Giorgio Fontana con ‘Prima di noi’ (896 pagine, euro 22), edito da Sellerio, è il vincitore dell’edizione 2021 del Premio Bagutta. Lo ha deciso la giuria presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti, segretario Andrea Kerbaker e composta da Rosellina Archinto, Silvia Ballestra, Eva Cantarella, Elio Franzini, Umberto Galimberti, Ranieri Polese, Elena Pontiggia, Enzo Restagno, Mario Santagostini, Alessandra Tedesco, Valeria Vantaggi e Orio Vergani, con l’innesto di Davide Mosca, che è entrato a farne parte da quest’anno per rappresentare il mondo dei librai in un momento per loro così complesso.
Un libro impegnativo, ambizioso, non solo per la mole considerevole (quasi 900 pagine), Prima di noi racconta la storia di quattro generazioni che si succedono in Italia dall’inizio del secolo scorso fino a pochi anni or sono. Per definirlo, molti recensori hanno usato un termine che non si vedeva da anni: “saga”. E in effetti il romanzo è proprio una saga quasi d’altri tempi, divisa in quattro generazioni, di cui l’autore ripercorre la storia mettendo insieme i frammenti con una apprezzabile capacità compositiva. Da Caporetto al decennio appena trascorso, dal Friuli alla Lombardia, all’Europa, il racconto si snoda nel tempo e nello spazio sostenuto da una scrittura sempre all’altezza. Un risultato che i baguttiani, tradizionalmente attenti allo stile, giudicano ancor più godibile se si considera la giovane età dello scrittore: classe 1978, Fontana ha appena compiuto i 42 anni. (ANSA).