Mamma Rai è uno spettacolo che, nello svelare i meccanismi presenti nel mondo televisivo fin dalla sua nascita, ci parla inaspettatamente di oggi. Se può evocare nostalgia in chi questa nascita l’ha vissuta in prima persona, certamente è l’occasione per raccontare a chi non c’era un pezzo di storia, quella di un’Italia che rapidamente, dalla bottega al supermarket, dalla pasta all’uovo alla carne in scatola, dall’olio d’oliva alla margarina, diventa protagonista e vittima del boom.
In questa inedita opera, dove c’è musica ma non è un concerto, ci sono sketch ma non è una rivista, che la Dual Band porterà in scena sabato 28 e domenica 29 ottobre, ci sono vent’anni cruciali, dall’austerità del bianco e nero degli anni ‘50 all’esplosione del colore (e delle TV private) nel 1977.
Nei panni delle gemelle Kessler, gli affiatatissimi Benedetta e Beniamino Borciani in un brother/sister act, danno vita, in ordine alfabetico/caotico a: Andalù, Angelillo, Armstrong, Bernabei, Bongiorno, Carrà, Chiari, Fanfani, Fernet Branca, Fo, Guala, Angelo Lombardi (l’Amico degli Animali), Padre Mariano, Mina, Mondaini, Olio di semi Oio, Pio XII, Nilla Pizzi, Franca Rame, Simmenthal, Togliani, Togliatti, Ungaretti, Valeri, Vianello, Zatterin, Zurlì e a un coro di impiegate trafelate di Viale Mazzini.
Fra sketch, canti, danze, caroselli e telegiornali, condotti dal sapiente fil rouge del pianoforte/tastiera di Mario Borciani, la Dual Band entra nel DNA di quella che, la si voglia o no, la si ami o no, è la nostra comune Mamma Rai, per raccontare in modo affettuoso, ma ironico e puntuale, come eravamo prima dell’esplosione del colore.
Mario Borciani (pianoforte e tastiere)
Visuals e ricerca iconografica a cura di Beniamino Borciani
Animazione slide a cura di Camilla Figini