Domenica 21 novembre, doppio appuntamento al Castello Sforzesco alle 10.00, per Book City Milano (prenotazione gratuita obbligatoria: Tocket), e al Salone della Cultura alle 15.00, per il giornalista e critico letterario svizzero Éric Bulliard che presenterà dal vivo L’addio a Saint–Kilda edito da 21lettere.
Primo romanzo di Bulliard, L’addio a Saint–Kilda ricostruisce le incredibili vicende di questo arcipelago rimasto completamente isolato dal resto del mondo per secoli, abitato fino al 1930, quando i suoi ultimi trentasei abitanti chiedono di essere evacuati nella vicina Scozia.
Una storia vera che nel proprio paese ha già ottenuto un successo sia di pubblico che di critica, arrivando a vincere vari premi letterari.
Raccontato con verve, ritmo veloce e leggero, e un approccio intimo e sincero, a tratti toccante e divertente.
Il mondo ignorava la loro esistenza.
Loro ignoravano l’esistenza del mondo.
Fino al XIX secolo sono vissuti nell’autarchia, senza conoscere la
scrittura né il denaro, senza gerarchie né leggi.
“Un’immagine, soprattutto, colpiva, che mostrava una dozzina di uomini dalle barbe rozze, spesso senza baffi […]
Portano berretto e gilet, senza dubbio degli abiti della domenica, molti hanno i piedi nudi […]
La foto, celebre oggi, si chiama Il Parlamento di Saint–Kilda. È stata fatta negli anni ’80 del 1800 nella via principale, Main Street.
Il nome sa di ironia, poiché si tratta della sola via, per quanto si possano così chiamare queste pietre disgiunte davanti a qualche casa allineata, dove gli uomini si riunivano per discutere dei compiti da ripartirsi durante la giornata.
Potevano parlarne per ore, certe mattine. Niente capo, cosa volete. Niente orologio nemmeno, ad ogni modo. Era quello, il Parlamento di Saint–Kilda.”
Storico giornalista della testata La Gruyère di Friburgo (CH), Éric Bulliard è responsabile della rubrica culturale. Presenza vivace nell’ambito culturale della Svizzera francofona, è membro della commissione cantonale degli affari culturali, della giuria del Label+Teatro romanzo e di quella del premio letterario Georges–Nicole.
L’addio a Saint–Kilda gli è valso i premi letterari Edouard Rod (2017), SPG (2018) e quello della Fondazione Régis de Courten (2019).