Municipio 4: Parco Lambro, Taliedo e Forlanini, ActionAid sperimenta soluzioni contro l’abbandono scolastico

Ansia da performance, paura dei voti, terrore di non essere all’altezza, insieme a una didattica poco partecipativa, poco adatta ai linguaggi e alla velocità degli strumenti digitali utilizzati dalla Generazione Z. Sono questi alcuni dei fattori che incidono sul rischio di abbandono scolastico tra gli 11 e i 17 anni. A contare non solo la condizione socioeconomica della famiglia o il background migratorio, ma anche tutto quello che il territorio di appartenenza offre come opportunità culturali e ricreative.  

Per combattere le disuguaglianze educative tra i giovani che abitano nelle aree del Municipio 4 tra Ponte Lambro e Forlanini è stato lanciato Mind the Gap, programma che realizza interventi dentro e fuori le scuole medie e superiori del municipio fino al 2025, potenziando gli spazi e i servizi di socialità della zona. Il progetto promuove la nascita di un patto educativo territoriale, una promessa scritta da tutta la comunità educante: associazioni, scuole, famiglie, giovani e servizi insieme, per offrire gratuitamente opportunità educative, sociali, digitali e sportive in risposta ai bisogni dei giovani, animando uno spazio poco utilizzato situato nel quartiere Taliedo, il CAM Mondolfo. Accanto al percorso di costruzione di una comunità educante solida e coesa, ActionAid insieme ai partner Comune di Milano, Fondazione Mondo Digitale e Junior Achievement, collabora attivamente con gli istituti scolastici ICS Madre Teresa di Calcutta, ICS Via De Andreis, IC Candia, Galdus, per supportare ragazze e ragazzi nella delicata fase di transizione scuola-scuola o scuola-lavoro, aiutandoli ad orientarsi attraverso iniziative di sviluppo di competenze trasversali e azioni di supporto e presa in carico di chi rischia di perdersi e abbandonare la scuola. L’obiettivo, ancor più ambizioso, è co-progettare e sperimentare insieme alla comunità di giovani e figure esperte un nuovo servizio di orientamento per ragazzi dagli 11 ai 17 anni, creato davvero sulla base delle esigenze e delle difficoltà che incontrano nella critica fase della scelta.   

Alla base di una scuola che sa accogliere tutti i ragazzi, c’è la didattica inclusiva cioè la capacità di adottare soluzioni didattiche partecipative che consentano una reale personalizzazione dei percorsi e degli obiettivi, che sappiano riconoscere le individualità dei giovani e che favoriscano la loro crescita globale prima ancora che l’acquisizione di nozioni. Per combattere la dispersione è fondamentale sapersi orientare, perché se scegli in maniera davvero consapevole, è difficile che poi molli, a 13 anni, cioè l’età in cui di solito ci si iscrive alle superiori, si chiede di scegliere un indirizzo di studi o una strada che potrebbe condizionarlo per sempre. Con Mind The Gap offriamo un supporto adeguato e personalizzato, che dura nel tempo e non si esaurisce nella consegna del consiglio orientativo” spiega Simonetta Tomassi, Project Manager di Mind The Gap per ActionAid.

I numeri dell’abbandono scolastico. Con un media nazionale del 12,7%, l’Italia è il terzo Paese in Europa per abbandoni scolastici, preceduta solamente da Romania (15,3%) e Spagna (13,3%). L’abbandono del percorso formativo secondario si collega anche con il fenomeno dei Neet: nel 2022 in Italia il 20,8% dei giovani tra i 15 e i 35 anni si trova in questa condizione (il 10,1% ha tra i 15 e i 19 anni). 

 

Tra le altre attività che saranno al centro di “Mind The Gap”: percorsi laboratoriali nelle scuole per lo sviluppo di competenze tecniche e trasversali come laboratori innovativi e digitali di attività STEAM (coding, robotica, fabbricazione digitale, videomaking…); laboratori di ideazione e progettazione di imprese o servizi; laboratorio di street art partecipata che prevedrà la realizzazione di un murales nel quartiere.