Don’t worry, be jazz, domenica 10 agli Arcimboldi

Musica da ascoltare, musica da ballare e tanto divertimento all’insegna dello swing: è quanto promette “Don’t worry, be jazz”, il concerto-spettacolo della vocalist Elena Andreoli, alla guida del suo quintetto, e di Paolo Tomelleri, il clarinettista jazz più famoso d’Italia, in scena domenica 10 novembre nel foyer del Teatro degli Arcimboldi di Milano, nell’ambito della nona edizione del festival JAZZMI.
La leader del gruppo, voce da contralto, sofisticata e senza fronzoli, i suoi musicisti e Paolo Tomelleri, decano del jazz tricolore, interpreteranno brani swing noti e meno noti accanto ad evergreen come “On The Sunny Side Of the Street” e “I’ll See You In My Dreams”, ma non solo. Il tutto con vitalità, ironia e classe, intrattenendo il pubblico in modo coinvolgente e giocoso. A condividere il palco con Elena Andreoli e Paolo Tomelleri ci saranno Stefano Pennini (pianoforte), Davide Galileo Parisi (chitarra), Raffaele Romano (contrabbasso) e Alberto Traverso (batteria).
Abituata fin da giovane a calcare i palcoscenici (ha lavorato accanto a due mostri sacri come Dario Fo e Franca Rame), intrattenere e cantare, Elena Andreoli è un’artista versatile ed eclettica, in grado di interpretare, anche in senso teatrale, i brani che sceglie e di trasmettere al pubblico tutta l’energia e la gioia di vivere del “suo” jazz.
Paolo Tomelleri non ha bisogno di presentazioni: solista e direttore d’orchestra di successo, nel corso della sua brillante carriera ha guardato soprattutto al Bebop e allo Swing e ha collaborato con un gran numero di artisti italiani e stranieri, tra cui Bruno De Filippi, Lino Patruno, Tony Scott, Joe Venuti, Jimmy McPartland, Rulph Sutton, Clark Terry, Bill Coleman, Phil Woods, Red Mitchell e Bud Freeman. Ma è stato anche, per circa trent’anni, il sassofonista di Enzo Jannacci e ha suonato a lungo con Ornella Vanoni, Giorgio Gaber, Adriano Celentano e Luigi Tenco.   
«Mi fa molto piacere tornare agli Arcimboldi – afferma Elena Andreoli – dopo il pienone del 20 ottobre scorso, proponendo con i miei musicisti una carrellata di brani swing non solo da ascoltare, ma soprattutto da ballare negli ampi spazi del foyer del teatro. Del resto, a Milano il numero di appassionati di Lindy Hop, Boogie Woogie, Charleston, Jive e così via è in continua crescita, come testimoniano le tante iniziative e le tante manifestazioni che vengono organizzate nella nostra città in favore di chi ama ballare. Il ballo, come diceva Picasso, è vita, amore, liberazione. Venite a ballare con noi e ricordate: don’t worry, be jazz»