A partire dal 2020 il Centro Apice dell’Università Statale di Milano custodisce l’archivio completo dell’attore Nino Besozzi (Milano 1901-Milano 1971) che, articolato in 29 volumi ordinati cronologicamente, permette di studiare attraverso le fonti dirette, documentarie, pubblicistiche e fotografiche, l’intera carriera dell’artista.
L’incontro del prossimo 13 ottobre 2022 (via Noto 8, aula K12, ore 14.30), dal titolo “Nino Besozzi: un attore milanese tra cinema e teatro”, si propone di offrire un percorso storico critico su Besozzi, attore teatrale e cinematografico, inserendo il suo operato nel contesto spettacolare italiano e milanese del Novecento, in un arco di tempo compreso tra gli anni Venti e gli anni Sessanta.
Partendo dal primo dopoguerra , con l’esordio di Besozzi nel ruolo di “brillante” all’interno di formazioni prestigiose, quali la Compagnia Nazionale e quella diretta da Ruggero Ruggeri, il percorso si snoda tra teatro e cinema, mettendo in luce come, a partire dal 1931 con l’interpretazione in La segretaria privata, Besozzi conquisti una fama cinematografica che si riflette anche sull’attività teatrale di capocomico con il nome in ditta, spesso unito a quello di famosi attori dell’epoca, prima tra tutti Dina Galli.
In teatro, la sua fisionomia di attore comico e brillante, ricostruibile attraverso la documentazione in gran parte inedita, trova il suo culmine nella commedia Siamo tutti milanesi, scritta per lui da Arnaldo Fraccaroli nel 1952, e premiata da un enorme numero di recite.
Dagli anni Trenta, comunque, l’affetto del pubblico gli è garantito dal successo di numerose pellicole e dal costante impegno in ambito cinematografico. Il materiale archivistico consente di far luce sulle modalità di ricezione del suo lavoro presso la critica e il pubblico, e la ricca messe di foto di scena (raccolte in 8 volumi) costituisce di per sé un lungo cine-racconto visivo di backstage del cinema italiano, in particolare del genere commedia, di cui Besozzi fu un significativo rappresentante.