Il concerto dei Mariachi La Plaza domenica 15 in Cascina Cuccagna è l’evento di chiusura di “Milano la città che sale”

Dopo l’eccezionale successo con oltre 10.000 presenze in piazza Leonardo Da Vinci, per la tre giorni dei “Nuovi rituali urbani, durante i quali si sono esibiti, tra gli altri, i Fanfara Station, il trio italogiapponese Munedaiko, la Bandakadabra e il rapper Vegas Jones, si concluderà domenica 15 ottobre la seconda edizione della rassegna “Milano la città che sale”, tra i progetti vincitori del bando “Milano è viva”. Ideata da Fondazione Gioventù Musicale d’Italia e Musicamorfosi (con la direzione creativa di Saul Beretta) grazie al contributo del Ministero della Cultura e del Comune di Milano. La manifestazione è scattata il 27 giugno scorso e per oltre mesi ha stimolato la coesione sociale e l’inclusione sociale nei Municipi 2, 3 e 4 del capoluogo lombardo, offrendo un ricchissimo cartellone di eventi (concerti, laboratori, talks, readings, incontri, dj set, passeggiate metropolitane ma non solo) e facendo conoscere e diffondere, attraverso la musica, le culture degli altri Paesi.
La risposta del pubblico è andata al di là di ogni aspettativa, non solo in Piazza Leonardo, ma anche in tutti gli altri luoghi interessati agli eventi.
Domenica 15 ottobre l’evento conclusivo di “Milano la città che sale” sarà il concerto degli irresistibili, trascinanti e coinvolgenti Mariachi La Plaza, in programma alle ore 19 in Cascina Cuccagna (ingresso libero con libera donazione) nell’ambito del ciclo di eventi denominato “La domenica bestiale”, format che include spettacoli e letture per bambini, laboratori di maglieria e liuteria aperti a tutti, attività nell’orto, yoga, meditazione, aperitivo con degustazione e tavolata “bestiale” per una cena collettiva.
Inconfondibili nei costumi originali, i Mariachi La Plaza reinventano il mondo Mariachi con gli strumenti tipici della musica tradizionale messicana al di fuori del suo habitat naturale, proponendo un misto di son, cumbia, huapango, nu-mariachi, polka e perfino esplosivi accostamenti con le sonorità balcaniche e con quelle contemporanee.

 

Commenta soddisfatto Saul Beretta: «Per oltre tre mesi abbiamo portato musica, cultura, socialità e bellezza un po’ ovunque, dalle piazze ai cortili delle case popolari, nei giardini, nei mercati comunali, nelle chiese e negli angoli più nascosti della città, senza dimenticare i concerti itineranti organizzati a bordo del nostro Magic Bus, che si sono fermati sotto i balconi e le finestre dei residenti nei vari quartieri. La Musica è festa e condivisione, quando il pubblico non arriva andiamo noi a prenderlo!».

Conclude Rita Virgili, alla guida della Fondazione Gioventù Musicale d’Italia: «Siamo molto soddisfatti del grande successo del festival “Milano la città che sale”, che ha portato la musica suonata dal vivo per le strade, nei mercati e nei principali luoghi di aggregazione dei Municipi 2, 3 e 4 di Milano, facendo incontrare le tante persone che compongono il mosaico delle varie comunità che vivono in questa città e facendo avvicinare alla musica fasce differenti di pubblico. Gli obiettivi del festival coincidono con quelli della GMI, che sin dalla sua fondazione, nel 1952, ha sempre avuto la mission di diffondere la musica senza distinzioni di razza, cultura, lingua. I numeri di questo festival ci consolidano e ci possono spingere solo a fare ancora di più nelle prossime edizioni».