Elisabetta Pieragostini – Umanista che sogna una rivoluzione al femminile
L’autrice -imprenditrice marchigiana che immagina una società umanocentrica capace di unire letteratura e industria contemporanea nel nome della persona, mercoledì 21 giugno, allo Spazio Lineapelle, (Piazza Tomasi di Lampedusa) per la presentazione del suo secondo romanzo “Sottovoce sul cuore”.
Cosa accade quando la danza di un passato sguaiato, indocile, ricco di attese amori e amicizie ed esplorazioni universitarie e ormai rappreso nei ferrei ritmi delle responsabilità adulte? Cambia la famiglia, al contempo approdo e prigione, a volte ingombrante come un vecchio comò. Cambia il sapore dei viaggi con buffe cartomanti e segnali da decifrare. Mutano i sentimenti che si fanno radi o ripidi ma forse sempre meno veri. La vita di Mavi è il racconto autentico di una rivoluzione al femminile, tra scelte dilanianti e fuochi fatui.
La letteratura sarà protagonista nella città della moda e dell’innovazione. Mercoledì 21 giugno, a partire dalle 18:00 a Milano, l’imprenditrice – scrittrice marchigiana Elisabetta Pieragostini, ospite dello Spazio Lineapelle presenterà il suo secondo romanzo, una storia cruda di stupori e disincanti, “Sottovoce sul cuore”, edito da Giraldi Editore. Il testo sarà lo spunto per una conversazione sulla creatività come virtù eminentemente femminea che coinvolgerà Fulvia Bacchi (Amministratore Delegato di Lineapelle), Mariella Milani (giornalista e critica di moda), l’autrice Elisabetta Pieragostini con il coordinamento di Matteo Osso (speaker radiofonico).
“La mia scrittura recepisce le fitte interdipendenze tra gli esseri umani e le loro responsabilità. Cresciuta in un ambiente di lavoro fortemente maschile, nel suolificio di famiglia – nelle Marche – nel più vasto ed importante distretto calzaturiero italiano, ho subito sulla mia pelle la disparità di trattamento legata al genere.
Proprio per questo quando divento CEO di DAMI adotto una leadership orientata all’inclusione, alla socialità, alla cooperazione e all’ empatia. Consapevole che tutti, nessuno escluso, debbono concorrere a perseguire due finalità dalle quali discende, in ultima istanza, un’esistenza comune ed individuale accettabile: la salute del Pianeta e il rispetto dei sentimenti e della natura delle persone.
Le imprese non fanno eccezione. Possono contribuire a scrivere la storia di quest’epoca dotandola di senso, non solo immaginando il futuro ma contribuendo attivamente a costruirlo con uno sviluppo al servizio degli individui sul fronte della transizione ecologica, della responsabilità sociale e dell’etica. Immaginando, così, la favola migliore che possiamo attenderci: vedere il presente in profondità e abbozzare, per sottrazioni e aggiunte, l’affresco di verità che esso custodisce. Nella finzione letteraria come nella vita quotidiana”.