Tutto ebbe inizio nei primi anni 60 quando nel panorama della musica italiana comincia ad affacciarsi una figura “nuova”: quella del cantautore.
Fino a quel momento si era abituati ai cantanti che interpretavano brani scritti da altri, i così detti parolieri, che poi venivano affidati a compositori che provvedevano alla scrittura della melodia ed al relativo arrangiamento orchestrale. Il cantautore, invece, fa tutto da solo: costruisce il testo, compone la musica e detta le linee per l’arrangiamento.
Il dato comune a tutti i cantautori della scuola genovese è la ricerca della libertà intellettuale declinata anche da alcune visioni politiche comuni.
Questa ricerca fa nascere una scrittura, poetica prima che musicale, che sfocia apertamente nell’individualismo, soprattutto nella produzione di Fabrizio De Andrè
che è universalmente riconosciuto come il cantautore i cui testi hanno la valenza poetica in assoluto di maggior spessore rispetto agli altri.
I protagonisti che verranno interpretati sul palco del Teatro Bello da Tonino Scala Piano e Voce e Paolo Lucchese alle chitarre sono
- Umberto Bindi, Luigi Tenco, Bruno Lauzi Gino Paoli Fabrizio De Andrè fino a Ivano Fossati
- La voce narrante sarà di Giulio Guerrieri
Ingresso € 15
Prenotazioni
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tel 3472338514