Stasera ti porto al Carcano, la nuova stagione teatrale.

Ad aprire il Teatro Carcano ci pensavo da tempo. Il covid poteva farmi desistere e invece mi
ha dato lo slancio: dopo tanta clausura mi è parso il miraggio migliore tendere verso la luce
di un’apertura, per quanto davvero ardita per un’impresa.

Con il Gruppo Sosia & Pistoia che ho fondato ci siamo lanciati. Abbiamo scelto di
condividere quest’avventura con Lella Costa e Serena Sinigaglia chiamandole a dettare la
linea della nuova direzione artistica e mai scelta fu più oculata. Con Mariangela Pitturru,
che cura la programmazione, stanno traghettando il Teatro Carcano verso lidi inconsueti,
talvolta apparentemente azzardati per un teatro di mille posti. Ma sono le sfide quelle che
fanno crescere e assumersi i rischi è nella natura dell’imprenditore.

Stiamo rinnovando profondamente i sistemi gestionali, operativi, organizzativi di un teatro
che affonda orgogliosamente le radici nel lontano 1803, aggregando nuove risorse, spesso
giovani, per condurlo al centro della contemporaneità.

Siamo un Centro di Produzione tra i primi in Italia; godiamo di un ottimo riconoscimento da
parte del Ministero; con il Comune di Milano stiamo avviando progetti e belle collaborazioni;
con la Regione confidiamo di fare presto altrettanto.

Diverse aziende private cominciano a darci fiducia. Abbiamo aumentato il numero delle
recite sia in teatro che in tour attraverso le nostre produzioni, incrementando le giornate
lavorative dei soggetti coinvolti.

Il Carcano adesso è un vecchio teatro che corre veloce.

Carlo Gavaudan
Presidente Teatro Carcano

 

Grazie.
Non è soltanto quello che mi sento innanzitutto di dire a tutte le persone che in questi due
anni si sono fidate di noi, ci hanno seguite, sono tornate a teatro (e non è stato un passaggio semplice né scontato, dopo la pandemia, il distanziamento sociale, la paura dei luoghi chiusi e affollati).
È anche quello che mi sono sentita dire ogni volta che sono venuta al Carcano per vedere
qualche spettacolo o per partecipare a qualche evento: grazie.
Non potete immaginare la sorpresa, la gioia, l’orgoglio che ho provato: grazie per quello che fate. Grazie perché avete ridato vita a questo teatro senza snaturarlo. Grazie perché posso portarci anche mio figlio senza puntargli una pistola alla tempia e alla fine anche lui è
contento. Grazie perché ho scoperto spettacoli che mai avrei immaginato mi potessero
interessare. Grazie per gli incontri, grazie per le sorprese.
Non era scontato che succedesse, anzi. E non potrebbe esserci conferma migliore, stimolo più efficace per noi impavide direttrici innamorate del Teatro, e non solo del nostro.
C’è una frase del Pranzo di Babette di Karen Blixen che amo moltissimo: “In tutto il mondo
risuona un grido che nasce dal cuore dell’artista: consentitemi di fare il meglio che posso”.
È precisamente il nostro progetto, il nostro sentimento, e faremo di tutto perché diventi anche il vostro.
Intanto, grazie.

Lella Costa
Direttrice artistica Teatro Carcano

Eccoci di fronte ad una nuova stagione.
La terza per noi.
Ancora troppo presto per trarre conclusioni ma sufficienti per condividere con voi e con la
città le molte soddisfazioni che il Carcano ci ha regalato in questi primi due anni della nuova direzione artistica.
Lo sappiamo, il teatro oggi è una faccenda complessa. Se voglio ascoltare una storia, farmi
due risate, approfondire un tema, svagarmi o aggiornarmi, posso farlo in mille modi, di fatto più semplici e più rapidi e talvolta più economici dell’andare a teatro. Dunque non di “storie” si occupa il teatro, le racconta, certo, ma non è più questo il punto.
È il modo unico di raccontarle le storie, questo è il teatro. Un modo unico, che suona
paradossalmente inedito nella nostra società. È l’esercizio all’esserci, alla presenza, al
profondo radicamento dei vissuti. È riappropriarsi di una dimensione spirituale, talvolta è
persino rito. È storia che si fa carne nell’incontro dell’istante condiviso.
Sinceramente amo il teatro per questo e credo che sia quanto mai necessario di fronte
all’analfabetismo relazionale dilagante. Un antidoto, un bell’antidoto agli effetti conosciuti e
ancora (e sono molti) sconosciuti della digitocrazia. Non voglio sembrarvi fanatica ma una
parte di me, in certe giornate di preoccupazione e spavento, si risolleva pensando: finchè c’è teatro, c’è speranza!
Ed è alla speranza che dedichiamo questa nuova stagione. Alla speranza che si possa insieme ritornare ad immaginare un futuro, senza paura, senza quei dubbi angosciosi che affliggono così pesantemente il nostro tempo.

Le cose buone, quelle che lasciano una traccia e che impattano positivamente sulla realtà,
richiedono tempo, tenacia, perseveranza. Così questa nostra terza stagione si colloca in
assoluta continuità con le due precedenti, cercando di consolidare quanto costruito e
svelando quanto ancora si ha da costruire. Saremo ancora trasversali, incrociando generi e
forme diverse, avremo ancora quella particolare attenzione allo sguardo femminile,
lavoreremo ancora per e sul territorio costruendo reti di collaborazione con istituzioni e
realtà associative. E incroceremo ancora una volta le questioni più urgenti di attualità con i
pensieri e le azioni che il passato ci ha lasciato in eredità, in quel dialogo costante tra
classico e contemporaneo così prezioso per definire i contorni del presente.
Vogliamo che questo teatro di 1000 posti divenga giorno dopo giorno un luogo o meglio
ancora una polis dove la città si racconta alla città.
E quindi sì, questa sera ti porto al Carcano perché voglio guardare al mondo con occhi meno soli.

Serena Sinigaglia
Direttrice artistica Teatro Carcano

Dopo due anni i tempi sono maturi per un primissimo, timido, bilancio.
Il Teatro Carcano è stato rilevato nel 2021, con la pandemia ancora in corso. Abbiamo
gettato tutti il cuore oltre l’ostacolo e cominciato a ripensarlo, a riempirlo delle nostre visioni e delle nostre passioni, cercando già per la prima nuova stagione spettacoli che ci
assomigliassero. Era una sfida impegnativa, mi ha fatto tremare le vene ai polsi avere la
responsabilità di coordinare il cambiamento.
Oggi possiamo affermare con orgoglio che in così poco tempo il Teatro Carcano si è
riposizionato in città con un progetto diverso: naturalmente orientato al femminile, più
inclusivo, attento a quanto accade nella società civile e nel sociale, sensibile alle
contaminazioni coi nuovi media, alle connessioni intergenerazionali e ai modi nuovi di fruire
lo spettacolo.
Accanto alla stagione di prosa sono nati i Follow the Monday, gli incontri del lunedì, più
interattivi, dedicati all’approfondimento, alla divulgazione, allo scambio di vedute:
un’iniziativa che ci ha portato moltissimi giovani ed è diventata un appuntamento
imprescindibile.
Abbiamo cominciato a frequentare con occhi attenti i luoghi milanesi, a dialogare con gli
artisti, gli operatori, le istituzioni e sono cominciate a fiorire belle collaborazioni.
Con ATIR, sorelle e fratelli che ci accompagnano dall’inizio e che ci piace pensare ci vivano
un po’ come una casa; con l’Università degli Studi di Milano, di cui ospitiamo il progetto
teatrale La Repubblica curato da Omar Nedjari; con il Piccolo Teatro che, nel periodo
natalizio, ospiterà il debutto della nostra produzione L’asino e il bue di e con Ascanio
Celestini (repliche al Carcano); con il Conservatorio G. Verdi, che ci ha consentito di
riallestire La tragédie de Carmen di Peter Brook diretta da Serena Sinigaglia; con il centro
Humanitas per lei dell’ospedale San Pio X per il progetto Svelarsi di Silvia Gallerano e con la NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, i cui studenti ci hanno regalato lo slogan di
questa terza stagione.
Ci pare di essere sulla strada giusta.
Tanta esperienza e quello che si suole definire intuito femminile ci guidano.

Mariangela Pitturru
Responsabile dei progetti live del Gruppo Sosia & Pistoia
e della programmazione del Teatro Carcano

BPER Banca si conferma anche quest’anno Main Sponsor del Teatro Carcano; Federico
Furlotti, Area Manager Milano, commenta così il rinnovato sostegno: “La forte crescita
dimensionale degli ultimi anni di BPER, che la vede oggi posizionata tra le prime banche
nazionali e molto presente anche a Milano, non le ha fatto perdere uno dei valori fondanti,
ovvero la vicinanza ai territori e alle persone. L’Istituto, infatti, ha sempre affiancato progetti in ambito culturale e il sostegno al Teatro Carcano è frutto di una precisa scelta di
“Responsabilità sociale d’impresa”, che considera la promozione della cultura come un fattore decisivo di sviluppo economico e sociale”.

Federico Furlotti
Area Manager Milano BPER Banca

Anche quest’anno ATM è Partner Tecnico del Teatro Carcano per la stagione 2023/2024,
una rinnovata collaborazione che si inserisce all’interno di una strategia più ampia per
promuovere le eccellenze della città. Grazie a questa partnership gli abbonati annuali Atm
potranno acquistare i biglietti per la stagione teatrale a prezzi agevolati. Un’iniziativa che
ha l’obiettivo di favorire l’accesso alla cultura e che vuole contestualmente promuovere il
trasporto pubblico come forma di mobilità sostenibile, determinante per lo sviluppo della
città.

Atm S.p.A

Stasera ti porto al Carcano
Il claim della nuova stagione del Teatro Carcano nasce grazie alla collaborazione con
NABA – Nuova Accademia di Belle Arti. Circa 100 studenti del Biennio Specialistico in Visual Design e Integrated Marketing Communication hanno svolto un’esercitazione didattica lavorando alla progettazione di una nuova brand identity del teatro.

Dopo aver indagato la storia, l’identità, gli aspetti architettonici e gli elementi di comunicazione del Teatro Carcano, ci hanno sottoposto molti progetti interessanti dai quali abbiamo tratto svariate suggestioni e accolto uno dei claim suggeriti, fresco e immediato:

STASERA TI PORTO AL CARCANO!

L’immagine grafica coordinata della nuova stagione teatrale, realizzata da F205 Design Studio (che ci accompagna per il secondo anno), allude, reinterpretando ancora una volta il fregio che compare sul frontone dell’ingresso del Carcano, a un simbolico abbraccio. Il teatro è luogo di socializzazione, occasione per incontrarsi e consolidare i legami. L’invito rivolto al pubblico è di tornare a scoprire il piacere di stare insieme, vicini, partecipi di un’esperienza che, pur replicata, resta ogni volta unica.

Il cartellone di questa nuova stagione, che comincia l’11 ottobre, si compone di 28 titoli in cui trova ampio spazio la drammaturgia contemporanea, oltre ai classici rivisitati in chiave attuale, spettacoli al femminile per interpretazione e tematica, incursioni musicali, un’opera d’arte partecipata dai cittadini e un’opera lirica con orchestra dal vivo. Tutte occasioni accomunate dalla qualità e dal richiamo di protagonisti e registi.

Proseguono i Follow the Monday, i talk del lunedì dedicati all’ascolto critico, alpensiero, alla discussione, in compagnia di personaggi carismatici; la programmazione dedicata alle scuole, per la quale il Carcano detiene un bel primato di affluenza da molti anni; i Fantaweekend a cura di Fantateatro.

Pieghevole stagione

schede spettacoli 23-24 CON LINK A IMMAGINI

Le produzioni
Torna ad essere importante l’impegno produttivo del Teatro Carcano che nella stagione 2023/2024 si declina in ben undici titoli, tra produzioni e coproduzioni.

L’inizio di stagione è affidato all’inedito riallestimento de La tragédie de Carmen (coproduzione Teatro Carcano, Conservatorio G. Verdi di Milano in collaborazione con NABA – Nuova Accademia di Belle Arti) di Peter Brook, Jean-Claude Carrière, Marius Constant a cura di Serena Sinigaglia. L’orchestra, i cantanti, il direttore d’orchestra, i maestri accompagnatori, tutte le figure artistiche sono giovani diplomandi del Conservatorio G. Verdi di Milano, istituzione con la quale è stato avviato negli scorsi mesi un percorso di formazione teatrale, attoriale e musicale per gli allievi che saranno coinvolti in quest’opera.

Un allestimento site specific per omaggiare la forte vocazione musicale del Carcano che, già dall’800, era solito ospitare sul palcoscenico le opere di Donizetti, Bellini e molti altri (non
dimentichiamo che il teatro fu realizzato da Luigi Canonica su modello del Teatro alla Scala). Un’apertura di stagione che annuncia subito i temi cari alla direzione artistica: centralità dello sguardo femminile, trasversalità di generi e forme artistiche, partecipazione, formazione, esercizio e stimolo della libertà di pensiero.

Il programma prosegue infatti con l’interpretazione di Lella Costa di Giovanna: la pulzella, la fanciulla, l’allodola, testo scritto da Gabriele Scotti con Lella Costa, realizzato lo scorso anno per il Festival Verdiano (coproduzione Teatro Carcano / Società dei Concerti di Parma).

Un lavoro di tessitura delle tante biografie, anche molto discordanti tra loro, che hanno ritratto Giovanna d’Arco, per arrivare alla sintesi più inconsueta, anche dal punto di vista musicale, delle partiture verdiane, affidata a una coppia di virtuosi del piano, il Faccini Piano Duo.

Inizieranno poi le prove per portare in scena in dicembre la seconda parte dell’opera partecipata El Nost Milan, progetto triennale coprodotto insieme a ATIR, ispirato all’omonima commedia di Carlo Bertolazzi, un classico del teatro milanese che debuttò nel 1893 proprio al Carcano. Lo spettacolo, ideato e diretto da Serena Sinigaglia con 160 cittadini in scena e la partecipazione di Lella Costa, diviene un’opera colossale, coraggiosa e coinvolgente, quasi una guida all’ascolto e alla scoperta di Milano. Dopo l’intensa esperienza umana vissuta lo scorso anno con La povera gente, ad essere indagati stavolta saranno I Signori.

In occasione delle celebrazioni degli ottocento anni, per iniziativa del Comitato Greccio 2023, Ascanio Celestini con L’asino e il bue (prodotto da Fabbrica srl, Fondazione Musica Per Roma, Comitato Greccio 2023, Teatro Carcano) affronta la narrazione di Francesco, il santo che nel 1223, a Greccio, creò il Presepe. In scena le parole e le gesta di Francesco incontrano quelle degli abitanti del paese umbro: storie di vita che Celestini è andato ad ascoltare per immaginare che tipo di Presepe avrebbe fatto Francesco se fosse nato ai giorni nostri.

Continua la collaborazione con LAC – Lugano Arte Cultura con una nuova coproduzione scespiriana, La dodicesima notte (o quello che volete), commedia surreale e divertente diretta dal giovane Giovanni Ortoleva, menzione speciale nel concorso “Registi under 30” della Biennale di Venezia 2018.

E a fine stagione torna Lella Costa con il debutto del nuovo spettacolo scritto con Gabriele Vacis che ne firma anche la regia, Cuore di burattino. I due affrontano ancora un grande classico, questa volta il Pinocchio di Collodi, ma con un orecchio teso a Cuore di De Amicis.

Analizzando, scomponendo e ricomponendo la storia per cercarne i temi profondi che la rendono universale e paradigmatica, offriranno numerose chiavi di lettura del nostro quotidiano, a partire da quelle bugie che oggi si chiamano fake news fino a tutte le sfumature della menzogna.

La centralità dell’universo femminile, come si è detto, è un leitmotiv della direzione artistica del Teatro Carcano. Stai zitta! (co-prodotto insieme a SCARTI e LaQ-Prod), tratto dall’omonimo testo di Michela Murgia, affronta con la credibilità data dall’impegno delle attrici/attiviste Antonella Questa, Valentina Melis e Teresa Cinque, le tematiche femministe, invitando a combattere gli stereotipi di genere. Le “frasi che non vogliamo più sentirci dire” contenute nel libro offrono l’occasione di raccontare la società contemporanea attraverso una carrellata di personaggi e di situazioni surreali. Regia di Marta Dalla Via.
E sono molte altre frasi di questo stesso tipo l’oggetto della satira del format ideato e
condotto da Serena Dandini Vieni avanti, cretina. Next!, dove attrici di collaudata comicità come Martina Dell’Ombra/Federica Cacciola, Annagaia Marchioro, Germana Pasquero e Rita Pelusio celebrano la “cretineria” al femminile, un’esclamazione che può sembrare audace di questi tempi ma perfettamente in linea con la lunga strada in salita dell’emancipazione delle donne.

Completa l’elenco delle produzioni Carcano Il Sen(n)o di Monica Dolan (titolo originale The b*easts) ospitato a Milano dal Teatro Menotti: un monologo intenso sulla sessualizzazione precoce cui siamo esposti e sulle sue nefaste conseguenze, interpretato da Lucia Mascino per la regia di Serena Sinigaglia.

Il Teatro Franco Parenti ospiterà The Sound Inside di Adam Rapp per la regia di Serena Sinigaglia, tradotto da Monica Capuani, con Marina Sorrenti e Alessio Zigulia (Premio Hystrio 2021), una coproduzione con il Campania Teatro Festival 2022. Si tratta di un testo americano di straordinaria forza, inedito in Italia. Una storia che racconta la magia dell’esistenza, la possibilità della salvezza, della rinascita, la forza delle parole e della letteratura.

Riprenderà in autunno anche la tournée de Le nostre anime di notte, una produzione
tutta targata Carcano dedicata al capolavoro di Kent Haruf, interpretato da Lella Costa ed Elia Schilton con la regia di Serena Sinigaglia. Un romanzo delicato, profondo, che rinfranca l’anima. Un balsamo che sa di rinascita, di rigenerazione.

Le ospitalità
Anche tra le ospitalità, naturalmente, sono molti gli spettacoli che celebrano il femminile, interpretati o diretti da donne. Maria Stuarda (coproduzione di Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Torino e Centro Teatrale Bresciano) vede due mattatrici a confronto, Elisabetta Pozzi e Laura Marinoni, lottare per contendersi la corona sotto la direzione di un istrione della regia come David Livermore.

Di Caryl Churchill, la drammaturga inglese nota per le sue commedie storiche e di costume non convenzionali e aliene da ogni forma di didatticismo, vedremo Top Girls (produzione Fondazione Teatro Due di Parma), con Sara Putignano, Valentina Banci, Sandra Toffolatti, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Martina De Santis, Corinna Andreutti, Simona De Sarno, regia di Monica Nappo. Il testo affronta in modo strutturale l’ineludibilità del confronto con il modello maschile nell’esercizio del potere e le sue contraddizioni.

Il classico di Genet Le serve (produzione CMC-Nidodiragno / Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Bolzano) rivive nella contemporaneità valorizzando i temi del potere, del genere e della devianza psichica. Veronica Cruciani guida la sfida con l’icona transgender Eva Robin’s e le attrici Beatrice Vecchione e Matilde Vigna.

Ne La madre (Compagnia Moliere in coproduzione con Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e Accademia Perduta Romagna Teatri) Lunetta Savino presta corpo, voce e anima al capolavoro di Florian Zeller, che indaga in forma di black comedy il tema dell’amore materno e le possibili derive patologiche a cui può condurre. Con lei Andrea Renzi. Regia di Marcello Cotugno.

Si muovono a ritmo di jazz, eseguito dal vivo da Renato Cantini e Michele Staino, gli
otto ritratti di persone normali alla deriva raccontati da Arianna Porcelli Safonov in
Omeophonie (Omeofonìe): favole omeopatiche per adulti in cui la morale torna di moda
perché fa ridere.

Ed è un vero e proprio spettacolo-concerto Cetra…una volta, che omaggia il quartetto
più celebre del palcoscenico e della televisione italiana dagli anni ’40 agli anni ’80, i
Cetra. Il loro è il trio Favete Linguis: con Emanuela Fresi e Toni Fornari c’è Stefano Fresi, attore tanto appassionato di canto dal volersi dilettare, appena cinema e tv glielo consentono, con la musica, le canzoni e le parodie.

Alla luce della nostra produzione con Ascanio Celestini, abbiamo pensato di creare un piccolo progetto dedicato a San Francesco, quasi un esercizio di stile. Il professor Alessandro Barbero terrà una lectio dal titolo San Francesco: un santo scomodo. A
seguire, laudi medievali e strumenti antichi accompagneranno il lavoro di Giovanni
Scifoni, Frà – San Francesco, la star del Medioevo (produzione Mismaonda), che,
interrogandosi sull’enorme potere persuasivo che ha generato Francesco, quasi quanto una pop star, percorre la vita del poverello di Assisi e il suo sforzo ossessivo di
raccontare il mistero di Dio in ogni forma. Poi, appunto, L’Asino e il Bue di Ascanio Celestini. Tre sfaccettature del santo: dotta, religiosa, apocrifa.

Tra i titoli classici rivisitati in chiave contemporanea Arturo Cirillo firma Ferdinando (produzione Marche Teatro, Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Teatro di Napoli
– Teatro Bellini), capolavoro della drammaturgia di Annibale Ruccello (1956-1986), mentre Rocco Papaleo, diretto da Leo Muscato, si confronta con Gogol ne L’ispettore generale (produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale), commedia satirica fra le più divertenti e attuali della drammaturgia russa che si prende gioco della piccolezza morale di chi detiene un potere.

Si deve alla sapiente scrittura di Ugo Chiti, che firma anche la regia, Falstaff a Windsor, l’adattamento shakespeariano de Le allegre comari di Windsor, che vede protagonista Alessandro Benvenuti (produzione Arca Azzurra).

E si continua a ridere ne I maneggi per maritare una figlia di Niccolò Bacigalupo (produzione Teatro Sociale Camogli, Teatro Nazionale di Genova, CTB – Centro Teatrale Bresciano) dove ritroviamo Elisabetta Pozzi in compagnia di Tullio Solenghi (attore e regista) che restituisce a Gilberto Govi la valenza di maschera della storia del teatro comico: quasi un Arlecchino, uno Zanni, Totò.
Corrado Nuzzo e Maria di Biase, diretti da Giorgio Gallione, prestano la loro naturale bizzarria a Delirio a due (produzione AGIDI e CMC-Nidodiragno), irresistibile scherzo teatrale tipico del miglior teatro dell’assurdo di Eugène Ionesco.
Dopo la full immersion dantesca dello scorso anno, arrivano a grande richiesta Elio Germano e Teho Teardo, voce e musica che avvicinano al mistero e all’indicibile cercato da Dante nei versi del Paradiso XXXIII (produzione Infinito Produzioni e Argot Produzioni).

È un’ossessione politica invece quella che anima l’Alcide De Gasperi interpretato da Paolo Pierobon. De Gasperi: l’Europa brucia (produzione Teatro Stabile di Bolzano e LAC Lugano Arte e Cultura), scritto da Angela Demattè, restituisce la statura e la complessità dello statista, un uomo d’altri tempi che aderisce totalmente al suo compito politico.

Ancora una riflessione sulla contemporaneità è quella cui porta Le verdi colline dell’Africa (produzione Infinito Teatro e Argot Produzioni), scritto e diretto da Sabina Guzzanti e interpretato insieme a Giorgio Tirabassi. Un gioco metateatrale per uno spettacolo divertente e innovativo, che ruota intorno a un confronto sul teatro e la sua essenza.

Le collaborazioni
SVELARSI
Lo scorso anno decidemmo di fare un esperimento con il Teatro di Dioniso: proporre uno spettacolo con otto attrici in scena che si svelano, anche fisicamente, alla visione di chi le osserva. Fu un atto un po’ carbonaro, la drammaturga e regista Silvia Gallerano capì da subito che in sala non sarebbero potute entrare che donne, per non contaminare il rito del comune sentire da cui nasce la catarsi propiziata dal teatro.

L’esperimento fu un successo, un momento liberatorio necessario. Quest’anno lo riproponiamo in quattro repliche e un laboratorio condotto da Silvia Gallerano all’interno del centro Humanitas per lei dell’ospedale San Pio X che si inserisce nel progetto “La salute femminile va in scena”, attivando un parallelismo che ci è parso lampante: svelarsi per le donne prelude alla cura. Dai tabù che ammalano l’anima, dalle malattie che aggrediscono i corpi. A suggello, Silvia Gallerano riproporrà il suo spettacolo storico La merda che ha riempito per 10 anni i teatri di tutt’Italia.

La salute femminile va in scena
Laboratori teatrali ma in ospedale, dedicati ai tabù sulla salute femminile, per promuovere
una maggiore consapevolezza di sé. E uno spettacolo teatrale, Svelarsi, che porta sul palco il corpo delle donne. Teatro e salute femminile si incontrano per sensibilizzare sull’importanza di stili di vita sani e prevenzione, e sul ruolo della donna nella società attuale, oltre ogni pregiudizio. Accanto alle attrici, gli specialisti di Humanitas per lei: il centro dell’ospedale Humanitas San Pio X di Milano dedicato alla salute femminile in ogni fase della vita, con team multidisciplinari e percorsi clinici personalizzati per garantire qualità e sicurezza delle cure, un’attenzione ai bisogni specifici di salute delle donne dall’adolescenza all’età fertile fino alla gravidanza e menopausa.
Centro Humanitas per lei – ospedale San Pio X

LA REPUBBLICA
In collaborazione con Università degli Studi di Milano porteremo in scena La Repubblica con la Compagnia Università degli Studi – ARCUS e in collaborazione con ATIR. Una commedia moderna che prende ispirazione dai testi di Platone, Aristofane, Eschilo e Euripide, fatta di momenti coreografici e sonori dove il conflitto si svolgerà prima di tutto nello spettatore.
La Repubblica è un progetto artistico e formativo che coinvolge lavoratori dello spettacolo, studenti, professori e dipendenti dell’Università Statale di Milano. Centro del progetto è lo spettacolo a partire dall’opera di Platone Repubblica, dove sei attori professionisti, guidati dal regista Omar Nedjari, condurranno il dialogo, circondati da dodici allievi attori, studenti dell’Università degli Studi di Milano che, da studiosi delle parole di Platone, attraverso un percorso laboratoriale lungo più di un anno, presteranno il loro corpo e la loro voce al pensiero del grande filosofo.
Lo spettacolo, che già nel taglio drammaturgico vede un approccio critico originale all’opera di Platone, vuole essere pensato anche come strumento e occasione di dialogo sulle molte tematiche sollevate dall’opera filosofica. Pertanto sarà organizzato un ciclo di conferenze (gratuite e aperte al pubblico) in cui interverranno professori esperti del pensiero platonico e artisti.

Eventi e Family Show
Il 9 ottobre il Teatro Carcano parteciperà a VajontS23, un evento di teatro civile corale voluto da Marco Paolini per ricordare, a distanza di 60 anni, quel disastro purtroppo ancora così attuale che fu il crollo della diga del Vajont. Sarà con noi il geologo Mario Tozzi che ne ripercorrerà le dinamiche in modo scientifico prefigurando gli scenari prossimi.

Il Capodanno del Teatro Carcano è affidato quest’anno al mattatore Enrico Bertolino, che nella triplice veste di comico, narratore ed esperto di comunicazione racconterà i paradossi e le contraddizioni dell’anno che ci lasciamo alle spalle. Il suo format Instant Theatre, che si rinnova a ogni edizione, condurrà al ripasso delle notizie più curiose che hanno caratterizzato l’anno che ci lasceremo alle spalle. Con lui i due musicisti polistrumentisti Roberto Antonio Dibitonto e Tiziano Cannas Aghedu.

Il 6 dicembre il comico, scrittore, attore e cantautore Dario Vergassola approda per la prima volta al teatro ragazzi in Malefici di Fondazione Aida, un inedito Family Show
con I Muffins che svelerà come erano, da bambini, i cattivi delle fiabe.

Nelle feste di Natale arriva invece il musical Pippi Calzelunghe, un’edizione “dal vivo” vivace ed esuberante della favola dedicata alla celebre eroina ribelle e anticonformista. Lo spettacolo nasce da un’idea di Gigi Proietti, quella di trasformare la celebre favola di Astrid Lindgren in uno spettacolo dai tratti unici, grazie alla versione italiana di Sagitta Alter e Carlotta Proietti e alla regia di Fabrizio Angelini con un cast di attori, cantanti, ballerini-acrobati per raccontare sul palco la storia di un’icona senza tempo.

Fantateatro
Testi e regia Sandra Bertuzzi
Scene Federico Zuntini
Costumi Atelier Fantateatro
Di casa al Teatro Carcano dal 2015, dove ha raccolto crescenti successi, anche in questa stagione torna Fantateatro con gli ormai abituali appuntamenti del fine settimana per le famiglie, uno dei quali in collaborazione con il Conservatorio G. Verdi di Milano per avvicinare nuovo pubblico al linguaggio dell’opera lirica.
La Compagnia Fantateatro, nata a Bologna nel 2008 dall’incontro di registi, pedagogisti, attori ed educatori, si è guadagnata una posizione di primaria importanza a livello nazionale nell’ambito del teatro ragazzi grazie ai suoi spettacoli coloratissimi, vivaci e pieni di passione che attingono a piene mani ai più disparati linguaggi artistici (arti figurative, musica, teatro di figura, cinema di animazione, lirica). Di rilievo anche la sua attività in campo discografico (Fantafavole, realizzato in collaborazione con Daniele Silvestri, Max Gazzè e Niccolò Fabi; Un mondo fantastico; Insegui i tuoi sogni) ed editoriale (si segnalano gli audiolibri L’Orco Puzza, La regina Carciofona, Tato Lupo e i fumetti tratti dagli spettacoli Peter Pan, La spada nella roccia e Il Canto di Natale).

I FANTAWEEKEND
Sabato 21 ottobre 2023 ore 15.00
I TRE MOSCHETTIERI (dai 4 anni)
Tratto dal romanzo ottocentesco di Alexandre Dumas padre, lo spettacolo ripropone in forma ridotta la complessità della storia e delle sue sottotrame. Il romanzo d’avventura viene così rappresentato per una fruizione dinamica con una messa in scena fastosa, impreziosita dalle videoproiezioni animate e dai duelli di fioretto.

Sabato 25 novembre 2023 ore 15.00
In collaborazione con Conservatorio G. Verdi di Milano
L’ELISIR D’AMORE (dai 6 anni)
Cantanti, attori e un pianista per un divertente adattamento dell’opera buffa composta da Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani. Uno spettacolo pieno di sorprese e colpi di scena, in grado di coinvolgere il giovane pubblico attraverso un linguaggio semplice e comprensibile, conservando le arie più significative dell’opera e trasformando il resto del libretto in parti recitate.

Sabato 13 gennaio 2024 ore 15.00
I TRE PORCELLINI (dai 3 anni)
Una rivisitazione del grande classico, passando dal tema dell’ecologia a quello dell’amicizia in un’ora di puro divertimento: Tato Lupo è un lupo pasticcione ma soprattutto vegetariano, che cerca nei porcellini degli improbabili compagni di gioco. Dopo molte incomprensioni, i tre fratelli accetteranno questo nuovo amico e insieme puliranno il bosco dai rifiuti.

Domenica 28 gennaio 2024 ore 11.00
IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI (dai 4 anni)
Spettacolo carico di tematiche e di suggestioni, non privo di comicità, in cui grande rilevanza viene data alla virtù dell’amicizia, alle invenzioni, alla storia e alla geografia, fino ad arrivare alla spiegazione del fuso orario. Le videoproiezioni accompagnano attori e spettatori su treni, navi, e persino elefanti. Grazie a questi espedienti il pubblico si emoziona e impara divertendosi.

Domenica 11 febbraio 2024 ore 11.00
BIANCANEVE E I SETTE NANI (dai 3 anni)
Tra le favole più famose dei fratelli Grimm, questo classico conserva un fascino intramontabile per i più piccoli e viene qui reinterpretato con ironia, dando vita a uno spettacolo ricco di paradossi, in cui Biancaneve insegna che l’umiltà vince sempre, anche sulla cattiveria delle persone più spietate. La messinscena utilizza una tecnica di animazione di disegni dal vivo che interagiscono con gli attori.

Sabato 2 marzo 2024 ore 15.00
PETER PAN E WENDY (dai 3 anni)
La compagnia propone una trama che mescola fantasia, azione e avventura, coinvolgendo il pubblico nelle vicissitudini del ragazzo che non vuole crescere mai e della sua amica Wendy sull’Isola che non c’è. Le canzoni originali, le coreografie e le esilaranti gesta dei pirati rendono unico e imperdibile questo spettacolo.

FANTATEATRO PER LE SCUOLE
La programmazione didattica di Fantateatro spazia da titoli adatti ai bambini della
scuola dell’infanzia e primaria a proposte più impegnative rivolte agli allievi della
scuola media inferiore.
Date e titoli saranno resi noti prossimamente su www.teatrocarcano.com insieme al
resto del cartellone di Carcano Scuole 2023/24.

Crowdfunding El Nost Milan: un progetto di teatro partecipato
COS’È
El nost Milan – I signori è il secondo capitolo di un progetto triennale di teatro partecipato, ideato e diretto da Serena Sinigaglia, in cui più di 160 cittadini, diversi per età, abilità, appartenenza culturale e provenienza territoriale, prendono parte a un percorso di formazione teatrale che avrà il suo esito in un grande spettacolo corale, in scena a dicembre 2023 presso il Teatro Carcano di Milano. Per farlo, abbiamo bisogno che la comunità che partecipa al progetto si allarghi ancora di più, incontrando persone che vogliono sostenerlo e così entrare a farne parte.
Il progetto è realizzato da ATIR in coproduzione con Teatro Carcano, in partnership con Cooperativa sociale Comunità Progetto e Associazione Amici di Edoardo Onlus in collaborazione con le compagnie teatrali Proxima Res, Eco di Fondo e PEM, Associazione Aiutiamoli Onlus, Associazione Aiutility Onlus, CAG CD Giambellino.
CHI SIAMO
ATIR è una compagnia teatrale attiva da 27 anni a Milano e sul territorio nazionale, che ha costruito negli anni una serie di competenze trasversali tra creatività artistica e lavoro formativo ed educativo, rafforzato dalla partnership con la cooperativa sociale Comunità Progetto con cui da anni si realizzano progetti di teatro integrato.
LA COMUNITÀ
La comunità che partecipa al progetto è ampia e trasversale: comprende anziani, adulti adolescenti, abili e diversamente abili, persone con fragilità psichiche, educatori, formatori, drammaturghi, scenografi, costumisti, studenti delle Accademie di Belle Arti della Lombardia, progettisti, tecnici e organizzatori. Questo spaccato di umanità ha l’occasione di condividere un’esperienza teatrale che valorizza le differenze, favorisce l’inclusione e la coesione sociale e offre alla città un racconto e uno specchio in cui riconoscersi. I laboratori che partecipano all’evento sono 13, condotti da diversi formatori e dislocati in vari quartieri della città, con un radicamento particolare in alcuni territori periferici come quelli di Chiesa Rossa, Gratosoglio, Barona, Giambellino, con la collaborazione di una rete di realtà del
sociale e del terzo settore.
IL PROGETTO TRIENNALE
El nost Milan è un progetto triennale (ispirato all’opera di Carlo Bertolazzi) il cui primo capitolo nel 2022, La povera gente, ha coinvolto più di 150 partecipanti ai laboratori per la cittadinanza tenuti dalle compagnie ATIR, Proxima Res, PEM ed Eco di fondo in un viaggio alla scoperta della città di Milano. Lo spettacolo finale ha debuttato al Teatro Carcano lo scorso dicembre totalizzando oltre 3.000 spettatori!

Il teatro, al di là dello spettacolo serale, dell’evento mondano, della programmazione
tradizionale, è strumento prezioso per la costruzione di relazioni: relazioni tra le singole persone, tra le persone e i territori, tra le lingue e le passioni, tra le necessità e i desideri. Costruisce comunità consapevoli, in quanto permette loro di riconoscersi come tali. Ecco, dunque, la genesi del progetto triennale di arte partecipata El Nost Milan: un viaggio attraverso le vie, le piazze, i luoghi di Milano, i cui protagonisti sono i cittadini stessi.
LA SECONDA PARTE: I SIGNORI
Nel 2023 stiamo preparando la seconda parte del progetto, coinvolgendo un numero ancora maggiore di cittadini, ben 180! Il titolo è El nost Milan. I signori e nel corso dell’anno – dopo l’esplorazione dei luoghi di povertà avvenuta lo scorso anno – i gruppi di cittadini guidati da formatori e drammaturghi indagano i luoghi di ricchezza della Milano di oggi. Ad accompagnare anche quest’anno i cittadini in scena la presenza straordinaria di Lella Costa. Il progetto, proprio per le sue dimensioni e il numero di persone coinvolte, ha bisogno di ingenti risorse per la sua realizzazione, per questo vi chiediamo di sostenerci e unirvi a noi: vogliamo raccogliere almeno € 20.000 che possano coprire una parte dei costi di realizzazione di scene e costumi.
UNISCITI A NOI! ENTRA A FAR PARTE DELLA COMUNITÀ DE EL NOST
MILAN. DONA ANCHE TU!
Per donare basterà andare sulla pagina web www.produzionidalbasso.com e cercare
il progetto El Nost Milan oppure cliccare questo link
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