Anno scolastico 2023/2024 ovvero l’apoteosi del Caos L’ufficio scolastico regionale, infatti, deve procedere ad effettuare nomine per oltre 20.000 cattedre, di cui 11.654 (entro il 8 agosto 2023 a tempo indeterminato) con 7 procedure diverse. Una situazione che non esclude nessuna figura e vede coinvolti il personale docente, gli ATA, il personale amministrativo e quello dirigenziale.
Poi sarà la volta degli uffici territoriali, anche loro in una situazione di “stress eccessivo” perchè sotto organico, che dovranno scorrere le graduatorie di competenza per la copertura dei restanti posti vacanti che ammontano ad oltre 10.000.
Tutto questo entro 20 giorni.
Ma la situazione, oltre al personale docente non va sicuramente meglio al personale ATA (amministrativo – tecnico – ausiliario) che, con la scuola aperta anche nei periodi di sospensione delle attività didattiche, deve gestire gli adempimenti e preparare l’avvio del nuovo anno scolastico.
Personale le cui immissioni in ruolo andranno a coprire solo il 30% dei posti vacanti, mentre il restante 70% verrà coperto con incarichi annuali a discapito della continuità.
E se tutto questo non bastasse si aggiunge anche la gravosa situazione dei direttori amministrativi, che in Lombardia è da anni in uno stato di precarietà: il 67% dei posti (vacanti in Lombardia) sarà individuato da graduatorie provinciali sempre a scapito della continuità soprattutto in un periodo dove la gestione delle risorse provenienti dal PNRR dovrebbe quantomeno garantire la stabilità della gestione amministrativa delle istituzioni scolastiche.
<< La UIL sta collaborando con l’ufficio scolastico (in particolare col dirigente dell’ufficio Settimo), – sottolinea il segretario generale UIL Scuola Rua Lombardia Abele Parente – facendo da filtro col personale interessato alle nomine e supportandolo nelle diverse procedure perché la situazione è un vero caos, partendo dal personale docente sino al personale amministrativo arrivando fino ai dirigenti scolastici che è forse la situazione davvero più allarmante. I 154 posti (come contingente in Lombardia) dati alle nuove immissioni in ruolo “dovrebbero” essere coperti da una “coda” di graduatoria formata da 156 D.S. ma che riguardano tutto il territorio nazionale. Quindi a settembre ci troveremo con istituti scolastici privi della figura apicale e si dovrà sopperire con delle “reggenze” che vedono gli stessi dirigenti dover accettare incarichi anche contro la loro volontà, perché previsto dal contratto. È del tutto evidente che il Ministro Valditara non ha la minima
contezza di queste reali difficoltà, continuando ad annunciare “assunzioni fantasma” e altri concorsi (non si capisce con quali candidati) considerato che non esiste una specifica formazione universitaria, visti i nuovi percorsi di reclutamento. Siamo di fronte a chiacchiere e slogan politici di facciata, che a nostro avviso senza una programmazione concreta risulteranno penalizzanti per tutto il personale scolastico, e soprattutto avranno ricadute negative sia per gli studenti che per le famiglie>>