Un’esibizione di Daniel Barenboim alla Scala è un evento, ma quella di giovedì sera lo è stato ancora di più.
E’ un evento perché da quando nel 2014 lasciò in anticipo di un anno l’incarico di direttore musicale del teatro è tornato solo una sera nel 2016, per dirigere l’apertura della stagione della Filarmonica.
Ma stasera lo è stato ancora di più perché con il suo pianoforte ha sostituito una intera orchestra.
La Staatskapelle di Berlino con cui è in tournée si sarebbe infatti dovuta esibire ieri e oggi ma i concerti sono stati cancellati dopo che un musicista è risultato positivo al Covid.
Barenboim però ha deciso di recuperarne almeno uno offrendo al pubblico l’esecuzione delle ultime tre sonate di Beethoven, le stesse che eseguirà anche l’8 febbraio quando sarà di ritorno a Milano.
Accolto da un applauso che voleva essere un bentornato e un grazie per la decisione di esibirsi, il maestro ha offerto il meglio di sé regalando una esecuzione con la profondità dei suoi 78 anni (ne compirà 79 il 15 novembre) e la forza di un ventenne incantando il pubblico. (ANSA).