Cinquant’anni fa scomparve uno dei più grandi autori italiani del Novecento, Dino Buzzati. Giornalista del “Corriere della Sera”, autore di romanzi entrati nelle antologie scolastiche come “Il deserto dei Tartari”, lo scrittore era profondamente immerso nella realtà del suo tempo, anche se la sua penna amava il racconto fantastico e surreale.
In libri come “Un amore” e nei racconti di “Paura alla Scala” raccontava infatti anche le atmosfere di Milano, la società che affollava le prime alla Scala, ma anche le strade allora buie e poco frequentate del quartiere Garibaldi e di Brera.
Se ne parla all’incontro “Dino Buzzati vive”, martedì 17 maggio alla Biblioteca Sormani, Sala del Grechetto, organizzato dalla Società Dante Alighieri – Comitato di Milano. Sui diversi legami di Buzzati con il reale e con il surreale, con Milano e con la musica, si potranno ascoltare le lectio di Adriano Bassi, Pier Luigi Amietta, Giuseppe Strazzi, Lucia Bellaspiga, con gli interventi musicali di Marco Panzarino.