Tra il 16 giugno 1940, appena iniziata la guerra, e il 16 aprile 1945, a pochi giorni dalla Liberazione, Milano subì dal cielo una crescente serie di bombardamenti e di incursioni che la lasciarono profondamente martoriata nel corpo e nell’anima.
Lo scrive Sebastiano Parisi nel volume “Milano sotto le bombe” (Macchione Editore) che giovedì 14 novembre 2019 viene presentato dal Comandante Gen. D.A. Silvano Frigerio e dal Presidente della Sezione A.A.A. di Milano Gen. B. Riccardo Merlino. Invitato il Presidente di Assoedilizia e dell’Istituto Europa Asia Avv. Achille Colombo Clerici.
Mentre il Duce si era lasciato trascinare dall’illusione che con un modesto sforzo bellico si sarebbe potuto sedere da vincitore al tavolo delle trattative, gli inglesi avevano predisposto direttive ed elenchi di obiettivi sensibili per il Bomber Command al fine di colpire duramente la produzione bellica e il morale della popolazione. Le istruzioni operative dell’11 giugno 1940 indicavano tre finalità strategiche di grande rilevanza:
– Tentare di spezzare il morale degli italiani con pesanti bombardamenti notturni e, quando le condizioni meteo sono idonee, anche diurni, contro i quattro più importanti obiettivi militari situati nei centri industriali;
– Completare lo sconvolgimento dell’industria aeronautica italiana con la distruzione dei rimanenti cinque importanti obiettivi rappresentati da fabbriche di cellule e componenti aerei;
– Distruggere le piu importanti raffinerie e depositi petroliferi.
Il destino di Milano, capitale morale e industriale d’Italia, era così segnato e già nella notte tra il 15 e il 16 giugno la città ebbe un primo assaggio di quanto dovrà subire sempre più tragicamente nei mesi e negli anni a seguire. Dall’autunno del 1942 sarà poi un martirio senza sosta che colpirà in modo indiscriminato la popolazione civile e gli agglomerati popolari, persino le scuole, le strade e i palazzi del centro storico e che arrecherà danni gravissimi a monumenti conosciuti in tutto il mondo come il Duomo, Santa Maria delle Grazie, la Galleria Vittorio Emanuele II e la Scala.
In questo volume, frutto di una lunga e appassionata ricerca presso gli archivi inglesi e statunitensi, viene riportata per la prima volta, missione dopo missione, tutta la documentazione relativa ai raids on Milan e ai loro drammatici effetti. Una ricca sezione fotografica, in gran parte inedita e di provenienza alleata, testimonia “dal vivo” come anche Milano abbia pagato a duro prezzo il ricorrente errore di cercare nella guerra una scorciatoia che si sostituisca all’arte della politica.
Ndr
Sotto i bombardamenti della Seconda Guerra mondiale andarono distrutti 3.000 palazzi della citta’, 700 dei quali storici.