Massimo Curzio nel suo percorso artistico, da cantautore a produttore musicale.

È l’inizio degli anni ’80 periodo in cui il panorama della musica italiana viene scosso da una “nuova ondata” di artisti, segnale di un fermento che ben presto popola la scena musicale di nuovi talenti. E’ proprio in questi anni che nasce la vena artistica di Massimo Curzio, il quale, dopo aver conseguito la Maturità Artistica, a diciassette anni assorbe le tendenze di quei tempi e inizia a scrivere le sue prime canzoni, saggi, poesie, racconti, realizza monologhi recitativi e canzoni che risentono del clima tra surreale e fantasioso caratteristico di quegli anni.

Ma è del 1979 la prima grossa occasione per mettersi in evidenza, agli incontri di Alternativa Musicale a Castellana Grotte organizzato da Mario Acquarone insieme a tutti i big degli anni ’80 dove Massimo presenta un suo brano “Ti regalo la mia ombra” ed il monologo intitolato “Diventammo palloni gonfiati” col quale si impone in quella manifestazione per giovani talenti:  il SIM – Salone Internazionale della musica di Milano – che gli conferisce una borsa di studio ed un viaggio in America, e sarà in quel contest che Mario Luzzato Fegiz sul Corriere della Sera lo definisce “un cantore dell’amore e dell’angoscia adolescenziale“.

Massimo Curzio attualmente collabora nell’ambito musicale della discografia e viene invitato spesso come presidente di giuria in vari concorsi e talent musicali, ma ha fatto la sua gavetta muovendo i primi passi come tanti cantautori che si presentavano negli studi dell’ RCA per far ascoltare le loro canzoni. Oggi si reputa un talent-scout se si può usare ancora questo termine, non si accontenta delle visualizzazioni o di ascoltare i brani su Youtube, ma preferisce andare ad ascoltare le esibizioni live degli artisti: per questo ama definirsi “un addetto ai lavori con competenze musicali sperimentate direttamente sulla sua pelle“.

 

La musica è stata sempre al centro della sua vita, fin da quando decise di partire, armato solo della sua chitarra, per Milano, meta delle grandi occasioni e delle case discografiche che in quel periodo erano molto potenti: iniziando poi con le sue partecipazioni a Castrocaro, a Sanremo Giovani, Gli incontri di alternativa musicali, ai Festivalbar e ai Girofestival. Oggi però si trova dall’altra parte, desideroso sempre di dare un consiglio e trasmettere la sua esperienze ai giovani, sottolineando che è ben felice se l’allievo possa superare il maestro; ciò significa che è stato condotto nella giusta direzione, mettendo al primo posto l’anima e la musica trasmessa con il cuore.

 

Infatti Massimo tiene sempre bene in mente una frase scritta nel libro da John Coltrane, che afferma “Di poter migliorare come musicista solo migliorando come persona. Tutto dipende dalla vita che uno vive e che prima della tecnica viene sempre un dovere morale; bisogna opporsi alle forze del male per contribuire ad un mondo migliore, convinto che tutto si materializzasse fuori dal suo strumento, per mostrare il divino attraverso un linguaggio che trascende le parole per influenzare l’anima delle persone verso il bene.”

 

Massimo si avvicina al Buddismo di Nichiren Daischonin, e in questo periodo nasce il suo primo album intitolato “Specchio Chiaro” arrangiato dal produttore Luigi Stazio, che riassume la serenità di quel periodo e di vedere le cose con più chiarezza  nella propria vita. Il secondo disco ” Volo Continuo”, prodotto dal M° Ciro Barbato, segna la voglia di aver preso quota e di non voler fermarsi più.

 

Nel suo “Periodo Romano” conosce Gaio Chioccho e Vincenzo Micocci (padre dei cantautori) frequenta la IT, la casina bianca situata in via Guido Banti, succursale della RCA, e il CENACOLO, luogo dove gli artisti si incontravano e cercavano di approfondire la loro personalità artistica davanti ad un mitico registratore a bobine TEAC.

 

Si trasferisce a Milano dove tiene lezioni-concerto nelle scuole sulla musica d’autore per il progetto ”Musica e parole” avvalendosi di quell’esperienza maturata attraverso un’intensa attività artistica nutrita da diverse esibizioni nei locali di Milano e Hinterland.

 

A Milano frequenta lo studio di Alberto Radius “Il Guscio Recording Studio”, in via Bazzini, conosce Mario Ragni,  Vince Tempera, Roberto Cacciapaglia, frequenta il Centro Ricerca Teatro situato nella zona di Cadorna, dove collabora per delle produzioni teatrali con il direttore Diego Ruvidotti, sarà lì che conosce Laura Pausini ed Eros Ramazzotti. Con la Top Records di Guido Palma invece inizia a selezionare i candidati per il Festival di Sanremo: Imma Poricelli; Alfredo Lopes; Tailò; Silvio Longo; Milena Setola;Vincenzo Fusco; Adenia; Ilenia Mazzà; Antony; Antonio De Rosa; Cristiano Esposito; Angela Delli Carpini; Pietro Polieri.

 

Ritorna a Napoli e decide di aprire la Big Stone, studio di registrazione e edizioni musicali. Lo studio ha sede in via San Biagio Dei Librai al centro storico di Napoli. Si occupa inoltre di pubbliche relazioni, comunicazione e di produzioni artistiche, ovvero di tutto ciò che riguarda la fase di pre-produzione: valutare il talento di ogni artista e svilupparne la personalità, sulla base di un lavoro accurato di ricerca del repertorio, di programmazione elettronica, dalle stesure dei brani fino alla fase di produzione vera e propria in studio e realizzazione del master. Diventerà in poco tempo una solida realtà musicale, un punto di riferimento che accoglie tantissimi giovani emergenti.

 

Conosce Angelo Valsiglio e inizia a collaborare con lui nel suo format “Giulietta Loves Romeo” che si tiene ogni anno a Verona e nelle sue masterclass nazionali  di conseguenza  con  la Noveenti, è partner di Castrocaro Terme, seleziona e produce diversi gruppi per Sanremo Rock ogni anno, “Una voce per l’Europa“, Eurovision a San Marino, ecc.

 

Intanto non ha mai smesso di scrivere brani per sé e per le  giovani promesse candidate a Sanremo nelle nuove proposte e nei Big, con produzioni proprie.

 

Tra le ultime produzioni  bolle in pentola un disco del DJ Matthew Fischer che ha suonato in tutte le discoteche più importanti Nazionali ed estere. Escono ancora produzioni di dischi fisici di giovani interpreti, fra questi il cantautore Mauro Mignosi e Roberto Crespi; un disco de “i Marcellos Ferial” riarrangiato con la voce originale del cantante originario John Mezzadri “Quando calienta el sol”, “Sei diventata nera ” e altri suoi nuovi inediti. Ancora, produce un DVD dell’ opera teatrale ITACA dell’attrice Rosalba Di Girolamo e Mejri Marzouk, un disco di musica da camera del M° Luca De Rosa, una compilation “La mia musica al tempo del Covid” che vede la partecipazione sia di artisti emergenti che affermati, stando sempre vicino ai giovani che giorno dopo giorno scopre, avvalendosi della collaborazione dell’amico percussionista Tony Cercola che spesso appare come featuring nelle sue collaborazioni discografiche.

 

Massimo, come era abitudine dei più importanti produttori americani, ama trascorrere la domenica nel suo studio, dedicandosi all’ascolto e alle audizioni.