Ci sono voluti tre anni di lavoro per preparare la mostra ‘Durer e il Rinascimento fra Germania e Italia’ che si può visitare al Palazzo Reale di Milano fino al 24 giugno. Esposti non ci sono solo i capolavori dell’artista simbolo del Rinascimento tedesco (12 dipinti, 3 acquerelli e 60 fra incisioni, disegni, libri e manoscritti), ma anche di suoi contemporanei come Leonardo da Vinci (il San Girolamo in prestito dai Musei Vaticani), Tiziano, Giovanni Bellini, Giorgione e Lucas Cranach.
E non a caso come immagine-simbolo dell’esposizione è stato scelto il Ritratto di giovane veneziana (ora conservato al Kunsthistoriches Museum di Vienna) che Durer eseguì in Italia, a dimostrazione dei rapporti proficui fra l’arte italiana e quella del Nord, in particolare fra la Germania e il Nord Italia.
Un Durer europeo, dunque, come lo fu il Rinascimento per una mostra che apre a Palazzo Reale dopo l’enorme successo di quella dedicata a Caravaggio (prorogata fino al 4 febbraio e visitata da 420 mila persone). Il percorso dell’esposizione, curata da Bernard Aikema con la collaborazione di Andrew John Martin, si snoda in sei sezioni. La prima è dedicata a ‘Durer, l’arte tedesca, Venezia, l’Italia’ con sue opere ‘venete’, come La festa del Rosario e il Cristo fra i Dottori. Si passa poi alla sala su ‘geometria, misura, architettura’ perché Durer (come molti artisti durante il Rinascimento) non fu solo pittore e incisore, ma anche studioso e autore di trattati. La terza parte è dedicata alla Natura, alla resa dei dettagli e del paesaggio, mentre la quarta si concentra sulla ritrattistica. Uno spazio a parte è riservato ai quindici fogli del suo Apocalisse, probabilmente il primo libro progettato, illustrato e pubblicato da un artista, e alla serie della Grande Passione, che sono esposti insieme alla Melancolia, l’incisione più famosa di Durer, arrivata in prestito dalla National Gallery. L’ultima sezione invece riguarda ‘il classicismo e le sue alternative’. E’ la “prima volta che Milano ospita una retrospettiva dedicata a Durer” ha ricordato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno alla presentazione della mostra, promossa e prodotta dal Comune, da Palazzo Reale e 24 ore Cultura che prevede aperture straordinarie a Pasqua, il lunedì dell’Angelo, il 25 aprile e il 1 maggio.