Tra le attività che il Conservatorio programma per i prossimi mesi si incontra un concerto dell’Orchestra Sinfonica diretta da Pietro Mianiti, organizzato in collaborazione con e su sollecitazione del Rotary International; concerto a favore del personale sanitario di Milano.
Alla serata prenderanno parte rappresentanze di ospedali, associazioni di volontariato, Croce Rossa, case di cura per anziani e lungo degenti, strutture sanitarie di diversa natura presenti in città: saranno tutti ospiti del Conservatorio per una serata che vuole sottolineare come tra le caratteristiche della milanesità ci sia la capacità di creare sinergie tali da permettere a Milano stessa di essere sempre in cammino, in movimento verso il futuro.
Sul palco della Sala Verdi per questa occasione le energie musicali dei giovani studenti del Conservatorio che compongono le fila della OSCoM, Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano. Diretta da Pietro Mianiti, la OSCoM sarà impegnata nell’esecuzione della Terza Sinfonia di Johannes Brahms.
Il progetto Salute, Musica e… a favore del personale sanitario cittadino, inserito nel cartellone degli appuntamenti del Conservatorio di Milano per la Terza Missione (ogni anno il Verdi di Milano organizza serate dedicate si più bisognosi e fragili della società civile), è stato presentato mercoledì 3 novembre alle ore 11.30 nel Foyer Alto della Sala Verdi.
A parlarne:
– il Direttore Cristina Frosini, responsabile dei progetti per la Terza Missione e garante della finalità sociale e benefica degli appuntamenti organizzati in questo ambito specifico
– il Vicedirettore Massimiliano Baggio, responsabile della relazione con Rotary International e con tutti i club che sono vicini al Conservatorio, ai cui studenti destinano premi e borse di studio
– Manlio Alberto Grassi, Governatore del Distretto 2041 del Rotary International per l’anno sociale 2021-2022.
Ed è proprio Manlio Alberto Grassi insieme a Luigi Eusepi, altro rotariano vicino al Conservatorio di Milano, ad aver avuto l’idea di questo particolare concerto: «Troppo in fretta si è dimenticato l’impegno del personale sanitario tutto nella lotta contro la pandemia. Troppo in fretta si sono dimenticati i sacrifici di chi è stato sempre in prima linea per salvare gli altri. Nella prima fase della pandemia è stata la musica a tenerci uniti: linguaggio universale in cui ci siamo riconosciuti per cantare il nostro grazie a chi lottava per salvare noi tutti. Ora scegliamo la musica per dire un grazie riconoscente a tutto il personale sanitario, che è ancora in campo nella lotta al Coronavirus e lo facciamo con un’Orchestra giovane, come quella del Conservatorio, capace di trasmettere, oltre la bravura assoluta degli studenti, tutta l’energia che soltanto le giovani generazioni sanno mettere in ogni azione che compiono. Ed è attraverso gli occhi dei giovani che saranno sul palco della Sala Verdi il prossimo 16 dicembre che vogliamo guardare al futuro, speranzosi in un domani nuovamente sereno e libero dalla sofferenza e dall’isolamento dell’ultimo anno e mezzo».
E il Direttore del Conservatorio Cristina Frosini, insieme al Vicedirettore Massimiliano Baggio, non poteva che accogliere l’idea dei Manlio Alberto Grassi e farla propria: «Suonare in orchestra significa non soltanto mostrare le proprie capacità e metterle a frutto, ma significa “giocare in squadra”, utilizzare le proprie capacità al servizio del gruppo, significa fidarsi delle capacità degli altri. Ecco: l’Orchestra è la metafora perfetta del lavoro di squadra che il personale sanitario ha dovuto compiere e ancora sta compiendo per liberarci dall’incubo di questa lunga pandemia. La proposta di Manlio Alberto Grassi ci è parsa perfetta per i giovani musicisti della nostra Orchestra Sinfonica, a cui non insegniamo soltanto ad essere bravi musicisti, ma ad essere ottimi musicisti insieme. La responsabilità di un musicista in orchestra è simile a quella dell’individuo all’interno della società civile: si esiste e si è liberi di esprimersi solo nel rispetto della libertà altrui. E la costruzione del risultato finale non è del singolo, ma del gruppo. Il senso del concerto del 16 dicembre, come di ogni concerto, è quindi metafora del momento storico che stiamo vivendo: la Terza Sinfonia di Brahms esiste grazie al lavoro di tutti i musicisti in orchestra; un futuro libero dalla pandemia esiste soltanto grazie all’azione sinergica e alla presa di responsabilità da parte di tutti noi. E il personale sanitario, sul campo ogni giorno per un futuro migliore, si fa modello da seguire».
Giovedì 16 dicembre 2021
Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano
Sala Verdi
ore 20.30
Concerto di Natale per il personale sanitario di Milano
Salute, Musica e…
A Milano camminando insieme
Johannes Brahms
(1833-1897)
Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90
Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano
Pietro Mianiti direttore