno il nostro paese oggi rispetto alle unioni civili, e in generale nei confronti del mondo LGBTQ+? Quanto è retrogrado?
Cosa significa, in questi anni, in Italia, essere il genitore di un figlio o di una figlia omosessuale?
Si parla di unioni civili dal punto di vista di due madri che si incontrano per la prima volta proprio a causa del matrimonio dei loro figli, Luca e Tommaso. Ma è anche un testo che parla della nascita di una amicizia.
La scrittura di Giulia Lombezzi è puro ritmo: serrato e scandito da battute ironiche, sarcastiche comunque sempre molto divertenti che le due interpreti fanno arrivare puntuali come il battito di un metronomo.
Le due attrici incarnano in modo totalizzante le due madri dai caratteri e modi divergenti e conflittuali, mettendo in campo tutto il loro talento e la loro vena comica. Il testo è una commedia, una comicità che si basa su un pensiero rivolto a uno spaccato di società, a determinati pregiudizi rispetto all’omosessualità e alle unioni civili, ma che ha al suo interno una scena dalle atmosfere più drammatiche/poetiche che contribuiscono a dare ulteriore profondità al testo. (E forse per questo sarebbe meglio definirla tragicommedia).
La compagnia nasce dall’esigenza di approfondire cosa significhi, in questi anni in Italia, essere il genitore di un figlio o di una figlia omosessuale. Le cronache spesso ci restituiscono episodi di violenza psichica e fisica nei confronti delle persone LGBTQ, ma dietro a questo acronimo ci sono realtà genitoriali e parentali che vivono la paura per i loro figli di far parte di in una società ancora per certi aspetti omofoba.
La compagnia è composta da due attrici con lunga esperienza in campo teatrale che si sono avvalse della collaborazione di due giovani artisti: Giulia Lombezzi, drammaturga e scrittrice di romanzi (premio Calvino per ‘La sostanza instabile’ 2021), e Patrizio Luigi Belloli in qualità di regista.
Brevi biografie
MARISA MIRITELLO
Dopo essersi diplomata in Mimo e Commedia dell’Arte presso la ex-scuola del Piccolo(ora Civica di Milano), lavora tra gli altri con Dario Fo (La storia di un soldato), G. Salvatores (Hellzapoppin), V. Mantegazza (Quello Stolfo da Ferrara), M. Scaparro (La vera storia), G. Pressburger (Atem), B. Wilson (Doctor Faust), A. R. Shammah (La Locandiera, Io, l’erede, Acqua Minerale). Negli ultimi anni partecipa alle seguenti produzioni: “La strana coppia” di Neil Simon. Teatro dell’Allodola. Regia A. Di Tullio. “Passi” di Antonio Alamo regia di Tiziana Bergamaschi Teatro dell’Allodola. Teatro Libero.Milano
“Atra Bile” di Laila Repol regia di Tiziana Bergamaschi Teatro dell’Allodola. Teatro Libero.Milano. “Le Troiane” di Euripide regia Raffaella Boscolo Teatro Frigia milano “L’elogio della Follia’ di Erasmo da Rotterdam regia Claudia Negrin-Compagnia Skenè
Per il cabaret scrive e interpreta monologhi di cabaret. Con “Mi sono distratta un attimo e non mi trovo più” è finalista al concorso per nuovi attori comici “La Zanzara d’Oro”, seconda al Concorso “Il Sarchiapone” dedicato a W. Chiari, e vince il premio Linus al Concorso nazionale “ Cabaret Amore Mio”. Seguiranno “Grosso Sconcerto”, “Toglietemi di dosso” (scritto con P. Migone),“Radio70” (regia L. Vasini). E Antigone 2000d.C. ‘na tragggedia! Spettacolo di cui è autrice insieme ad E. Bruno ed interprete. ‘Sta arrivando l’Apocalisse e non ho niente da mettermi!’ che ha debuttato nel 2013 di cui è anche interprete. In televisione partecipa al “Maurizio Costanzo show”.Conil duo “Le Fuoricatalogo”nel maggio del 2008, partecipa al programma televisivo “Comi-Città”, curato da Valentina Amurri per Sky-Comedy Central.
ELISABETTA TORLASCO
Dopo essersi diplomata all’Accademia Dei Filodrammatici lavora con Mario Missiroli allo Stabile di Torino e con il Piccolo Teatro per vari anni per la regia di Giorgio Streheler, tra cui il “Temporale” di Strindberg e il “ Nost Milan “di Bertolazzi.
Prosegue il percorso artistico alternando teatro, televisione e cinema lavorando con grandi maestri tra cui ricordiamo Gino Bramieri, lunga collaborazione con Raimondo Vianello e Sandra Mondaini e proseguendo con Iacchetti e Greggio , Loretta Goggi e Dorelli, Paolo Rossi e Lucia Vasini e partecipando a serie come Casa Vianello, Bim bum bam, Life bites, Cento Vetrine, Vivere. Attualmente è presente nella serie tv ‘Me contro Te-La famiglia reale’, nel ruolo della regina.
Per il teatro contemporaneo ‘Frecce dell’angelo dell’oblio ‘ di Sinisterra per la regia di Tiziana Bergamaschi con cui lavora anche in Aurora decollata di B.E.y Galles e “Atra Bile” di Laila Ripoll. “Portami in un posto carino” di Tobia Rossi per la regia di Manuel Renga, “Parassiti Fotonici”di Philip Ridley e “Collaborators” di John Hodge entrambi per la regia di Bruno Fornasari. Per il cinema registi come Nichetti, Morini, Salvatores, Sigon, Vanzina, Ryan Travis, Maurizio Losi, Rota, Imbucci.
GIULIA LOMBEZZI Drammaturga, attrice, sceneggiatrice. Scuola Teatro Arsenale (MI), COMPAGNIA MIRITELLO-TORLASCO Studia sceneggiatura a La Macchina dei Sogni con Chicca Profumo e poi con Yasmina Reza, M. Ravenhill, L. Calamaro. Premi: Donne e teatro 2016 LA DURATA DELL’INVERNO; Per Voce Sola 2014 QUATER-DIARIO DI UN’APE OPERAIA. Finalista: premio Hystrio Scritture di Scena 2017 IL CARREFOUR E’ APERTO ANCHE DI NOTTE; premio Calvino per La sostanza instabile 2021.
PATRIZIO LUIGI BELLOLI Teatro come regista, attore e poeta. Diplomato scuola Teatro Arsenale (MI). Fonda compagnia Carolina Reaper con Paui Galli. Vince: “Next Generation Festival” Padova 2013, ABBANDONARE DIDONE; Festival Tagad’off 2017 L’INDULGENZA DEL LATTE (Gay Pride Week 2016, Teatro Elfo Puccini). Dirige SCEME TAGLIATE (finalista “Nolo Fringe Festival 2020”); RINCARARE LE DOSI e KAMIKAZE NELLA BASSA di Francesco d’Amore presso Pacta Salone dei teatri (MI).
ORARIO SPETTACOLO
da giovedì a sabato ore 21.00
domenica ore 18
PREZZI SPETTACOLO
Platea € 26
Galleria € 20
Per informazioni e acquisto biglietti:
TEATRO/CINEMA MARTINITT Via Pitteri 58, Milano.
Telefono 02/36580010, Whatsapp 338.8663577, info@teatromartinitt.it