La Triennale di Milano e l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca presentano la prima tappa del tour mondiale di Mario Bellini. Italian Beauty, mostra che la Triennale di Milano ha dedicato all’intera opera dell’architetto milanese, noto in tutto il mondo, e che si è svolta a Milano nel 2017.
La mostra – che è un viaggio trasversale lungo quasi 60 anni tra design, architettura, exhibition design – resterà aperta al pubblico fino al 13 aprile nello spazio “Ruina” del Museo di Architettura A.V. Ščusev di Mosca.
Per la prima volta nella sua lunga carriera, Mario Bellini non ha allestito da sé la mostra ma ha lasciato il posto all’architetto Dario Curatolo che ha firmato il progetto di allestimento.
Un omaggio, dunque, all’opera poliedrica e singolare di un progettista italiano che ha ottenuto ogni successo sia nella piccola scala (otto Compassi d’Oro, arredi e oggetti diventati icone che sono entrati nelle case e negli uffici di tutto il mondo, spesso anticipando o rivoluzionando gusto e stile), sia nella grande scala (Centri Congressi, Fiere, Musei progettati dal Giappone agli Usa, dalla Germania all’Australia e, nel 2012 il Dipartimento delle arti islamiche, un’onda dorata per il museo più prestigioso del mondo, il Louvre di Parigi).
La mostra vuole porre attenzione sulla necessità e sul ruolo eversivo e salvifico della bellezza, in particolare quella italiana. Da qui il sottotitolo “Italian Beauty”.
La retrospettiva di Milano si era inaugura esattamente a trent’anni di distanza da grande mostra dedicata a Bellini dal MoMA di New York nel 1987 che dava conto della sua attività di designer, già allora presente con 25 opere nella collezione permanente del museo americano. Proprio il 1987 è stato l’anno della svolta di Bellini che da allora si dedica prevalentemente all’architettura di grande scala e al disegno urbano.