Lo spettacolo teatrale “Partite in due tempi – e tutto il tempo necessario per riflettere su noi stesse” nasce da una rielaborazione dell’opera “Due Partite” di Cristina Comencini, in cui quattro amiche si incontrano per la loro abitudinaria partita a carte del giovedì pomeriggio. In uno di questi incontri, le protagoniste si confrontano sulle proprie condizioni sentimentali e familiari e sul loro attuale stato di serenità emotiva. Sono vite, le loro, a tratti rassegnate e a tratti speranzose.
Lo spettacolo è nato dall’esperienza del laboratorio teatrale che si è svolta presso la Sezione Femminile della Casa Circondariale di San Vittore, e ha coinvolto studentesse e studenti dell’Università degli Studi di Milano e donne ristrette. Il percorso teatrale ha lo scopo di definire un dialogo profondo tra contesto esterno ed interno al carcere, fino a giungere alla fusione di stati d’animo ed esperienze diverse tra le due realtà, scambi di sguardi, gesti, pensieri e attimi di vita. Obiettivo del progetto è stimolare l’interazione continua tra il dentro e il fuori, realtà parallele che, poco alla volta, arrivano a conquistare una profonda reciproca fiducia.
Partendo da questa riflessione, il percorso laboratoriale si è incentrato sul tema del tempo, vissuto e sentito da chi sta dentro il carcere e da chi sta fuori in modo differente rispetto ai ritmi e alle aspettative che ogni partecipante ha del proprio futuro.
Lo spettacolo si presenta con un’alternanza di ironia e comicità, in cui dentro e fuori si incontrano e interagiscono, ponendosi nel quotidiano come realtà oggettivamente distanti, ma intimamente vicine nelle sensazioni che lo scorrere del tempo suscita (gioia, ansia, curiosità, paura, desiderio di ricominciare). La scelta drammaturgica, in un lavoro di rimodellamento dell’opera, si concentra così sull’ascolto di necessità corali – individuare ed elaborare il tempo lento della restrizione e quello troppo frenetico di una vita piena di impegni – facendo emergere differenze e affinità, dall’incontro di questi due vissuti quotidiani.
L’evento prevede in apertura, i saluti iniziali e l’intervento delle autorità istituzionali della Casa Circondariale di San Vittore (Direttore, Vice Direttore, Responsabile dell’Area Educativo-trattamentale), che illustreranno la struttura interna delle attività socio-educative presenti.
Al termine dello spettacolo sarà possibile, inoltre, un confronto tra il pubblico presente e le partecipanti al laboratorio.
Mercoledì 26 giugno, ore 16.30Università degli Studi di MilanoSala Pio XII di via Sant’Antonio 5
Ingresso gratuito con registrazione obbligatoria: https://work.unimi.it/eventir/registrazione?0&code=11559