Presentato al Ministero della Cultura con Sgarbi il festival BIC – Biblioteche – Innovazione – Comunità di Bergamo

Debutta il festival “BIC – Biblioteche – Innovazione – Comunità”. Si terrà venerdì 15 e sabato 16 settembre a Bergamo, città che quest’anno insieme a Brescia è Capitale italiana della cultura.

La due giorni è organizzata dalla Rete delle Reti, movimento nazionale di cooperazione tra Sistemi Bibliotecari che raggruppa più di 6mila biblioteche in tutta Italia. Intervengono numerosi rappresentanti di queste realtà, che si incontrano, per l’appunto, per fare rete, scambiarsi esperienze e condividere progetti, ma anche riflettere insieme sul futuro e sull’innovazione.

La valenza culturale dell’iniziativa è stata riconosciuta dal MiC, il Ministero della Cultura, che ha concesso il patrocinio ed ha ospitato la conferenza stampa di presentazione nella prestigiosa sala Spadolini.

Il BIC si rivolge agli addetti ai lavori ma non solo: essendo le biblioteche luoghi aperti, dedicati alla cultura e alla comunità, sono previste anche iniziative destinate al grande pubblico, che potrà partecipare a tutti gli eventi in programma.

I partecipanti saranno accolti allo spazio Daste di via Daste e Spalenga a Bergamo, un’ex centrale termoelettrica riqualificata e trasformata in un polo culturale. La scelta di questa location non è stata casuale: le biblioteche e le persone che vi lavorano infondono l’energia della cultura, veicolano il sapere attraverso la diffusione di libri e la promozione della lettura, accolgono, consigliano, suggeriscono e organizzano eventi. In poche parole non sono più i luoghi dove prendere semplicemente in prestito un libro o rifugiarsi per studiare: si sono evolute trasformandosi in importanti nodi per dare impulso a tutto ciò che ha a che fare con la cultura.

L’innovazione gioca un ruolo fondamentale in questo ambito: BIC darà la possibilità ai bibliotecari, ai responsabili dei vari Sistemi e agli amministratori di condividere le loro esperienze di attività o servizi innovativi, scambiandosi le buone pratiche in un processo di diffusione delle azioni sul territorio.

IL PROGRAMMA

BIC prevede un mix di esposizioni, speech tematici brevi, approfondimenti, interventi, condivisioni.

Si inizia venerdì 15 settembre alle 11 con il saluto delle autorità e si proseguirà confrontandosi sulla crescita delle biblioteche italiane attraverso la cooperazione.

Tra gli ospiti d’onore ci sarà il filosofo Telmo Pievani, che introdurrà la prima sessione di ignite talk, durante i quali i vari relatori avranno 5 minuti per illustrare progetti e iniziative particolari proposti nelle loro biblioteche di riferimento.

La seconda sessione sarà introdotta invece dal direttore del Polo del ‘900 di Torino ed esperto in management e progettazione culturale Alessandro Bollo.

Nel pomeriggio è previsto un dialogo tra Anna Maria Tammaro e il bibliografo americano David Lankes in collegamento da Austin, in Texas.

Si parlerà poi di innovazione sociale e si concluderà con una tavola rotonda con gli amministratori: il tema riguarderà le ragioni e le aspettative delle biblioteche e dei bibliotecari e a rispondere saranno chiamati sindaci, assessori, presidenti di associazioni e fondazioni.

Sabato 16 settembre verrà presentato il progetto “The Europe Challenge” della Fondazione Culturale Europea, che punta a mettere in rete le biblioteche di diversi Paesi del vecchio continente supportandole, insieme alle loro comunità, per progettare, testare e fornire soluzioni alle sfide locali che possono avvantaggiare tutta l’Europa.

Le biblioteche puntano ad avere un ruolo anche nell’ambito dei processi di rigenerazione urbana: questo tema verrà approfondito prima della terza sessione di ignite talk, che sarà introdotta da Adama Sanneh, Ceo della Fondazione Moleskine.

A seguire, si affronteranno gli argomenti relativi ai servizi dei Sistemi bibliotecari, al ruolo delle Regioni e delle città e i lavori si chiuderanno guardando al futuro delle biblioteche, tirando le fila rispetto a quanto emerso nel corso degli eventi di BIC.

LE TEMATICHE

Al BIC si parlerà di inclusione, innovazione e digitalizzazione. Fra le testimonianze spiccano le “biblioteche di confine”, con il racconto della realtà di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, e di Scampia, quartiere situato nella periferia a nord di Napoli. In questi contesti, segnati da molte fragilità sociali, la cultura ha una funzione fondamentale per la formazione e la crescita di cittadini consapevoli.

GLI SPETTACOLI

Sabato 16 sono in programma due momenti molto coinvolgenti:

– alle 18 verrà dato il via alla prima tappa del campionato itinerante INCIPIT OFFRESI 2023/2024, il talent letterario dedicato agli aspiranti scrittori ideato e promosso dalla Fondazione EMC di Settimo Torinese;

– alle 21 andrà in scena lo spettacolo “Colazione da Tiffany” a cura di Fiato ai Libri, liberamente tratto dal famoso film con Audrey Hepburn nel 30esimo anniversario della sua scomparsa, ispirato all’omonimo romanzo di Truman Capote.

GLI ESPOSITORI E I PROGETTI

Durante la due giorni di festival, saranno numerose le iniziative proposte e dedicate a tutti coloro che decideranno di prendere parte al BIC.

Le biblioteche delle varie città organizzeranno laboratori e giochi per adulti e bambini e presenteranno i progetti che hanno ottenuto maggior successo nelle loro realtà. Tra gli obiettivi del BIC c’è anche quello di fornire una sorta di “vetrina” agli addetti ai lavori che vorranno proporre le loro iniziative, che potranno essere mutuate o fornire spunti per le altre biblioteche.

I NUMERI

Alla prima edizione del BIC parteciperanno i 24 Sistemi bibliotecari che fanno parte di Rete delle Reti, che coprono un territorio di 7milioni di persone in 44 città italiane.

L’obiettivo è quello di rendere il festival un appuntamento annuale seguendo l’itinerario delle Capitali della Cultura italiane: un momento per incontrarsi, fare il punto della situazione, condividere le nuove esperienze, puntare al futuro con strumenti sempre nuovi.

LE DICHIARAZIONI

Alla presentazione dell’evento è intervenuto il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi: “Devo tutta la mia vita, la mia attività e la mia felicità ai libri. Non posso che essere contento di introdurre un’iniziativa che parla di libri, di cultura, di lettura e di biblioteche. Chi non legge è indifeso, chi è indifeso è in pericolo. Quindi ben vengano iniziative come la vostra, che puntano a diffondere cultura”.

Il presidente della Rete delle Reti Giuseppe De Righi ha ringraziato il Sottosegretario e il Ministero per aver ospitato la presentazione del BIC “sintomo che la nostra iniziativa ha un valore. La loro accoglienza ci fa ben sperare perché ci piacerebbe che anche lo Stato intervenga a sostegno delle biblioteche e dei Sistemi bibliotecari, che attualmente fanno capo alle Regioni. La prima edizione del Bic si terrà a Bergamo, che insieme a Brescia è Capitale della Cultura e speriamo di poter ripetere questa esperienza: vogliamo stare ogni anno dove è giusto che le biblioteche stiano, ovvero nelle Capitali delle Cultura”

Quirino: “BIC è il festival dell’innovazione, un luogo fisico dove vogliamo condividere le nostre buone pratiche per metterle in rete. Ci sarà molto da ascoltare, molto da vedere, il calendario di iniziative è davvero innovativo e interessante. Dobbiamo avere il coraggio di interrogarci e cambiare il nostro paradigma per stare a passo con i tempi. Una città, un paese, non possono fare a meno di una biblioteca per essere tali”.

Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, ha ricordato come la città lombarda ha ottenuto con Brescia il titolo di Capitale della Cultura: “I due sindaci di Bergamo e Brescia hanno deciso di candidarsi insieme proprio all’indomani del primo lockdown. Le nostre due città sono state le più martoriate dal covid ed è accaduto qualcosa di incredibile: gli altri sindaci si sono ritirati per rendere il loro tributo ai nostri morti tantissimi morti. C’è tanto di unico in questa intitolazione: le nostre città erano rivali, in competizione, ma si sono trovate a lavorare insieme, e abbiamo scoperto che tanto ci unisce. La Rete delle Reti tiene insieme tutte le reti delle biblioteche di tante città italiane: essere insieme permette una riflessione ampia, di largo respiro e plaudo a chi ha voluto costruire questa grande iniziativa”.

Stefano Rinaldi, coordinatore della Rete delle Reti ha illustrato nel dettaglio l’ampio programma dei lavori del BIC: “Si parlerà di cooperazione, che rappresenta il motore delle biblioteche per far emergere buone prassi. Ci saranno tre momenti di ignite talk, durante i quali i bibliotecari di tutta Italia racconteranno le loro esperienze, introdotti da personaggi importanti a livello internazionale che forniranno punti di vista interessanti sulla cultura e sulla lettura. La chiusura sarà affidata alle biblioteche di confine, perché abbiamo la convinzione che anche dove ci sono situazioni difficili la biblioteca può svolgere un ruolo di legame, di ricostruzione dei rapporti sociali. Ci sarà poi un laboratorio di innovazione sociale. Si parlerà di rapporti con le aziende, con i privati che oggi rappresentano un partner con cui il  mondo delle biblioteche deve confrontarsi. E poi un dialogo con gli amministratori e la presentazione del progetto “The Europe Challenge” alla quale candidarsi per ricevere fondi con la partecipazione anche dei cittadini e uno sul ruolo delle biblioteche nella rigenerazione urbana. Il festival si concluderà con una riflessione finale da parte della Rete, che farà il punto sulla due giorni”.

Luisa Piacentini, delegato alla Cultura di Anci Lazio: “Provenite da ogni parte d’Italia oggi e parteciperete ad un evento importante che ha ricevuto il plauso anche del sottosegretario Sgarbi. La cultura va promossa non solo nelle grandi città, ma anche nei piccoli comuni per la crescita della comunità stessa. I piccoli comuni sono tantissime in Italia e vanno supportati, soprattutto per quanto riguarda le iniziative culturali”.

Gianluca Iodice, presidente della Rbbg: “Questa è una buona occasione per porre un focus significativo su un settore che spesso viene messo un po’ in disparte, ovvero quello delle biblioteche. Abbiamo di fronte una sfida ardua: dobbiamo cogliere le opportunità che ci offre lo sviluppo tecnologico ma dobbiamo educarci al loro utilizzo per non farci snaturare. Rete delle Reti sta lavorando in questo senso, si sta prendendo cura della crescita della comunità e le biblioteche che ne fanno parte possono giocare un ruolo fondamentale in questo senso”. La politica deve investire sul patrimonio delle biblioteche, che è capillare su tutto il territorio italiano e che può rappresentare un motore di rilancio anche dell’economia italiana”.

PARTNER E PATROCINI

L’evento è organizzato in collaborazione e con il contributo di Fondazione Cariplo, della Regione Lombardia, del Comune di Bergamo.

L’iniziativa gode del patrocinio del Ministero della Cultura, di AIB Associazione Italiana Biblioteche, di Anci, della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, di Federcultura.