Lectio Magistralis di Walter Barberis il 6 novembre

Il 6 novembre 2024 il Centro Apice ricorda Giulio Bollati nel centenario della nascita, con una lectio magistralis di Walter Barberis, docente di Storia moderna all’Università degli Studi di Torino, nonché presidente della casa editrice Einaudi.

Proprio alla Einaudi degli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta, Giulio Bollati è stato ideatore di alcune collane cruciali per la storia della cultura italiana del tempo, tra le quali “Nuovo Politecnico” (nata nel 1965) e “Biblioteca giovani” (nata nel 1975). In stanza al Saggiatore e consulente di Mondadori tra 1978 e 1984, editore in proprio dal 1987, quando nasce la Bollati Boringhieri, Giulio Bollati (1924-1996) non è stato però solo un simbolo e una colonna portante dell’editoria di ricerca del secondo Novecento, ma anche un intellettuale poliedrico, di solidissima, vasta e articolata cultura – di una cultura dalla forte impronta civile.

La lectio magistralis di Walter Barberis, dal titolo “Giulio Bollati, intellettuale”, rientra nel Ciclo delle Conferenze di Apice. Si terrà mercoledì 6 novembre alle ore 14:30 all’Università degli Studi di Milano, presso la Sala Napoleonica di via Sant’Antonio, 12.

Le Conferenze di Apice

La lectio magistralis di Walter Barberis rientra nell’ambito delle “Conferenze di Apice” e segue quelle di Jeffrey Schnapp del 15 ottobre scorso, di Lina Bolzoni e di Roger Chartier del 2023 e di Carlo Ossola del 2022, organizzate dal Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano.
Questo ciclo di incontri si propone di coinvolgere studiosi e studiose di chiara fama su tematiche connesse a quelle sviluppate nel corso degli anni dal Centro Apice. Per esempio: le condizioni in cui operano autori ed editori; il dialogo complesso tra mondo del libro e mondo dei lettori, tra universo dei testi e quello della ricezione e come questa possa cambiare in relazione ai supporti tradizionali e a quelli digitali; le grandi trasformazioni della trasmissione della cultura scritta; la conservazione della memoria della produzione culturale nell’era del digitale.