Teatro e musica a sostegno della radioterapia oncologica con “Bach is in the Air”. Martedì 12 aprile alle ore 21, presso il Teatro Franco Parenti di Milano, Ramin Bahrami, interprete bachiano tra i più apprezzati a livello internazionale, e Danilo Rea, pianista jazz di fama mondiale, si esibiranno sulle note di Bach a sostegno della ricerca sulla radioterapia per la Fondazione Radioterapia Oncologica Onlus (FRO).
Con la partecipazione amichevole di Max Laudadio, inviato di Striscia La Notizia, il concerto sarà l’occasione per accendere i riflettore sulla radioterapia, un trattamento non invasivo e molto efficace, utilizzato purtroppo da pochi pazienti, che impiega radiazioni ionizzanti per distruggere le cellule tumorali, in molti casi sostituendo la chirurgia e i farmaci, ma ancor più spesso e in maniera più efficace, affiancandosi ad essi.
“Bach suonava sia strumenti a tastiera che ad arco, e in più era anche compositore. Noi invece curiamo il cancro quasi esclusivamente con la chirurgia e con l’approccio farmacologico” – commenta Lorenzo Livi, Professore di Radioterapia Oncologica, Università di Firenze. “È quindi la poliedricità la ragione principale per cui abbiamo scelto il grande genio di Lipsia come “testimonial”, in termini moderni, della Radioterapia un trattamento efficace e non invasivo. Per ricordare a tutti – attraverso il linguaggio universale della musica – che il cancro non si può combattere con uno strumento soltanto, ma piuttosto va affrontato con la sinergia di un’orchestra, nella quale la radioterapia non può suonare più una parte minore”.
“Bach è passato alla storia per lo stile del contrappunto, in cui tutto si gioca sul rigore della composizione, sull’esattezza, come diciamo noi musicisti” – dichiara Ramin Bahrami, pianista e compositore. “ Trovo che sia un richiamo molto evocativo, che mi fa pensare ai racconti del Professor Livi sulla precisione sub-millimetrica dei suoi trattamenti radioterapici. E tutto questo, proprio come nella magia di Bach, per far scaturire emozioni, per donare più vita”.
“All’epoca di Bach, i compositori solevano dare precise indicazioni sugli strumenti da impiegare per eseguire i propri brani. Bach fece eccezione non di rado, e lasciò agli esecutori il compito di individuare lo strumento più adatto: come il jazz, dal mio canto” – aggiunge Danilo Rea, pianista jazz. “Dalle parole del professor Livi, è questo il parallelo che ho colto fra Bach e il suo impegno in oncologia: la radioterapia è uno strumento all’avanguardia, di estrema efficacia, che in passato non avremmo neanche pensato di poter impiegare. Ma le novità a volte funzionano più della tradizione, come Bach intuiva con le sue ‘mancate istruzioni’ sugli strumenti. Spero che funzioni altrettanto la strana coppia Bahrami-Rea”.
Un’iniziativa che unisce musica, solidarietà e impegno per la ricerca per la cura dei tumori attraverso la radioterapia. L’appuntamento è a martedì 12 aprile, alle ore 21, presso il Teatro Franco Parenti di Milano con “Bach is in the Air”. Per info e biglietteria: https://teatrofrancoparenti.it/spettacolo/bach-is-in-the-air/.