Negli ultimi vent’anni circa, nel campo delle scritture che non si riconoscono nella categoria di “poesia”, numerosi libri e opere hanno ridefinito il paesaggio letterario, disegnando il profilo di quella che qualcuno definisce appunto “post-poesia”, oppure ricerca letteraria / scrittura di ricerca.
Si tratta perlopiù di pagine di ‘prosa in prosa’, che cioè non frequentano le spiagge serene o incrinate dei versi e nemmeno la natura prevedibile del romanzo; semmai giocano con l’impasto dei materiali della stretta contemporaneità, con i risultati dei motori di ricerca, passando liberamente dai modi del resoconto pseudo-sentimentale e solo apparentemente narrante a forme ironiche o addirittura scanzonate di critica al presente.
Al BoccascenaCafè del Teatro Litta, giovedì 21 novembre, si presentano tre voci di questo contesto, tre libri pubblicati dalla casa editrice TIC: “Sì”, di Alessandro Broggi, “Tre movimenti e una stasi”, di Michele Zaffarano, e“Oggettistica”, di Marco Giovenale.
Non è un caso che i rispettivi autori siano anche fra i fondatori, nel 2006, del sito gammm.org, che più di altri spazi web ha contribuito e contribuisce tutt’ora a tradurre in italiano materiali testuali che (in inglese o in francese) già dagli anni Novanta prefiguravano territori dell’immaginario radicalmente indifferenti alla letteratura di massa e ai suoi rigidi schemi e generi.
Marco Giovenale, editor e traduttore, è tra i fondatori e redattori di gammm.org (2006), sito di materiali sperimentali. Insegna storia delle scritture italiane di secondo Novecento e contemporanee, in particolare presso il sito centroscritture.it. In versi: La casa esposta (Le Lettere, 2007), Shelter (Donzelli, 2010), Maniera nera (Aragno, 2015), Strettoie (Arcipelago Itaca, 2017), Delle osservazioni (Blonk, 2021), Cose chiuse fuori (Aragno, 2023). In prosa: Lie lie (La camera verde, 2010), Quasi tutti (ediz. definitiva: Miraggi, 2018), Il paziente crede di essere (Gorilla Sapiens, 2016), La gente non sa cosa si perde (Tic, 2021), Il cotone (Zacinto, 2021), Statue linee (pièdimosca, 2022), Oggettistica (TIC, 2024). Ha tradotto Jack Spicer. Il suo sito è slowforward.net.
Michele Zaffarano (1970). traduttore dal francese (baudelaire, ducasse, flaubert, gleize, hocquard, mallarmé, paulhan, ponge, quintane, tarkos). fondatore del sito gammm.org. direttore delle collane chapbooks, ultrachapbooks, gli alberi (tic) e manufatti poetici (zacinto). redattore della rivista francese nioques. autore di wunderkammer (in prosa in prosa, le lettere, 2009/tic, 2020), cinque testi tra cui gli alberi (più uno) (benway series, 2013), paragrafi sull’armonia (ikonalíber, 2014), todestrieb (istruzioni sopra l’uso di certi morti) (arcipelago, 2015), la vita, la teoria e le buche (oèdipus, 2015), sommario dei luoghi comuni (aragno, 2019), istruzioni politico-morali (all’indirizzo dei nostri giovani poeti sul reperimento e sulla assimilazione dei concetti nuovi) ([dia•foria, 2021), poesie per giovani adulti (quarantuno tentativi di esaurimento di un concetto affatto contemporaneo di lirica disposti nell’ordine dell’alfabeto) (scalpendi, 2022), tre movimenti e una stasi (tic, 2024).