23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano
Triennale Game Collection Volume 2
MINE di Akwasi Bediako Afrane
Triennale Milano presenta il quarto gioco della Game Collection Volume 2 disponibile da venerdì 16 settembre su Steam, Google Play Store e App Store.
MINE di Akwasi Bediako Afrane [Ghana]
MINE è un gioco di esplorazione in prima persona in cui il pubblico entra in una “miniera aperta” e osserva la correlazione ancora poco nota tra risorse minerarie e spazi virtuali. All’interno, la miniera viene esplorata attraverso rendering digitali di minerali e di alcuni dei loro prodotti finali: i componenti elettronici. MINE gioca sulla dis-connessione tra mondo fisico e digitale, sul modo in cui trascuriamo il legame intrinseco esistente tra le materie prime e gli spazi virtuali che abitiamo, e ipotizza che materiali futuri e sconosciuti renderanno possibili nuove realtà.
La Game Collection Volume 2 è una mostra virtuale gratuita di videogiochi, creata per la 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano da cinque dei più famosi game designer indipendenti, che dimostra l’approccio sperimentale all’interattività di questi artisti.
Per il Volume 2, Pietro Righi Riva, fondatore dello studio di game production Santa Ragione, ha scelto i game designer Yijia Chen & Dong Zhou di Optillusion (Cina / USA), Fern Goldfarb-Ramallo (Argentina), Nina Freeman di Star Maid Games (USA), Akwasi Afrane Bediako (Ghana) e Llaura McGee (Irlanda) di Dreamfeel.
I cinque autori presentano, con una varietà di approcci e temi che rispecchia la diversità culturale di ognuno, cinque videogiochi, il cui filo conduttore è la riflessione sui misteri dello spazio esterno come chiave di lettura del proprio spazio interiore. La Game Collection regala uno sguardo al futuro, tramite opere d’arte immateriali, accessibili da qualsiasi luogo e alla portata di tutti.
Akwasi Bediako Afrane
Akwasi Bediako Afrane è un artista ghanese che vive e lavora a Kumasi. Le sue opere esplorano l’idea di realtà aumentata tra gadget tecnologici ed esseri umani. Lavora con pezzi elettronici dismessi – da lui definiti “amputati” – rimodellandoli e trasformandoli in macchine e “microrganismi” che chiama “TRONS”. Questi diventano media interattivi utili alla riflessione e all’impegno in tutto il mondo, attraverso una varietà di piattaforme fisiche e virtuali.
Prossima uscita:
[30 settembre] Contact di Llaura McGee (Dreamfeel) [Irlanda]