Sanremo, il racconto della quarta serata, sul palco dell’Ariston i duetti.

di Federica Rava

Pausa spensierata nella settimana santa sanremese, la serata delle cover diverte e sorprende con i suoi duetti che spaziano dall’azzeccato all’improbabile.
E’ aperta da Gianni Morandi maratoneta che corre in giro per l’Ariston sulla musica di “Zitti e buoni” dei Maneskin: “Ma come fai?” gli chiede impressionato Amadeus ed effettiva- mente il modo in cui Morandi a 78 anni sta reggendo la kermesse ha del prodigioso. La serata vedrà le esibizioni di 56 artisti, ricorda Amadeus , e il pensiero corre alla faccia afflitta di Fiorello con il plaid e la sveglia. Ad aprire la gara Ariete e Sangiovanni, che hanno scelto “Centro di gravità permanente” di Franco Battiato. Fa simpatia gli abiti di scena di Raffaella carrà
Marco Mengoni con il Kingdom Choir vince il duello con le regine Giorgia ed Elisa nella serata cover. Brilla sul palco dell’Ariston Chiara Francini, leggera, simpatica espigliata
“Vorrei cantare come Biagio” con Don Joe e Biagio Antonacci.
Torna sul palco la Francini in versione sciantosa portando una ventata di leggerezza e ilarità. Contrastano con l’aria svagata da soubrette di provincia i suoi elegantissimi abiti (“Mi butto addosso un cencino…”) valorizzati da un fisico notevole, prontamente adocchiato da Gianni Morandi: “Certe curve non vanno mai evitate” commenta lei sorniona e quando lui le ricorda di esse- re un uomo sposato lei ribat te, pronta “Ma so che lei è anche un uomo generoso”.
Shari canta con Salmo “Hai scelto il diavolo in me” i look gemelli giacca scura e cravatta rosa, purtroppo la loro esibizione sembra un karaoke improv visato e impietosamente stonato.
Tutta un’altra storia “Cinque giorni” cantata da Will con Michele Zarrillo per ché il giovane cantante ha fatto i compiti a casa e l’esibizione è da brividi. “
” Spettacolare anche “American woman” di Lenny Kravitz interpretata da Elodie con BigMama, show da vera popstar in cui la cantante, in versione panterona, si diverte a citare Piero Pelù portando via la borsetta a Serena Bortone seduta in prima fila.
E visto che il Festival rende possibili gli accostamenti più impensabili, subito dopo sale sul palco Peppino di Capri, mito della musica leggera internazionale a cui la Città di Sanremo tributa il premio alla carriera. Standing ovation per l’artista, che di Festival ne ha fatti quindici, vincendone due. La coconduttrice della serata è la vulcanica Chiara Francini.
Olly canta una versione contemporanea di “La notte vola” mentre Lorella Cuccarini balla, spettacolo nello spettaco lo. “La Cuccarini è in forma, eh?” commenta Morandi di fronte ala più amata dagli italiani, che sembra avere sempre vent’anni. Serata delle cover per modo di dire, per ché molti per cover intendono la propria canzone o addirittura un medley delle proprie canzoni, come Eros Ramazzotti, che canta insieme a Ultimo i suoi successi più popolari, ma sarebbe più preciso dire che li canta il pubblico in sala, tutto in piedi. Lazza sceglie Emma e Laura Marzadori, primo violino alla Scala per cantare “La fine” di Nesli ed è una delle cover più azzeccate, con le voci che si intrecciano per- fettamente e un superbo assolo di violino.
Autocover anche per Tananai, che porta  Elodie e Big Mama
Che qualcosa nell’aria fosse cambiato lo si era intuito già prima dell’inizio di quest’edizione del Festival di Sanremo. Più precisamente quando i giornalisti avevano ascoltato in anteprima i brani e valutato come migliori quelli di Giorgia e Marco Mengoni, con una leggera pre ferenza nei confronti di quest’ultimo. Mano a mano che le serate festivaliere sono andate avanti le valutazioni  del giornalismo musicale italiano hanno trovato conferme. Ultimo, il grande favorito della vigilia (almeno fino all’ascolto di tutti i brani da parte degli addetti ai lavori), valutato fino all’inizio della settimana sullo stesso livello di Mengoni, ha visto precipitare la sua posizione dopo che il pubblico di “Sanremo 2023” ha ascoltato le canzoni della prima serata. La sua, nello specifico, non è stata ritenute al livello del suo repertorio anche dai suoi fans.
Come già scritto in precedenza, Marco Mengoni sembra destinato a bissare il primo posto ottenuto nel 2013 con L’essenziale; al momento con la sua Due Vite è in vantaggio il secondo posto, è salito Mr Rain con una quota compresa tra il al terzo è sceso Ultimo, attestatosi al.
Per tutti gli altri, le possibilità di entrare sul podio sono molto limitate, trattandosi di quotazioni mediamente Lazza ,Madame  e Giorgia .A differenza di Mengoni, proprio Giorgia, attorno alla quale era montata una grande attesa per il suo ritorno sul palco dell’Ariston dopo 22 anni, sembra non essere in grado di bissare il successo ottenuto nel 1995 con Come saprei. In quest’ultimo caso, però, potrebbe essere buono scommettere su un suo piazzamento anche, se, rispetto a molti concorrenti più giovani, sembra avere meno sostenitori tra le nuove generazioni. Notoriamente quelle maggiormente avvezze con il meccanismo del televoto.
Shari porta in dono ad Amadeus il microfono col quale si è buttato in piscina il giorno prima. Per Gianluca Grignani, che canta la sua “Destinazione paradi-so”, torna sul palco dell’Ariston nientemeno che il maeatro Peppe Vessicchio, che si mette a dirigere il pubblico come al Concerto di Capodanno. La canzone è un ca polavoro eterno, ma le tonalità dei due cantanti sono un po’ troppo diverse e il risultato è un po’ scoordinato. Il col legamento con il Suzuki stage è con La rappresentante di lista che fa scatenare la piazza, poi sul palco dell’Ariston salgono Leo Gassmann con Edoardo Bennato per la prima volta al Festival  e il Quartetto Flegreo per un medley di successi del cantautore napoletano. Spetta colare il rock di Capitan Uncino fatto con gli archi.
Anna Oxa e Iljard Shaba. Gianmaria con Manuel Agnelli che cantano “Quello che non c’è” degli Afterhours. Mr. Rain e Fasma scelgono “Qualcosa di grande” di Cesare Cremonini, Madame e Izi quel capolavo- ro di “Via del campo” di Fa- brizio De Andrè. Izi è un rap- per della nuova generazione .
Mara Sattei e Noemi che hanno interpretato alla grande quel patrimonio na- zionale di “L’amour toujours” di Gigi D’Agostino (con un saluto speciale al dj, che ulti- mamente ha avuto problemi di salute) e Paola e Chiara con Merk & Kremont con un medley di Paola & Chiara
Olly e Cuccarini
cover anche per gli Articolo 31 e Fedez che inseriscono riferimenti sanremesi tra le parole di Funkytarro e Ohi Maria. J-Ax urla “Giorgia,e  Di sole e d’azzurro, stupendamente arrangiate per l’occasione. Due regine che dominano il palco.
Il duetto più insolito è senz’al tro quello di Colapesce e Dimartino che cantano “Azzurro”con la Première Dame Carlà Bruni . Quando i Cugini di Campagna con Paolo Vallesi cantano “La forza del la vita” e “Anima mia” è tutto un accendersi di cellulari a mo’ di accendini ai concerto. Picco di share per il cast di Mare fuori, che cantano la sigla della serie cult ambientata nel carcere minorile di Napoli. E’ poi la volta di Marco Mengoni con il Kingdom Choir, che canta Leti t be dei Beatles. Il coro è quello che ha cantato al matrimonio di Harry e Meghan e l’esibizione è un capolavoro, incluso il balletto improvvisato sul rit mo degli applausi del pubblico. Il collegamento con la Costa Smeralda è con Takagi e Ketra, poi sul palco salgono
 Lazza, Emma e Laura Marzadori .Successo che merita, le Coma_Cose con i Baustelle cantano “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri, Rosa Chemical e Rose Villain “America” di Gianna Nanninii  Tra le interpretazioni più intense e adrenaliniche della serata ci sono “Vieni da me” dei Modà con Le Vibrazioni e Anna Oxa che canta la sua “Un’emozione da poco” con il violoncellista e dj albaese Iljard Shaba. Grande sensibilità e accuratezza per la cover di “Vivere” di Vasco Rossi interpretata da Levante con Renzo Rubino. Altre ottime cover sono quelle di Sethu e Bnkr44 con “Charlie fa surf” dei Baustelle, Lda e Alex Britti con “Oggi sono io” di Alex Britti e Colla Zio & Ditonellapiaga che reinterpretano “Salirò” di
che fa ballare il pubblico in sala e a casa, sorpreso di saperle ancora tutte a memo- ria dopo vent’anni. Il monologo di Chiara Francini è dedicato alle paure e alle speranze delle donne senza figli.
La classifica della serata vede la vittoria di Marco Mengoni, secondo Ultimo, terzo Lazza. Identica situazione nella classifica generale, dove Mengoni è ancora una volta primo.
Si ringraziano per l’abbigliamento La Sa’  e Saturnino Eyewear per gli accessori.