Il 9 gennaio, giorno del suo compleanno, Waltraud Meier tornerà per l’ultima volta sul palcoscenico della Scala, il Teatro che non ha smesso di applaudirla dal 1987 e l’ha vista protagonista di ben 6 inaugurazioni di Stagione. Lo fa con un ‘Liederabend’ in compagnia del basso Günther Groissböck, anche lui di casa alla Scala, e del pianista Joseph Breinl con cui ha una collaborazione di lunga data. Sul leggio un florilegio di ‘Lieder’ di Hans Rott, Anton Bruckner, Hugo Wolf e Gustav Mahler.
“A me piace sempre scegliere non solo i momenti ma anche i posti giusti per dire addio – spiega l’artista a Luca Baccolini in un’intervista che sarà pubblicata sul numero di gennaio del Magazine scaligero – Non c’è teatro più adatto della Scala per salutare l’Italia, dove tornerò comunque in altre vesti, sicuramente da spettatrice. A Milano ho tanti bei ricordi lungo 35 anni di esibizioni. Indimenticabili sono per me le inaugurazioni con ‘Parsifal’, ‘Die Walküre’, ‘Tristan und Isolde’. Per non parlare di ‘Wozzeck’, di ‘Fidelio’ e di tantissimi concerti”.
Pochi artisti hanno con il Teatro alla Scala e il suo pubblico un rapporto costante e affettuoso come Waltraud Meier. Il grande mezzosoprano debutta sul palcoscenico del Teatro alla Scala nel 1987 come Dama in ‘Cardillac’ di Hindemith sotto la bacchetta di Wolfgang Sawallisch e nel ‘Requiem’ di Mozart diretto da Riccardo Muti; nel 1990 è solista nella ‘Terza’ di Mahler diretta da Zubin Mehta con la Filarmonica. Con Kundry nel ‘Parsifal’ diretto da Muti il 7 dicembre 1991 si apre una serie di presenze nelle serate di Sant’Ambrogio che ha pochi confronti in anni recenti: la Meier inaugura la Stagione 1994/1995 con ‘Die Walküre’, la 1998/1999 con ‘Götterdämmerung’, la 1999/2000 con ‘Fidelio’, tutte dirette da Muti; la Stagione 2007/2008 con ‘Tristan und Isolde’ e la 2010/2011 con ‘Die Walküre’ sotto la direzione di Daniel Barenboim. Nel corso delle stagioni Waltraud Meier, oltre che nelle numerose riprese delle opere già citate, ha cantato Marie nel ‘Wozzeck’ diretto da James Conlon e Ortrud nel ‘Lohengrin’ diretto da Daniele Gatti nel 2006, nel ‘Requiem’ mozartiano diretto da Muti nel 2001 in memoria di Giuseppe Sinopoli e nella ‘Nona’ di Beethoven diretta da Barenboim ad Accra nel 2007. La sua ultima presenza scaligera è stata nell’ ‘Elektra’ con la regia di Patrice Chéreau diretta da Esa-Pekka Salonen nel 2014 e da Christoph von Dohnányi nel 2018. Il concerto del 9 gennaio segna la sua sesta presenza nelle Stagioni dei Recital di canto.
La Stagione dei Recital di canto 2021/2022 prosegue il 30 gennaio con la voce di Ekaterina Semenchuk, già applaudita in ‘Chovanščina’ e più recentemente ascoltata come Lady nell’ultima rappresentazione di ‘Macbeth’ il 29 dicembre, con il pianista Semion Skigin. Ferruccio Furlanetto presenta il 6 febbraio un repertorio che va da Mozart a Verdi con la pianista Natalia Sidorenko. Il 18 maggio Juan Diego Flórez, insieme a Vincenzo Scalera, spazia da Rossini a Gounod, mentre il 27 dello stesso mese Anna Netrebko torna alla Scala anche in concerto dopo le recite di ‘Macbeth’ e ‘Adriana Lecouvreur’, con un programma che va da Rachmaninov a Offenbach insieme al mezzosoprano Elena Maximova, al giovane violinista Giovanni Andrea Zanon e al pianista Malcolm Martineau. Conclude la Stagione il 4 settembre Asmik Grigorian, che dopo ‘Die tote Stadt’ torna alla Scala nel 2022 come protagonista della ‘Dama di picche’ e in questo concerto dedicato a Rachmaninov con il pianista Lukas Geniusas.(A CURA DI ILMOHICANO.IT) (MiaNews)