Photo Grant Deloitte, vince Fabiola Ferrero

La giornalista e fotografa venezuelana Fabiola Ferrero (1991), con il progetto REINAS, è la vincitrice della sezione Open call del Photo Grant di Deloitte 2024, promosso da Deloitte Italia con il patrocinio di Fondazione Deloitte e in collaborazione con 24 ORE Cultura, la direzione artistica di Denis Curti e il team di BlackCamera.

Quest’anno sono arrivate 867 application alla Open call che hanno coinvolto circa 64 paesi, numeri che testimoniano come la fotografia sia un linguaggio sempre più universale.

“Ci ha molto colpito un dato: moltissime application, quasi 80, sono arrivate dall’Africa, e una concentrazione particolare dalla Nigeria”, dichiara Denis Curti, direttore artistico del Photo Grant di Deloitte. “Questa partecipazione così ampia ci racconta di un approccio nei confronti della fotografia che non è più legato esclusivamente al reportage o alla contemplazione del paesaggio, ma è l’esplosione del racconto più intimo. È una fotografia che racconta a volte del fotografo e a volte di quello che succede intorno al fotografo, senza avere la necessità che ci siano dei grandi eventi pronti per essere immortalati. Quindi una fotografia più intima e che invita lo spettatore a riflettere sulle grandi tematiche dei cambiamenti e delle “Possibilità” dei cambiamenti, tema del grant di quest’anno.”

Il lavoro presentato da Fabiola Ferrero si concentra su due aspetti identitari del Venezuela: la produzione del petrolio e la bellezza delle donne. Ancora oggi, il paese detiene la più grande riserva di petrolio provata al mondo e il maggior numero di titoli internazionali di bellezza.

Come ha osservato l’antropologa Marcia Ochoa: “la storia della bellezza in Venezuela è simile a quella del petrolio: per coincidenza geografica, entrambi si trovano nel territorio del paese, un dono naturale per il Venezuela”.

Negli anni ’50, grazie agli stretti legami con gli Stati Uniti e l’Europa per investimenti esteri e immigrazione, il Venezuela entrò in un’epoca di grande progresso. Il concorso Miss Venezuela, introdotto nel 1952 dalla compagnia americana PanAm Airlines, faceva parte di questo periodo fiorente ed esprimeva gli ideali di progresso attraverso la figura femminile.

Cresciuta nella Caracas degli anni ’90, le parole dell’inno di Miss Venezuela evocano ricordi vividi dell’infanzia di Fabiola Ferrero: “In una notte bella come questa, una di noi potrebbe vincere”. La bellezza era vista come una via per il successo, proprio come il petrolio apriva le porte al mondo.

“Negli ultimi sei anni – racconta Fabiola Ferrero a commento del suo progetto – mi sono concentrata sul declino del Venezuela, causato dal deterioramento della nostra industria petrolifera e dalla perdita degli ideali ad essa legati. Ora, mi sto addentrando in aspetti più profondi della nostra identità per esaminare, attraverso l’archetipo della reginetta di bellezza, cosa è rimasto del mito di crescita e modernità che ha caratterizzato il boom petrolifero della seconda metà del XX secolo.”

Focalizzandosi sulle donne che sono state Miss Venezuela e analizzando i concetti di bellezza strettamente legati all’ideale di modernità emerso con il boom petrolifero, il progetto Reinas pone al centro la prospettiva femminile nella storia e nell’identità del Venezuela.

Gli spazi del Mudec Photo presenteranno un’anteprima del progetto di Fabiola Ferrero all’interno della mostra fotografica conclusiva della 2^ Edizione di Deloitte Photo Grant – in programma dal 9 novembre al 15 dicembre 2024 – che quest’anno ospita i progetti fotografici Critical Minerals – Geography of Energy di Davide Monteleone, il fotografo italiano vincitore di questa edizione 2024, categoria “Segnalazioni”, e Dust from Home di Fernanda Liberti, la fotografa brasiliana vincitrice dell’edizione 2023, categoria “Open Call”.

Note biografiche

Fabiola Ferrero è una giornalista e fotografa nata a Caracas nel 1991, attualmente divisa tra la Francia e il Venezuela. Il suo lavoro personale scaturisce dal contrasto tra i ricordi della sua infanzia e la realtà attuale del Venezuela, suo paese d’origine. Grazie alla sua formazione in scrittura e giornalismo investigativo, studiato a Caracas (UCAB), sviluppa progetti visivi a lungo termine sull’America Latina, con un focus particolare sulla crisi venezuelana. Ha partecipato alla Joop Swart Masterclass 2019 e al programma di Fotografia e Giustizia Sociale della Magnum Foundation. È stata anche borsista presso l’Institute for Ideas and Imagination della Columbia University a Parigi per il ciclo 2023-24.

Ha vinto il World Press Photo nel 2023 per la categoria Progetti a Lungo Termine nella regione sudamericana, l’Inge Morath Award nel 2021 e il Carmignac Photojournalism Award, che ha portato alla pubblicazione del suo primo catalogo, The Wells Run Dry. È stata anche finalista per l’Alexia Grant, l’Eugene Smith Memorial Fund e il Leica Oscar Barnack Newcomer Award.

Interessata a creare opportunità per altri fotografi emergenti nella regione, Fabiola ha fondato Semillero Migrante, un programma di tutoraggio fotografico incentrato sul tema della migrazione, che offre istruzione gratuita a giovani fotografi di lingua spagnola.