Il Museo del Novecento di Milano ospita, da domani e fino al 13 febbraio, nello Spazio Archivi una mostra dedicata all’artista Anna Valeria Borsari, che racconta il suo lavoro dalla fine degli anni Settanta ad oggi.
‘Da qualche punto incerto’, questo il titolo dell’esposizione che si inserisce nel calendario della Milano Art Week, è curata da Giorgio Zanchetti e Iolanda Ratti con Giulia Kimberly Colombo.
Il percorso espositivo racconta il lavoro di continua esplorazione dei temi dell’identità e del rapporto tra realtà e rappresentazione, indagato attraverso la scultura, il medium fotografico, l’installazione e l’intervento nello spazio. La pratica artistica di Anna Valeria Borsari si ispira ai suoi studi di linguistica e filosofia del linguaggio.
Partendo dagli anni Settanta, nella prima sala è evidenziato il passaggio dalle serie fotografiche a un campo più ampio di strumenti, pittura, installazioni e interventi site-specific, al limite tra realtà e finzione. Il 1977 segna un’ulteriore apertura a contributi e interferenze esterne: il pubblico, spesso inconsapevole di assistere a un gesto artistico, l’ambiente naturale e urbano e gli oggetti quotidiani ricontestualizzati entrano a far parte dell’opera, alterando e talvolta giungendo a cancellare l’intervento stesso dell’artista.
Nella Sala degli Archivi sono poste in dialogo due installazioni per restituire un ritratto più recente dell’artista e della sua posizione nei confronti del pubblico e della società. ‘Lotteria’ è la ricostruzione di un’istallazione del 2000, una sorta di autobiografia composta di oggetti e ricordi personali, che nella versione originale veniva dispersa tramite una pesca a premi, Un’indagine sulla posizione dell’artista si trova in ‘Da remoto’, il nuovo lavoro concepito per questa mostra. L’esposizione è completata da materiali quali inviti, fotografie e pubblicazioni. (ANSA).