Cantiere Odissea è il nome, quasi obbligatorio, che è stato dato dal Teatro Oscar deSidera al loro lavoro di ricognizione, attraverso il Teatro e la Musica, di un pezzo enorme e importante della città di Milano, la Zona 4 (dove ha sede il Teatro).
Perché Odissea?
“Chi ama la propria città e desidera conoscerla sa bene che il compito che lo aspetta è un compito senza fine. Noi giriamo per la città passando dai quartieri storici a quelli eleganti, da quelli eleganti a quelli popolari, da quelli popolari a quelli cosiddetti a rischio, eppure è sempre la stessa città. Aldo Bonomi l’ha chiamata “città infinita”. Lo stesso titolo, Never ending City introduce un bellissimo brano del grande pianista jazz Bill Laurance.” afferma Luca Doninelli, direttore artistico di Teatro Oscar deSidera.
Dove si trova il cuore di Milano?
Tutti pensavano che fosse il Duomo, oppure qualche quartiere alla moda, o la Fiera, o la Borsa. Poi venne Gabriele Basilico a rivelare che, forse, il vero volto di Milano stava nelle sue vecchie fabbriche, nella loro architettura, nelle loro ombre.
Conoscere la propria città è un lungo pellegrinaggio che richiede due qualità:
· la disponibilità a conoscere cose belle ma anche cose brutte, armonie e disarmonie, a incontrare il dolore senza potervi dare una risposta, all’atteso ma anche al disatteso;
· la certezza testarda, spes contra spem, che da qualche parte, forse dove meno ce lo aspetteremmo, si potrà trovare questo cuore, la propria Itaca.
Esplorare la zona 4, incontrare chi ci vive, nelle situazioni più contraddittorie, le vicende umane più diverse, dalle zone benestanti fino ai luoghi (Nocetum, Bosco di Rogoredo) dove si consuma il rito della sofferenza, restituisce un senso più profondo, più vero di cosa significhi portare teatro e musica là dove – contraddittorio e insieme meraviglioso – pulsa il cuore della città.
Che un teatro decida di investire energie produttive in un progetto di sperimentazione drammaturgica e per di più nel tentativo di raccontare le storie del territorio in cui vive è cosa non solo importante ma anche significativa dell’identità che quel teatro sta cercando di costruire.
Angela Demattè è stata chiamata a coordinare un gruppo di 7 giovani autrici e autori che, da marzo in poi, hanno raccolto storie, respirato atmosfere per poi trasfigurare tutto questo in altrettanti testi pulsanti. “Pulsanti” non solo perché scritti in soli due mesi e perché cercano, attraverso l’azione teatrale, di farci guardare diversamente luoghi quotidiani ma soprattutto perché sono pieni dell’energia vitale e bizzarra della giovane età di chi li ha scritti. Pulsanti anche perché toccano solo alcune lettere di quell’articolata tastiera che è il Municipio 4 di Milano. Impossibile in poco tempo restituire la complessità di quell’insieme di case, strade, abitudini e anime molto diversi tra loro.
Ogni evento prende il via da una suggestione omerica, di essa si nutre ma non pretende di esaurirla:
· “La madre di Ulisse” è la storia di una madre che non lascia veramente partire il figlio e sarà realizzata come una performance itinerante intorno alla stazione di Rogoredo;
· “Circe” è un dialogo tra uno zio e un nipote, è un’indagine sulla storia di Milano e sul bisogno di amore che spesso è bisogno di oblio e si svolgerà all’interno del bellissimo parco Porto di Mare;
· “Argo” è il monologo bizzarro e straziante di un cane che attende il padrone e che con lui è vissuto per strada per tanti anni, cercando il benessere di una relazione;
· “La nutrice” è la memoria di una donna che dall’Ade (sotto la chiesa del Nocetum) ritorna per raccontarci la complessità della ‘cura’ elemento così presente nell’Odissea e per noi contemporanei così difficile da esercitare;
· “Telemaco” è la storia di una padre e di un figlio, che attinge da vicino alla storia dei tanti Telemaco che ruotano attorno alla piazza Gabrio Rosa;
· “Penelope” è il flusso interiore di una giovane donna che si accorge di non voler più essere solo una brava, ottima ragazza su cui si può contare ma di voler sperimentare l’altrove, la perdita, l’allontanamento da casa;
· “Le sirene” è un viaggio itinerante sulla 90-91 in cui il canto delle sirene è fatto dal residuo delle voci rimaste incastrate tra i sedili e le porte della linea che giorno e notte, incessantemente, percorre in tondo l’arteria principale della città.
Sono esperimenti, mise en espace, che tuttavia hanno la forza della ricerca di 7 giovani autori, talvolta anche interpreti delle loro stesse creazioni.
La realizzazione di Cantiere Odissea – Viaggio teatrale nel Municipio 4 è possibile grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano e l’Associazione InAtto, insieme a Teatro Oscar deSidera, ha accolto la sfida della raccolta fondi: attraverso una donazione sarà possibile sostenere attivamente la realizzazione del festival estivo e di tutte le azioni concrete che la Fondazione promuove su tutto il territorio milanese. Sarà possibile donare fino al 30 settembre per sostenere il progetto Cantiere Odissea sul sito della Fondazione.
CANTIERE ODISSEA è un progetto di Associazione InAtto
in collaborazione con deSidera Teatro Oscar
direzione artistica GIACOMO PORETTI, LUCA DONINELLI, GABRIELE ALLEVI
direzione drammaturgica ANGELA DEMATTÉ
CALENDARIO:
Ulisse. Invito al viaggio
Martedì 25 Giugno 2024, h. 21.00 • Ex Macello
di e con GIACOMO PORETTI
regia PAOLO BIGNAMINI
reading a cura di LAURA PALMERI e FABIO ZULLI
con la partecipazione dei musicisti del CONSERVATORIO DI MILANO
15,00 € / BIGLIETTO UNICO
Milano. Capitale lombarda sempre in movimento e mai stanca. Ovunque sorgono nuovi palazzi, nuove piste ciclabili, nuove iniziative per coinvolgere i cittadini. Ma di cosa ha bisogno oggi Milano?
Cantami o Diva 1
Da Puccini a Forrest Gump
Mercoledì 26 Giugno 2024, h. 20.00 • Parco Porto di Mare
concerto di ottoni a cura del CONSERVATORIO DI MILANO
in occasione della GIORNATA MONDIALE CONTRO LE DROGHE
interviene SIMONE FEDER
INGRESSO GRATUITO con prenotazione su Eventbrite
RITROVO ORE 20.00 PRESSO LA STAZIONE DI MILANO ROGOREDO: è previsto un servizio di accompagnamento all’interno del parco.
Si consiglia di procurarsi delle coperte da stendere sull’erba o delle sedie pieghevoli.
In occasione della Giornata mondiale contro le droghe, abbiamo deciso di portare un po’ di bellezza in uno dei luoghi simbolo, per la città di Milano, del disagio legato alla tossicodipendenza: l’ex Bosco di Rogoredo. Grazie a Italia Nostra CFU, che cura il parco dal 2017, si svolgerà un concerto di ottoni a cura del Conservatorio di Milano, là dove operano Simone Feder, psicologo e educatore presso la Comunità Casa del Giovane di Pavia, e i suoi volontari. Un’occasione per condividere la bellezza della musica!
I giovani sono quelli che ci aiutano a volgere lo sguardo dalla parte giusta, dove tira il vento, dove nascono i bisogni ma anche, se siamo capaci di ascoltarli, soluzioni alternative. Loro scelgono oggi di mostrarci l’alternativa alla disperazione, riempiendo questo bosco infernale di arte e bellezza. Riempire di musica e teatro questo non-luogo vuole significare portare una speranza nuova, uno sguardo diverso e accendere la luce su una realtà che non può continuare ad essere ignorata. Tocca a noi lasciarci toccare, interrogare e conquistare da queste pietre d’inciampo poste sul nostro cammino di comoda indifferenza, per farci ricordare che ognuno di noi è responsabile di una salvezza che solo con una reale attivazione collettiva potrà arrivare per tutti.
Simone Feder, psicologo e educatore presso Comunità Casa del Giovane di Pavia
Circe
Lunedì 1 Luglio 2024, h. 20.00 • Parco Porto di Mare
testo di BIANCA MONTANARO
mise en espace con ROBERTO TRIFIRÒ e GIACOMO TOCCACELI
supervisione registica ANGELA DEMATTÉ
EVENTO GRATUITO
Se potessimo scegliere di tornare maiali, lo faremmo? Attraverso l’incontro di un vecchio zio malandato con il giovane nipote in un luogo in cui non torna da cinquant’anni, il testo indaga i cambiamenti della vita, il passaggio del tempo, i rimpianti e rimorsi che ci assediano dal passato ma anche la speranza che si annida nel presente, se solo uno riesce a intercettarla. Ma soprattutto “Circe” setaccia le pieghe (e le piaghe) di quel sentimento che anima il mondo che si chiama amore: quella cosa che ci obbliga a guardare dentro di noi e dentro il baratro della nostra finitezza.
Cantami o Diva 2
Simone Famiglietti Project
Martedì 2 Luglio 2024, h. 21.00 • C.I.Q. Centro Internazionale di Quartiere
concerto pop a cura del CONSERVATORIO DI MILANO
EVENTO GRATUITO
Il primo progetto di Simone Famiglietti ha prodotto 7 singoli, 2 collaborazioni e un piccolo Ep di 3 brani; quest’ultimo ispirato a Le terre del sacramento di Jovine, un’epopea popolare” ambientata tra Molise e Campania. Il sound rimane rustico e i testi cantautorato si mischiano al gospel e al nu jazz. Il genere è Prog. Rnb spesso per la propensione ad uscire dallo schema canzone e ricercare qualcosa che incuriosisca senza punti di riferimento.
La madre di Ulisse
Mercoledì 3 Luglio 2024, h. 20.00 • Rogoredo FS
testo di MATTEO BONFIGLIOLI
passeggiata teatrale con FEDERICO CICINELLI
voci FEDERICO CICINELLI e LAURA PALMERI
dotazione audio di SILENTSYSTEM
EVENTO GRATUITO
Stazione di Milano Rogoredo. La voce di una madre, il corpo di un figlio: un ragazzo, arriva al Castello delle Televisioni. Deve sostenere un provino da cantante per un format ad alto budget della prossima stagione. La madre è convinta che andrà tutto bene. È stata lei a farlo andare in anticipo, per sicurezza. Mentre racconta sé stessa attraverso il figlio, attendendo da casa il verdetto del provino, il ragazzo si prepara per l’esibizione, perdendosi in quella che crede essere Milano: un luogo dove cielo e terra si somigliano, dove il passato non è ammesso, frontiera fiabesca, tele-visibile, inaccessibile.
Cantami o Diva 3
Serviga Project Duo: Trentadue battute per volare in America e tornare
Martedì 9 Luglio 2024, h. 21.00 • Cascina Sant’Ambrogio
concerto jazz a cura del Conservatorio di Milano
EVENTO GRATUITO
Storia di un viaggio dal Jazz italiano a quello americano, tra standard tradizionali e composizioni originali del duo.
La nutrice
Mercoledì 10 Luglio 2024, h. 20.00 • Cascina Nocetum
testo di GIULIA VILLA
con CARLOTTA VISCOVO
EVENTO GRATUITO
Nel 2013, durante gli scavi archeologici sotto il pavimento della chiesa dei santi Filippo e Giacomo di Nocetum, è stata trovata la tomba di una donna. È una tomba strutturata, di pietra, del IX secolo: parallele ad essa sono state poste tutte le altre tombe del sepolcreto mentre ai suoi piedi è stato posto un bambino, nato prematuro. La nutrice vuole far parlare questa donna che fa da specchio alle altre donne che animano e hanno animato il Nocetum. La nutrice parla con il piccolo che è sepolto al suo fianco e osserva i cambiamenti storici della periferia milanese dal medioevo ai giorni nostri.
Il cane Argo
Giovedì 11 Luglio 2024, h. 20.00 • Ex Macello
di e con SILVIA GUERRIERI
EVENTO GRATUITO
Il cane Argo è solo, lontano da Ulisse, non sa se il suo padrone se n’è andato per sempre oppure la speranza del suo ritorno non sarà vana. In questo limbo di solitudine e attesa Argo paga le conseguenze di essere solo in un ambiente fatto a misura di umani e tenta di farsi ascoltare cucendo insieme suoni e pezzi di parole carpite dal suo padrone e dal vociare del mondo intorno a sé. Attraverso questo linguaggio umancanino si costituisce il ritratto di Ulisse, una persona con una forte dipendenza da sostanze, profondamente legata al suo compagno Argo, dentro un rapporto di reciproca cura. Riflesso l’una dell’altra, le due creature sono confinate al margine di una società escludente al di fuori della quale c’è solo il bosco dove rifugiarsi nell’illusione di ascoltare il proprio istinto e riconoscersi.
Penelope
Lunedì 15 Luglio 2024, h. 20.00 | 21.00 • Piazzale Libia
testo e regia di GIULIA ASSELTA
mise en espace con GIULIA VILLA
EVENTO GRATUITO
Avere lo sfregio della vita addosso
penetrare il vetro che mi tiene a ridosso
essere carne a carne
con questa cosa che mi chiama dall’inizio del corpo.
Alma ci parla da un punto dello spazio e del tempo in cui i fatti sono già accaduti. Ma questi fatti non sono chiari ad Alma. Alma capisce solo che è successo qualcosa, che a lei è successo qualcosa. Comincia da qui a raccontarci la sua storia: la ripercorre attentamente, cercando di scoprire che cosa è accaduto, che cosa l’ha portata fino al punto in cui si trova e che cosa vuole ora, chi è lei ora.
Cantami o Diva 4
La collina. Non all’amore, non al denaro né al cielo
Martedì 16 Luglio 2024, h. 21.00 • Oratorio San Pio V
di e con CIRO E GLI AMANTI DI VIGEVANO
voce ANDREA RICCHIUTO
chitarra acustica CLAUDIO FABBRINI
chitarra acustica e cori LUIGI SUARDI
chitarra acustica, basso elettrico e cori FERNANDO TOVO
EVENTO GRATUITO
Grazie a “Non al denaro, non all’amore né al cielo”, concept album così amato dal cantautore genovese Fabrizio De Andrè e nato dall’antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, vivremo storie sincere, crude, taglienti, allo stesso tempo storie di tutti noi. Storie di vita alla riscoperta di matti, giudici, medici, malati di cuore. Tutti morti per amore, il loro amore per la libertà. Un uomo torna al paese dopo anni e chiede dove sono le persone che conosceva: tutti “dormono sulla collina”.
Telemaco
Giovedì 18 Luglio 2024, h. 20.00 • Spazio DOPO?
testo di GIACOMO FAUSTI
mise en espace con ANGELO DI GENIO e EDOARDO SPINA
supervisione registica GIANMARCO BIZZARRI
EVENTO GRATUITO
Un padre, rapper cresciuto nel Corvetto, e suo figlio, liceale modello, cercano un modo per incontrarsi. Si vestono in modo diverso, hanno interessi diversi, si capiscono poco, parlano una lingua diversa, quasi sono alieni: entrambi però vogliono trovare la loro strada ed essere guardati e, grazie a un evento inatteso, rientreranno forse nei loro panni di genitore e figlio.
Le Sirene
Mercoledì 24 Luglio 2024, h. 21.00 | 21.45 • ATM Linea 91
testo di SEBASTIANO COLALUCE
performance itinerante dotazione audio di SILENTSYSTEM
EVENTO GRATUITO
L’autobus crea piccoli cerchi attorno alla città e non si ferma mai. Flavio fa l’autista è al comando della 90/91. Una ragazza che scrolla le storie sul suo cellulare, una badante di Corvetto, un signore con la sua malattia, Tommaso che non vince una partita da quando ha 15 anni: sono le persone che aspettano il loro turno per scendere. L’elenco delle fermate ritorna come una litania che accompagna le vite più diverse, tutte chiuse dentro la testa di chi le abita. Tutte che aspettano la loro fermata e qualcosa che gli permetta di uscire da loro stessi.
Vorrei essere figlio di un uomo felice
Giovedì 25 Luglio 2024, h. 21.00 • Ex Macello
di e con GIOELE DIX
15,00 € / BIGLIETTO UNICO
Gioele Dix ci regala un monologo intenso, personale ed estremamente divertente che ruota attorno all’idea della paternità: sia essa ignorata, perduta, cercata o ritrovata. Un viaggio che usa come guida l’Odissea toccando liberamente lungo il percorso autori molto amati e illuminanti legami con la storia familiare dell’attore. Con la sua affilata ironia e pescando dalla sua storia personale e dagli autori che più ama, Dix mette in scena un recital vivace e documentato per affermare il comune destino dei figli: la lotta individuale per meritare l’amore e l’eredità dei padri.