LA MILANESIANA, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, arriva lunedì 13 giugno al Piccolo Teatro Grassi di Milano (Via Rovello, 2 – M2 Lanza) appuntamento con “STRANE VOCI”, evento organizzato in collaborazione con Bookcity e il Comune di Milano.
In apertura, saluti istituzionali di Dario Franceschini (Ministro per i beni e le attività culturali), Giuseppe Sala (Sindaco di Milano), Tommaso Sacchi (Assessore alla Cultura di Milano), Piergaetano Marchetti (Presidente Bookcity Milano).
La speciale serata prende il via con ABDULRAZAK GURNAH, unica tappa italiana e prima apparizione pubblica dopo la vittoria del Premio Nobel per la Letteratura 2021.
Gurnah leggerà in anteprima alcuni passaggi tratti dal suo nuovo romanzo “Voci in fuga”, in uscita in libreria e negli store digitali per La nave di Teseo dal 14 giugno, e dialogherà con PAOLO GIORDANO (Premio Strega 2008). Nel corso della serata ad Abdulrazak Gurnah verrà consegnato il SIGILLO DELLA CITTÀ.
A seguire, il concerto “Change!” di URI CAINE, pianista e compositore tra i più apprezzati degli ultimi decenni. L’artista guiderà il pubblico lungo un percorso che oscilla tra la classica, jazz e improvvisazione, in cui la musica si offre come un unicum senza fratture né frontiere, uno spettacolo nel quale dialogano Beethoven e Thelonious Monk, il Tin Pan Alley e Gustav Mahler, Richard Wagner e George Gershwin, lo swing e Giuseppe Verdi, passando per Bach e i Beatles. “Change!” è anche il nome del brano che Uri Caine scrisse per celebrare Octavius Catto, attivista di Filadelfia impegnato nella lotta per i diritti civili e fautore dell’integrazione della popolazione nera nell’America post-guerra civile.
Inizio ore 21.00. Ingresso gratuito su prenotazione al link www.eventbrite.it/e/biglietti-abdulrazak-gurnah-paolo-giordano-uri-caine-strane-voci-350474146607.
L’evento sarà visibile anche in streaming su Corriere.it e suI canale Facebook de La Milanesiana.
Abdulrazak Gurnah
È premio Nobel della Letteratura 2021. Ha scritto dieci romanzi, tutti in corso di ripubblicazione presso La nave di Teseo: “Memory of Departure”, “Pilgrims Way”, “Dottie”, “Paradiso” (finalista al Booker Prize e al Whitbread Award), “Admiring Silence”, “Sulla riva del mare” (selezionato per il Booker Prize e finalista al Los Angeles Times Book Award), “Desertion” (finalista al Commonwealth Writers’ Prize), “The Last Gift”, “Gravel Heart” e “Voci in fuga” (selezionato al Walter Scott Prize e finalista all’Orwell Prize for Fiction). È professore emerito di Letteratura inglese e postcoloniale all’Università del Kent. Vive a Canterbury. Dalla motivazione dell’Accademia di Svezia: “Il premio Nobel della Letteratura 2021 è assegnato al romanziere Abdulrazak Gurnah per la sua intransigente e profonda analisi degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato tra culture e continenti”.
Paolo Giordano
Nato a Torino nel 1982, ha un dottorato in fisica teorica ed è autore di quattro romanzi, tradotti in tutto il mondo: “La solitudine dei numeri primi” (Premio Strega 2008 e Premio Campiello Opera Prima), “Il corpo umano”, “Il nero e l’argento” e “Divorare il cielo”. Sulla pandemia ha pubblicato un saggio “Nel contagio” tradotto in oltre trenta paesi, e una raccolta di interventi apparsi sul Corriere della Sera: Le cose che non voglio dimenticare. È fra i creatori della serie We Are Who We Are e ha lavorato per il teatro (Galois, Fine pena: ora). Vive a Roma.
Uri Caine
Nato a Philadelphia, è una delle personalità musicali più eclettiche del nostro tempo. A dodici anni inizia a studiare pianoforte. Quando si iscrive all’università è già protagonista della scena jazzistica della sua città: studia composizione, segue corsi di letteratura e suona con i grandi maestri che visitano la città. Trasferitosi a New York, inizia la carriera di solista. La sua discografia, ampia e ricca di opere riconosciute come pietre miliari, viene indicata come snodo fondamentale della storia musicale contemporanea, in grado di confrontare musicalità diverse, dalla tradizione classica europea al jazz, all’elettronica, al klezmer, al rock, qualificando Caine come uno degli “architetti” più intelligenti e sensibili della musica d’oggi.
La Milanesiana è il più grande festival itinerante che promuove il dialogo tra le arti e quest’anno torna con la sua 23esima edizione dedicata al tema OMISSIONI.
Un festival di respiro internazionale che tesse relazioni tra letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia e sport e che anno dopo anno diventa sempre più protagonista delle estati italiane.
Dal 4 giugno al 3 agosto, La Milanesiana infatti arriverà in 20 città diverse con oltre 60 incontri ed eventi, accogliendo più di 150 ospiti italiani e internazionali.
Come in tutte le edizioni, l’arte ricopre un ruolo importante all’interno del Festival che quest’anno ospiterà ben 9 mostre in tutta Italia, dal 4 giugno al 15 settembre.
La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, è stata rielaborata anche quest’anno da Franco Achilli.
La Milanesiana è organizzata da Imarts International Music and Arts e Fondazione Elisabetta Sgarbi, con il Patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia.