La Youth Orchestra del Conservatorio Verdi in concerto venerdì 11.

Venerdì 11 febbraio torna in scena la YOUTH ORCHESTRA del CONSERVATORIO di MILANO, formazione costituita dagli studenti dei corsi di esercitazioni orchestrali, per l’occasione guidata da Fabrizio Dorsi, con la partecipazione di Salvatore Franco Brischetto tromba solista.

 

Venerdì 11 febbraio

Milano, Conservatorio, Sala Verdi ore 20.30

 

Domenico Cimarosa (17491801)

Il matrimonio segreto – Sinfonia

Johann Nepomuk Hummel (17781837)

Concerto per tromba e orchestra in mi bemolle maggiore

Salvatore Franco Brischetto tromba

Ludwig van Beethoven (17701827)

Sinfonia in si bemolle maggiore n. 4 op. 60

 

YOUTH ORCHESTRA

Fabrizio Dorsi direttore

 

Del programma scrive lo stesso Fabrizio Dorsi: «Il programma accosta alcuni brani, tutti composti a Vienna nel volgere di soli quindici anni, ma estremamente diversi fra loro. Cimarosa soggiorna nella capitale austriaca sulla strada del ritorno da San Pietroburgo a Napoli. Qui, nei primi mesi del 1792, a poche settimane dalla morte di Mozart, scrive Il matrimonio segreto, il principale successo della sua carriera. La Sinfonia avanti l’opera (eseguita questa sera nella versione rivista per una ripresa avvenuta nel 1793 al Teatro dei Fiorentini a Napoli) è in un solo movimento (come nel Mozart maturo) e rappresenta un esempio di forma sonata che non ha la lapidaria concisione e la rigorosa consequenzialità delle opere beethoveniane, ma si arricchisce di spunti melodici e di piccole digressioni, senza perdere mai il tono leggero e brillante.

I primi tentativi per consentire l’esecuzione dell’intera scala cromatica agli ottoni inducono i compositori a estendere anche alla tromba prodigi di pirotecnia strumentale. Nel 1796 vede la luce il Concerto di Haydn, eseguito per la prima volta nel 1800, nel 1803 quello di Hummel, che ebbe la prima esecuzione il 1° gennaio 1804. Un concerto dove, all’interno della consueta tripartizione, appaiono evidenti richiami a musiche di alcuni dei principali compositori dell’epoca. A poche battute dall’inizio dell’Allegro con spirito iniziale viene citata la mozartiana sinfonia “Haffner”, nell’Andante emergono reminiscenze del tempo lento del Concerto in do maggiore per pianoforte e orchestra KV 467, il Rondò finale prende di peso una melodia dall’opera di Cherubini Les deux journées, che nel 1802 aveva fatto furore a Vienna.

Composta nell’autunno del 1806, la Sinfonia in si bemolle maggiore n. 4 di Ludwig van Beethoven viene eseguita per la prima volta privatamente nel marzo 1807. Schumann, desiderando sottolinearne il carattere terso in contrapposizione con quello tormentato della Terza e della Quinta, la definì «una slanciata fanciulla greca fra due giganti nordici». L’Adagio iniziale si configura come un percorso che dall’indistinto conduce alla netta affermazione di un tema saltellante e gioioso, che pervade con la sua luminosità l’intero Allegro vivace. L’Adagio è una pagina di ampia cantabilità, e si conclude con un amabile dialogo fra gli strumenti che anticipa il finale della “Szene am Bach” della Sinfonia in fa maggiore n. 6. Lo Scherzo riceve la sua spinta propulsiva dall’emiolia anacrusica iniziale (un tema binario in levare costretto in un ritmo ternario) e si alterna con un Trio dal carattere pastorale. Infine l’Allegro ma non troppo è un divertimento dal movimento incessante, percorso da una vena di schietto umorismo».

 

Ingresso al concerto in Sala Verdi con obbligo di green pass rafforzato e mascherina FFP2.

Prenotazioni all’indirizzo biglietteriayouth@consmilano.it.