E’ un 2020 da protagonista per Roberto Luigi Mauri, attore che da inizio anno si trova sotto i riflettori tra pubblicità e produzioni cinematografiche Indipendenti. Nei prossimi giorni comincerà un nuovo set a Roma.
Intanto lo abbiamo incontrato qualche settimana fa a Milano, dove si trovava in occasione delle riprese da protagonista del nuovo Spot Tv per la Findomestic diretto da Matteo Pellegrini, una produzione OLTREFARGO. Abbiamo pensato di aspettarlo a fine set e di cogliere l’occasione per qualche anticipazione in esclusiva sui suoi lavori.
Roberto, è appena uscito un progetto interattivo per il web, diretto da Federico Caponera e prodotto dalla Save the cut, dal titolo MAKE YOUR CHOICE.
Ci descrivi il tuo personaggio?
Il mio personaggio si chiama Massimo, un giovane sui 30 anni che, un pò come nel film ”La la land”, ma soprattutto come tutti quella della sua generazione sta affrontando una delle fasi più dure del percorso privato/lavorativo. Deve scegliere se lasciare l’Italia accettando una grande opportunità lavorativa oppure rimanere e sposare la ragazza con cui è accompagnato da molto tempo. Questa sceltà però viene lasciata all’utente che sta guardando il video su youtube.
Come funziona questo corto interattivo?
Lo spettatore al termine della prima clip dovrà scegliere quale personaggio seguire, successivamente avrà la possibilità con un click di prendere decisioni che andranno a cambiare il corso della storia e dunque del finale.
Lo spettatore può scegliere, in pratica, quale storia seguire?
L’obiettivo è proprio quello di ricordare l’importnaza di ogni piccola azione e scelta che facciamo quotidianamente che andrà inevitabilmente a mutare e definire nuovi scenari della nostra vita e di chi è venuto a contatto con noi.
Avevi mai lavorato in similari progetti?
Ho lavorato in molti progetti simili per la piattaforma web su cui sono stati diffusi, ma mai con questa intenzione di crescita e sensibilizzazione dello spettatore reso coinvolto e partecipe grazie ad un piccolo gesto quale il click sulla scelta da far prendere al personaggio.
Nei prossimi giorni, dal 5 marzo, sarai protagonista di un altro set che si girerà nella Capitale, quello del cortometraggio My Dorian. Il titolo rimanda subito il pensiero e l’attenzione al Dorian Gray di Oscar Wilde. Ci sveli qualcosa della trama?
E’ uno dei progetti indipendenti più affascinanti ai quali abbia mai partecipato. Interpreterò un Dorian Gray moderno, riattualizzando quindi il grande classico di Wilde ai giorni d’oggi dove però le tele pittoroche sono sostituite da scatti fotografici realizzati per l’adorazione e l’immortalità su instgram. Il mio Dorian racconta l’amore di una Professoressa (Sybil) che durante una lezione vede in aula tutti i sui studenti distratti sul telefonino ad osannare l’influencer più acclamato del momento il quale scoprirà avere lo stesso giovane volto del ragazzo con cui 30 anni prima aveva provato il grande amore della sua vita. Lei parte alla ricerca di questo ”Henry” e nel loro incontro presso l’austera e desolata villa di Lui, Dorian rivelerà il patto con il diavolo che prese ad un passo dal suicidio nel momento più buio della sua vita privata e lavorativa. Tutta la potenza di quel contratto con il maligno si manifesterà in un importante monologo finale di Dorian da cui trasuda passione, dolore, rimpianti e amore.
Lavori al fianco di…?
Al mio fianco ci saranno due grandi attrici quali Lidia Vitale e Blu Yoshimi che interpreteranno rispettivamente Sybil ai giorni d’oggi e Sybil negli anni ’80. Oltre ad essere due bravissime interpreti, sono madre e figlia, singolarità che porterà un’energia nuova sul set che non mi era mai capitata di vivere. Sono davvero felice di lavorare con loro perchè già dalle prove ho trovato una grande generosità e competenza che supportata dalla visione dei due registi, Santa De Santis e Alessandro D’ambrosi, daranno forma ad un racconto degno di essere raccontato e vissuto dagli spettatori.
E’ vero che saranno presenti effetti speciali? A proposito di make-up, tu apparirai “più vecchio”?
Il momento più alto a livello interpretativo corrisponderà anche al momento più complicato per altri reparti quali appunto makeup e fotografia perchè mi verrà fatto un importante invecchiamento sul volto e un’attenta lavorazione in post produzione. D’altronde quando si toccano racconti che abbiano del magico e misterioso non si piò scappare dall’affrontarli anche nel video. Ma li è il gioco più divertente!
Ad inizio estate ti vedremo sul “Grande Schermo”. Hai lavorato in una grande produzione accanto a grandi nomi del panorama cinematografico nazionale e internazionale.
Quale sarà il titolo del lungometraggio?
Il film è un action-movie e si chiamerà ”Karim”, un lungometraggio prodotto da Rai Cinema e Lime Production. Le riprese sono avvenute quasi per intero nella provincia di Cuneo, utilizzando per le scene d’azione anche molte maestranze del territorio.
Ci racconti qualcosa del set che avete girato la scorsa estate? Come ti sei trovato con i colleghi?
Il set è stato un lugo di incontro di tanti professonisti giovani di cui in primis il regista Federico Alotto che ha diretto le riprese in stile diciamo ”americano” grazie alla sua esperienza Statunitense. Visione che conosco bene grazie al mio percorso di studio e lavoro svolto a Los Angeles fino allo scorso anno. Questo stile ha comportato molte grandi intuizioni e proposte che sono state discusse e poi realizzate con grande entusiasmo soprattutto da noi Attori (Valentina Cervi, Stella Egitto e tanti altri). E’ stato dunque un set divertente perchè finalmente si continua a produrre e sperimentare il genere action in Italia che ha grandi potenzialità sia per le nostre competenze tecnico-artistiche che per l’interesse del pubblico nostrano.
Il desiderio ultimo è quello di arrivare a farti conoscere in un cospicuo numero di festival di rilievo o ci sono altri “sogni” legati a questo traguardo?
Questa domanda mi rimanda al tema del ”successo”, e io credo che quando si parli di traguardi per un attore professionista si intenda sempre il successo di pubblico, ovvero quella piacevole sensazione di aver profondamente trasmesso un’emozione o intrattenuto piacevolmente lo spettatore con un racconto realizzato per loro. Quindi il mio desiderio ultimo è sapere di avere donato qualcosa di nuovo, di rigenerante se una commedia o motivo di conoscenza e riflessione se sono altri generi filmici. Farsi conoscere nei festival di settore è uno dei mezzi per i quali un giovane attore deve necessariamente passare per poter crescere e mostrare i suoi strumenti di narrazione agli addetti ai lavori nella speranza di poter contribuire alla realizzazione di opere filmiche sempre nuove e piu entusiasmanti.